Analisi

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di Matteo Cataldi   L’ultima rilevazione campionaria  Ipsos-Cise, condotta nei giorni immediatamente precedenti il blackout dei sondaggi imposto dalla normativa, consente, incrociando le intenzioni di voto alle coalizioni con alcune variabili socio-demografiche, di far luce sull’orientamento di voto di alcuni specifici segmenti sociali in vista del voto di domenica 24 e lunedì 25 febbraio. Tab. 1 Iniziando dal genere dell’intervistato (tabella1 in alto) si può constatare come per tutte le coalizioni, ad eccezione dello schieramento guidato dal Presidente del Consiglio uscente, la componente maschile sopravanzi quella femminile. In particolare tra gli uomini, gli elettori del Movimento cinque stelle pesano quasi il doppio di...

Traduzione a cura di Elisabetta Mannoni Perché la Spagna ha votato nel 2019? Questa è la terza volta dal 2015 che gli spagnoli si trovano a votare alle elezioni politiche. La prima volta, i livelli di volatilità elettorale erano stati senza precedenti (oltre il 35% degli elettori aveva cambiato partito tra il 2011 e il 2015) e il numero effettivo di partiti era aumentato in modo significativo, da 3,3 a 5 (Rama Caamaño 2016). Il sistema partitico verteva in una situazione di severa instabilità. Tra l’altro, nel 2015 l'alto grado di frammentazione parlamentare aveva reso impossibile ottenere il sostegno dalla maggioranza dei...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 31 luglio 2016 Il prossimo referendum sulla riforma costituzionale è diventato una sfida molto difficile per chi crede che essa faccia gli interessi del Paese. Basta guardare gli schieramenti in campo. Contro la riforma si sono schierate tutte le opposizioni: M5s, Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia, Sinistra Italiana. Anche l’Udc si è dichiarata contraria. A favore della riforma c’è il solo Pd, e nemmeno tutto. Si sa già che D’Alema voterà contro. Non si sa ancora come si comporterà il resto della minoranza, ma i pronostici sono infausti. Quanto all’Udc...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore il 7 giugno 2016 Sono elezioni difficili da decifrare. Come spesso succede quando si vota a livello locale. Le percentuali di voto ai partiti dicono poco o nulla perché sono troppe le liste civiche che falsano il risultato. Inoltre nei 132 comuni superiori ai 15mila abitanti, e dove si è votato con il sistema maggioritario a due turni anche nelle precedenti elezioni, solo in 21 casi il sindaco è già stato eletto. Per gli altri occorre aspettare il 19 giugno. Cinque anni fa negli stessi comuni i vincitori al primo turno erano stati...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore il 15 giugno Tra tutti i tipi di consultazione che si svolgono nel nostro paese le comunali sono quelle più difficili da decifrare. L’unico criterio solido per cercare di capire chi ha vinto e chi ha perso è il conteggio dei sindaci vincenti. Applicando questo criterio al primo turno delle comunali di domenica i numeri dicono che nei 142 comuni sopra i 15.000 abitanti centro-sinistra e centro-destra, intesi in senso stretto, sono in parità. Entrambi hanno vinto in 28 dei 79 comuni in cui è già stato eletto...