Analisi

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26 May 2019 saw an election paradox in Hungary: a long-serving government won big on a record-high turnout, yet the winners looked frustrated and the losers positively re-charged. Prime Minister Viktor Orbán’s Fidesz-KDNP electoral alliance took well over 52% of the popular vote and 62% of the country’s 21 seats in the European Parliament. That is one seat and one percent of the vote up compared to the 2014 EP elections, and just one seat and four percent of the vote less than their all-time best in 2009. But Fidesz’ leaders appeared disappointed and the government shortly announced unexpected...

Tra le domande presenti nell’ultima rilevazione dell’Osservatorio Politico CISE si chiedeva ai rispondenti di collocarsi sull'asse sinistra-destra. Incrociando queste informazioni con le intenzioni di voto, possiamo indagare la relazione fra dimensione ideologica e voto nell'Italia di oggi. Il cleavage ideologico (Lipset e Rokkan 1967) ha rappresentato una dimensione fondamentale del conflitto politico in Italia nel corso della Prima Repubblica (Sani e Sartori 1978), e, seppur con rilevanti cambiamenti (Baldassari 2007), tale è rimasto anche nel corso della Seconda (Biorcio 2010). Per questo, è interessante analizzare come gli elettori italiani stiano percependo lo spazio ideologico in questi tempi di straordinari cambiamenti e volatilità. Iniziamo quindi dalla...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 14 febbraio Con la convocazione dell’assemblea nazionale e le dimissioni di Matteo Renzi si riapre la partita della leadership dentro il Pd. Una partita che si giocherà in due tempi, regolati da uno statuto complicato che pare non verrà cambiato, come qualcuno invece vorrebbe. La chiave saranno le primarie. Ma il primo tempo è dedicato alla scelta dei candidati che vi parteciperanno. Questa è questione che riguarda esclusivamente gli iscritti del Pd. Chiunque raccolga il sostegno del 10% dell’attuale assemblea nazionale del partito o le firme di 1.500 iscritti potrà presentare la...

di Roberto D'Alimonte e Aldo Paparo Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 22 Dicembre 2016 Con il ritorno di interesse per i collegi uninominali molti si chiedono cosa succederebbe oggi se si andasse alle urne con un sistema elettorale come quello della legge Mattarella con cui si è votato tra il 1994 e il 2001. Va da sé che una risposta solida a questa domanda non si può dare. Si possono fare delle stime per farsi una idea di come quel sistema elettorale potrebbe funzionare in un contesto profondamente cambiato. Allora c’erano due schieramenti che si contendevano la vittoria e...

di Roberto D'Alimonte Prima o poi il Senato voterà sulla decadenza di Berlusconi da senatore. A essere precisi il Cavaliere potrebbe evitare il voto dimettendosi. Ma oggi non sembra proprio essere questa la sua intenzione. Sulla carta non dovrebbero esserci dubbi sull'esito del voto, visto che a favore della decadenza esiste una netta maggioranza. A quel punto Berlusconi darà seguito alla sua minaccia di far cadere il governo? Non è certo, ma è altamente probabile, anche se è una mossa che potrebbe non giovargli affatto. Se questo accadrà si aprirà una crisi di governo dagli esiti imprevedibili. Il capo dello Stato ha...