Analisi

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Il 26 gennaio i cittadini calabresi saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Consiglio Regionale e il futuro Presidente della Regione che dovrà guidare Palazzo degli Itali. Si tratta di un appuntamento elettorale che, a livello nazionale, ha goduto di minore attenzione rispetto al concomitante voto emiliano-romagnolo e che si presenta con un livello più basso di competitività elettorale rispetto a quest’ultimo. Ci si aspetta, quindi, un maggior grado di prevedibilità. Il quadro generale, caratterizzato da scarsa attenzione mediatica e da alta prevedibilità, non sembra giocare a favore della partecipazione elettorale, che in Calabria peraltro segue da molti anni...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore dell'11 marzo Ci vorrà un miracolo per dare un governo al paese. Per capirlo basta fare un banale esercizio. Immaginiamo che questa sia la sequenza del processo di formazione del prossimo governo. Mattarella potrebbe dare l’incarico a una personalità del centro-destra, visto che questo è lo schieramento con la base parlamentare più consistente. Come si evince dalla Tabella 1, con i suoi 265 seggi alla Camera e i suoi 137 seggi al Senato gliene servono rispettivamente 51 e 21 per arrivare a 316 e 158, le soglie di maggioranza nelle due camere. Dove li...

Di Roberto D’Alimonte Finalmente si comincia a vedere una luce in fondo al tunnel della politica italiana.  La confusione sotto il cielo è ancora grande ma  le primarie del Pd (e quelle del Pdl) rappresentano un punto fermo per cominciare a capire gli scenari futuri. Particolarmente importanti saranno le primarie del Pd. Infatti, date le divisioni del centrodestra, potrebbero essere una sorta di elezioni anticipate.  In altre parole, chi vincerà le primarie democratiche potrebbe vincere anche le elezioni del 2013 e diventare presidente del consiglio.  Anche per questo motivo Bersani ha avuto coraggio e ha dimostrato lungimiranza nell’accettare la sfida....

Emmanuel Macron è dunque il nuovo Presidente francese. Il risultato del ballottaggio contro Marine Le Pen non ha regalato sorprese, e il favorito della vigilia ha confermato nelle urne il proprio vantaggio. La sorpresa, forse, è stata nelle proporzioni della vittoria. Gli ultimi sondaggi accreditavano Macron di circa il 60% dei consensi, forse anche qualche punto sopra tale soglia. Ma nessuno aveva previsto che riuscisse in buona sostanza a doppiare la sfidante frontista. L'affluenza, pur sfiorando il 75%, è stata la più bassa registrata in un secondo turno presidenziale a partire dal 1974. Si tratta anche del primo caso dopo il...

(Articolo pubblicato su 'Questioni Primarie' n. 5 del 4 maggio 2017) Con oltre 50 punti di vantaggio, Renzi ha stravinto le primarie del Partito Democratico. Per ritrovare un simile scarto dobbiamo tornare alle primarie fondative del 2007. Allora Veltroni vinse con oltre il 75% dei voti. La classe dirigente del partito era tutta schierata a sostegno dell’ex Sindaco di Roma. Per questo, come anche nel caso delle prime primarie di coalizione, quelle che incoronarono Prodi nel 2005, si parlo di ‘primarie di legittimazione’. Un bagno di popolo utile a compattare il partito (o la coalizione) e rilanciarlo in vista delle...