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Matteo Cataldi si è laureato presso la Facoltà di
Scienze politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze con una tesi sulla competitività delle elezioni italiane. È stato ricercatore presso
Tolomeo Studi e Ricerche e ha pubblicato articoli su Polena e Quaderni dell’Osservatorio Elettorale, è co-autore di un capitolo di
Terremoto elettorale (Il Mulino, 2014) e co-curatore di vari
Dossier CISE e di numerose note di ricerche apparse nella serie di Dossier. Ha inoltre curato l’appendice al volume
“Proporzionale se vi pare” (Il Mulino, 2010). I suoi interessi di ricerca comprendono lo studio del comportamento elettorale e in particolare il cambiamento della geografia del voto, anche attraverso i più recenti sviluppi degli applicativi GIS in ambito politico-sociale. È membro SISP e dello Standing Group POPE – Partiti Opinione Pubblica Elezioni.
di Vincenzo Emanuele e Matteo Cataldi
Il risultato delle elezioni comunali a Palermo desta particolare sorpresa per due ragioni principali: da un lato la clamorosa sconfitta del centrodestra, da sempre largamente maggioritario in città e al governo da 10 anni, che non riesce neppure ad accedere al ballottaggio, disputato da due candidati entrambi appartenenti all’area di centrosinistra. Dall’altro lato lo stratosferico successo “personale” di Leoluca Orlando che, dopo aver mancato di un soffio la vittoria al primo turno, ha vinto il ballottaggio con un consenso plebiscitario (72,4% dei voti), seppure in presenza di un’astensione senza precedenti (60,2%).
Al di là delle...