Leggi elettorali

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Leggi elettorali

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore il 5 marzo 2014 Alla fine l’ha spuntata chi non vuole che la riforma elettorale si faccia ora. Questo è il senso di quanto sta succedendo in queste ore in parlamento. Il nuovo sistema elettorale – l’Italicum- verrebbe approvato solo per le elezioni della Camera. In attesa che si faccia la riforma costituzionale per il superamento del bicameralismo paritario resterebbe in vigore per l’ elezione dei senatori il sistema di voto uscito dalla sentenza della Consulta. Proprio un bel pasticcio. In questo modo, se si dovesse tornare a votare prima che la riforma...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 15 settembre 2016 Esiste una differenza sostanziale tra un giurista e un politologo. Il primo ragiona sulle norme. Il secondo sui dati. E’ questo che spiega in buona parte la diversa valutazione dell’Italicum tra me e Onida. I dati ci dicono che le coalizioni di governo, che per Onida non sono sempre un male, da noi non funzionano. I governi della Prima Repubblica sono durati in media meno di un anno. Quelli della Seconda Repubblica meno di due anni. Per la precisione 628 giorni. Questo è un problema o no?  Se...

di Roberto D’Alimonte Articolo pubblicato sul Sole 24 Ore il 20 settembre 2012 Assegnare il premio di maggioranza in due turni e non in un turno solo. Con questa modifica dell’attuale sistema elettorale si possono cogliere diversi obiettivi. La sera delle elezioni si sa chi governerà il paese. Chi vince – partito o coalizione- avrà la maggioranza assoluta dei seggi. I governi si faranno nelle urne e non dopo il voto. Gli elettori continueranno ad essere gli arbitri della competizione elettorale. Il premio al vincente sarà legittimato da una maggioranza assoluta di voti al secondo turno. Il nuovo sistema elettorale funzionerebbe in...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 6 giugno La soglia al 5% c’è, e senza trucchi per aggirarla. Questa è la buona notizia che si ricava dalla lettura del testo del nuovo sistema elettorale, cosiddetto tedesco, che ora va in aula alla Camera. Imboscate di vario tipo sono sempre possibili soprattutto al Senato, ma l’accordo dei quattro maggiori partiti dovrebbe essere una garanzia. Così, per ora registriamo che la promessa di una soglia vera è stata mantenuta. Ci sono anche i collegi uninominali. Rispetto alla proposta originale quelli delle 18 regioni regolate dalla nuova legge sono diminuiti da 303...

di Roberto D'Alimonte Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 20 luglio 2014 Capita spesso nel nostro paese che si discuta di massimi sistemi  senza alcun riferimento fattuale. E’ il caso del dibattito sulla riforma del Senato e in particolare sul nodo della elezione diretta o indiretta dei futuri senatori.  Per i critici della riforma elezione popolare e democrazia sono sinonimi.  Una seconda camera eletta dai consiglieri regionali, come previsto dal disegno di legge governativo,  e non dai cittadini sarebbe una istituzione sostanzialmente non democratica. Questo è un argomento privo di ogni fondamento empirico. Tanto per cominciare la maggioranza dei paesi della...