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Matteo Cataldi si è laureato presso la Facoltà di
Scienze politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze con una tesi sulla competitività delle elezioni italiane. È stato ricercatore presso
Tolomeo Studi e Ricerche e ha pubblicato articoli su Polena e Quaderni dell’Osservatorio Elettorale, è co-autore di un capitolo di
Terremoto elettorale (Il Mulino, 2014) e co-curatore di vari
Dossier CISE e di numerose note di ricerche apparse nella serie di Dossier. Ha inoltre curato l’appendice al volume
“Proporzionale se vi pare” (Il Mulino, 2010). I suoi interessi di ricerca comprendono lo studio del comportamento elettorale e in particolare il cambiamento della geografia del voto, anche attraverso i più recenti sviluppi degli applicativi GIS in ambito politico-sociale. È membro SISP e dello Standing Group POPE – Partiti Opinione Pubblica Elezioni.
di Federico De Lucia e Matteo Cataldi
Il primo turno delle primarie del centrosinistra ha confermato i risultati che i sondaggi avevano pronosticato. Bersani ha vinto su Renzi con un distacco piuttosto marcato (circa 9,5 punti percentuali), ma non è riuscito a strappare la vittoria al primo turno, fermandosi al 44,9% dei voti validi. Lo sfidante fiorentino ha ottenuto un buon 35,5%, mentre Vendola, annunciato già in terza posizione da tutte le rilevazioni in circolazione, si è fermato al 15,6%. I candidati minori, Puppato e Tabacci, hanno ottenuto le risicate percentuali residuali, inferiori al 3%.
Le riflessioni interessanti che questi risultati...