Italicum

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di Aldo Paparo La notizia politica della settimana nel nostro paese risiede certamente nell’approvazione dell’Italicum. Lunedì il testo della nuova legge elettorale per la Camera è stato definitivamente approvato dall’aula di Montecitorio dopo essere stato licenziato – non senza affanni - dalla Commissione Affari Costituzionali nella medesima redazione approvata dal Senato a fine gennaio. Il governo ha posto la questione di fiducia sui quattro voti decisivi, vendendosela sempre accordare da maggioranze assolute dei componenti l’assemblea, seppur via via decrescenti (comprese fra i 352 sì del primo voto e i 334 dell’ultimo). L’esecutivo ha deciso di evitare in questo modo l’approvazione di...

di Niccolò Macallè Niccolò Macallè, laureando in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Firenze, lavora presso il Consiglio regionale della Toscana dove ha collaborato alla stesura della legge elettorale regionale approvata nel settembre 2014. E’ presidente del Consiglio comunale di Montespertoli, in provincia di Firenze.   Perché i collegi plurinominali I collegi plurinominali sono una novità assoluta per il sistema di elezione della Camera dei Deputati. Fino alle scorse elezioni, dopo l’assegnazione nazionale, i seggi venivano ripartiti direttamente nelle Circoscrizioni: 32 nella Prima Repubblica e 27 nella Seconda. L’esigenza di avere liste di candidati corte – imposta al legislatore dalla sentenza 1/2014 della...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore il 9 marzo 2014 Sulla presenza delle donne in Parlamento l’Italia ha fatto negli ultimi anni notevoli progressi. Nel primo Parlamento della Seconda Repubblica deputate e senatrici erano complessivamente  meno del 13% del totale degli eletti. Nelle elezioni del 2008 la percentuale è salita al 20%. Il balzo significativo è stato fatto alle ultime elezioni, quelle del 2013. Tra Camera e Senato oggi le donne sono circa il 31%.  Questa è una media che nasconde percentuali molto diverse tra partito e partito. Nel caso del Pd e del M5s la percentuale è il...

di Alessandro Chiaramonte  Il testo di legge depositato in Commissione Affari Costituzionali della Camera frutto dell’accordo raggiunto nei giorni (nelle ore) scorsi tra alcune forze politiche, Pd e Fi in primis, configura un sistema elettorale che si pone in continuità con quelli già da anni sperimentati in Italia a tutti i livelli di governo – nel senso che si tratta di un sistema “misto” maggioritario-proporzionale e che l’elemento caratterizzante è dato dal premio di maggioranza – ma che presenta comunque significative novità, fermo restando ulteriori modifiche che potranno intervenire da qui alla sua eventuale approvazione. Rispetto alla legge Calderoli, da...

di Roberto D’Alimonte e Aldo Paparo Pubblicato sul Sole 24 Ore il 9 febbraio 2014 Le simulazioni non servono a prevedere come andranno le prossime elezioni. Servono invece a capire come funzionano i sistemi elettorali. In questo caso l’Italicum. Prima di vedere i risultati della simulazione fatta dal Cise, è bene spiegare come è stata realizzata. Partendo dai 475 collegi uninominali della Camera previsti dalla legge Mattarella il Cise ha ritagliato 148 collegi plurinominali. I collegi veri molto probabilmente saranno disegnati dal ministero dell’Interno visto che si parla di una delega al governo allo scopo. I collegi del Cise sono stati creati...