Il voto in Europa

Il voto in Europa

Il voto in Europa

Traduzione di Francesco Sorana. Il contesto Le elezioni europee del 2019 si sono svolte solo pochi mesi dopo le elezioni parlamentari di ottobre 2018. I sondaggi sulle ultime elezioni avevano previsto che il Partito Popolare Cristiano Sociale (CSV) avrebbe guadagnato voti e sarebbe tornato al governo dopo essere stato all’opposizione per la seconda volta dalla seconda guerra mondiale dal 2013 al 2018. Alla fine, il CSV ha perso il 5,2% dei voti e due seggi al parlamento, mentre la coalizione governativa formata dai liberali del Partito Democratico (DP), i socialdemocratici del Partito Operaio Socialista Lussemburghese (LSAP) e i Verdi ha mantenuto la...

Traduzione di Elisabetta Mannoni. Introduzione Le elezioni europee del 2019 nella Repubblica di Cipro si sono tenute a tre anni di distanza dalle ultime elezioni legislative del 2016 e a un anno dalle elezioni presidenziali del 2018, in cui il partito di destra al governo, DISY, e il presidente Nicos Anastasiades hanno visti rinnovati il loro mandati per altri cinque anni. Già prima della campagna elettorale e dei risultati elettorali cui ci troviamo ora davanti, era possibile osservare una serie di riallineamenti negli schemi della competizione politica. Sebbene ognuno di essi abbia un significato, la loro rilevanza complessiva nell'evoluzione politica dell'isola...

di Marco Lisi Il Portogallo sta attraversando una profonda crisi economica e sociale che finora non è stata accompagnata da rilevanti cambiamenti del sistema politico come avvenuto in Grecia o in Italia. Il default dello stato portoghese ha obbligato i tre principali partiti – il Partito Socialista (PS), il Partito Social-Democratico (PSD) e il Centro Democratico e Sociale-Partito Popolare (CDS-PP) - a sottoscrivere, nell'aprile 2011, un piano triennale di aiuti con tre creditori internazionali (Fondo Monetario Internazionale, Commissione Europea e Banca Centrale Europea, la cosiddetta “troika”). L'accordo ("memorandum") prevedeva un prestito di 78 miliardi di euro in cambio di severi...

Traduzione di Francesco Sorana. Il 26 maggio 2019 in Ungheria si è assistito a un paradosso elettorale: un governo da lungo tempo in carica è riuscito a vincere con un ampio margine di voti e grazie a una affluenza elettorale da record. Tuttavia, chi è uscito vincitore dalle elezioni è apparso insoddisfatto mentre gli sconfitti sono sembrati rincuorati. Fidesz, il partito del primo ministro Viktor Orbán alleatosi con il Partito Popolare Cristiano Democratico (KDNP) ha raccolto il 52% dei voti e acquisito il 62% dei 21 seggi ungheresi al Parlamento Europeo. Si tratta di un seggio e dell’1% in più dei...

di Patrick Dumont and Raphaël Kies Il contesto Per la prima volta dal 1979, in Lussemburgo le elezioni europee si sono svolte separatamente rispetto alle elezioni politiche nazionali. La simultaneità delle elezioni fu decisa prima delle prime elezioni dirette del Parlamento Europeo (dal momento che anche i parlamentari lussemburghesi erano eletti per un mandato di 5 anni e le successive elezioni si sarebbero in ogni caso tenute nel 1979) e la stabilità dei governi ha fatto si che tutte le sette precedenti elezioni europee e politiche cadessero nello stesso giorno, con le conseguenze che ne derivano. Ad esempio, dal momento che...