Il voto di preferenza nei comuni capoluogo

Matteo Cataldi

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Matteo Cataldi si è laureato presso la Facoltà di Scienze politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze con una tesi sulla competitività delle elezioni italiane. È stato ricercatore presso Tolomeo Studi e Ricerche e ha pubblicato articoli su Polena e Quaderni dell’Osservatorio Elettorale, è co-autore di un capitolo di Terremoto elettorale (Il Mulino, 2014) e co-curatore di vari Dossier CISE e di numerose note di ricerche apparse nella serie di Dossier. Ha inoltre curato l’appendice al volume Proporzionale se vi pare (Il Mulino, 2010). I suoi interessi di ricerca comprendono lo studio del comportamento elettorale e in particolare il cambiamento della geografia del voto, anche attraverso i più recenti sviluppi degli applicativi GIS in ambito politico-sociale. È membro SISP e dello Standing Group POPE – Partiti Opinione Pubblica Elezioni.

di Matteo Cataldi La legge elettorale con la quale si eleggono i rappresentanti in consiglio comunale e contestualmente il primo cittadino consente all’elettore di indicare il nome di un solo candidato consigliere all’interno della lista del partito votato. Storicamente gli italiani fanno un uso geograficamente molto differenziato di questa possibilità. Per ragioni storiche e culturali gli elettori del centro-nord sono più riluttanti ad esprimere una preferenza: più spesso assegnano il voto ad un partito senza indicare una preferenza per un candidato al Consiglio. Potremmo quindi ipotizzare che esprimono un voto più “politico” di apprezzamento dell’operato o del programma di una parte...

di Aldo Paparo e Matteo Cataldi Le elezioni a Monza sono state particolarmente rilevanti. Se l’anno scorso con Milano era stata perduta la capitale del “forzaleghismo”, la caduta della roccaforte brianzola rappresenta certamente un ulteriore e forse definitivo colpo. Ciò che desta le maggiori sorprese, al di là del passaggio del governo comunale al centrosinistra,  è la proporzione del ribaltamento della precedente tradizione elettorale. La tabella 1 riporta la storia elettorale al proporzionale del capoluogo lombardo tra le comunali del 2007 e quelle del 2012, permettendoci di osservare la reale dimensione del cambiamento elettorale registrato in questa tornata. Tabella 1. La...

di Matteo Cataldi La rielezione di Flavio Tosi a Palazzo Barbieri al primo turno delle elezioni comunali a Verona, come abbiamo detto in  precedenza e come da più parti sottolineato, è il frutto di un successo personale del sindaco uscente che va aldilà delle appartenenze partitiche e del consenso al partito di cui fa parte. Un successo ottenuto perfino “contro” il segretario federale Bossi, col quale nei mesi precedenti si era consumato un lungo braccio di ferro sulla presentazione della lista civica del sindaco e che era giunto fino alla minaccia di espulsione dal partito ad opera del Senatùr. I...

di Vincenzo Emanuele e Matteo Cataldi   Il risultato delle elezioni comunali a Palermo desta particolare sorpresa per due ragioni principali: da un lato la clamorosa sconfitta del centrodestra, da sempre largamente maggioritario in città e al governo da 10 anni, che non riesce neppure ad accedere al ballottaggio, disputato da due candidati entrambi appartenenti all’area di centrosinistra. Dall’altro lato lo stratosferico successo “personale” di Leoluca Orlando che, dopo aver mancato di un soffio la vittoria al primo turno, ha vinto il ballottaggio con un consenso plebiscitario (72,4% dei voti), seppure in presenza di un’astensione senza precedenti (60,2%). Al di là delle...

di Matteo Cataldi e Aldo Paparo L’inattesa e straripante vittoria di Federico Pizzarotti candidato del Movimento cinque stelle a Parma sta tutta in una cifra: 51.235 voti. Questo lo straordianrio bottino di consensi che il neosindaco della città emiliana è riuscito a raccogliere moltiplicando  per tre i voti ottenuti due settimane prima (17.103). Il candidato del centrosinistra Bernazzoli (avanti di 20 punti dopo il primo turno) ha sostanzialmente mantenuto i propri voti perdendone meno di 600 e addirittura migliorando di qualche decimale la propria performance se osserviamo il dato percentuale.  Dunque, se il candidato del centrosinistra ha confermato i propri...