Politiche

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di Roberto D'Alimonte e Nicola Maggini pubblicato su Il Sole 24 Ore del 28 febbraio 2013     Uno dei dati più rilevanti che emerge dalle elezioni politiche del 2013 è stato senza dubbio l’arretramento elettorale delle due coalizioni di centrosinistra e di centrodestra rispetto alle precedenti elezioni del 2008. Le due principali coalizioni, infatti, hanno perso complessivamente quasi 11 milioni di voti. In particolare il centrodestra ha perso poco più di 7 milioni di voti, ossia il 42% dei suoi consensi del 2008, mentre il centrosinistra ha perso più di tre milioni e mezzo di voti, vale a dire il 27%...

Ecco la simulazione del Senato sulla base del 90% di sezioni scrutinate.  Le regioni certe al centrosinistra Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Basilicata, Liguria e Sardegna e Lazio. Quelle certe al centrodestra sono Lombardia, Campania, Puglia, Veneto e Sicilia. Le regioni in bilico sono sopratutto Piemonte (0,5) e Friuli Venezia-Giulia (0,5).  Se il Piemonte cambia colore si spostano 9 seggi e la maggioranza relativa del Senato.

In Piemonte il centrosinistra è passato in vantaggio. Con questi risultati ancora non definitivi Bersani avrebbe la maggioranza relativa al Senato.

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Quando mancano ormai solo pochi giorni al voto, presentiamo di seguito le tabelle con l'offerta elettorale per ciascuna circoscrizione di Camera e Senato. Si tratta di un quadro complesso, con un'offerta piuttosto differenziata sia tra le due Camere che dal punto di vista geografico. Ad una quindicina di liste "nazionali", che si presentano in tutte o quasi le circoscrizioni, sia aggiungono molte liste dalla copertura territoriale assai limitata, per un totale di 50 liste alla Camera e 58 al Senato. Tabella 1. L'offerta alla Camera dei deputati (clicca sulla tabella per ingrandirla)         Tabella 2. L'offerta al Senato