Leggi elettorali

Leggi elettorali

Leggi elettorali

di Roberto D'Alimonte Recentemente Gianfranco Pasquino ha rivendicato i meriti di una sua vecchia proposta di riforma elettorale presentata negli anni 80. Il ‘modello Pasquino’ prevede una camera di 500 deputati. Al primo turno vengono assegnati 400 seggi con sistema proporzionale in circoscrizioni elettorali relativamente piccole. I restanti 100 seggi vengono assegnati in un secondo turno. Settantacinque vanno al partito o alla coalizione con più voti, a condizione che ne ottenga almeno il 40 %, mentre 25 seggi vengono assegnati a chi arriva secondo. Al secondo turno possono partecipare tutti i partiti o le coalizioni che presentano un programma di...

di Roberto D'Alimonte e Aldo Paparo Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 22 Dicembre 2016 Con il ritorno di interesse per i collegi uninominali molti si chiedono cosa succederebbe oggi se si andasse alle urne con un sistema elettorale come quello della legge Mattarella con cui si è votato tra il 1994 e il 2001. Va da sé che una risposta solida a questa domanda non si può dare. Si possono fare delle stime per farsi una idea di come quel sistema elettorale potrebbe funzionare in un contesto profondamente cambiato. Allora c’erano due schieramenti che si contendevano la vittoria e...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore il 9 marzo 2014 Sulla presenza delle donne in Parlamento l’Italia ha fatto negli ultimi anni notevoli progressi. Nel primo Parlamento della Seconda Repubblica deputate e senatrici erano complessivamente  meno del 13% del totale degli eletti. Nelle elezioni del 2008 la percentuale è salita al 20%. Il balzo significativo è stato fatto alle ultime elezioni, quelle del 2013. Tra Camera e Senato oggi le donne sono circa il 31%.  Questa è una media che nasconde percentuali molto diverse tra partito e partito. Nel caso del Pd e del M5s la percentuale è il...

ALLEGATO Disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. C. 3 d’iniziativa popolare, C. 35 Cirielli, C. 182 Pisicchio, C. 358 Bersani, C. 551 Francesco Saverio Romano, C. 632 Migliore, C. 718 Lenzi, C. 746 Zampa, C. 747 Zampa, C. 749 Martella, C. 876 Francesco Sanna, C. 894 Bobba, C. 932 Giachetti, C. 998 Giorgia Meloni, C. 1025 Rigoni, C. 1026 Rigoni, C. 1116 Nicoletti, C. 1143 Martella, C. 1401 Vargiu, C. 1452 Burtone, C. 1453 Balduzzi, C. 1514 Vargiu, C. 1657 Toninelli, C. 1794 Zaccagnini, C. 1914 Valiante, C. 1946 Lauricella e petizioni...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 25 settembre 2016 La voglia di proporzionale si sta diffondendo a macchia d’olio.  Ma non è una sorpresa. Il nostro in fondo è sempre stato un paese più proporzionale che maggioritario. L’idea che una minoranza possa diventare maggioranza attraverso il sistema elettorale fa fatica ad essere accettata a livello di massa. E certamente non piace alla maggioranza della nostra classe politica che preferisce sistemi in cui la formazione dei governi avviene dopo il voto e non con il voto. Il maggioritario è arrivato nel 1994 per caso. Grazie a un referendum che...