Politiche 2013

Politiche 2013

Politiche 2013

di Federico De Lucia La coalizione capeggiata dal Presidente del Consiglio uscente, Mario Monti, ha reso noti i candidati di due delle proprie quattro liste. Come risaputo, lo schieramento centrista ha optato per una offerta politica differenziata per i due rami del Parlamento: al Senato, dove le soglie di sbarramento sono più alte (20% regionale per le coalizioni, 8% regionale per le liste non coalizzate), si presenta sotto forma di lista unica; alla Camera, dove le soglie di sbarramento sono più accessibili (10% nazionale per le coalizioni, 4% nazionale per le liste non coalizzate) si presenta sotto forma di coalizione...

di Nicola Maggini   Uno dei dati più rilevanti che emerge dalle elezioni politiche del 2013 è stato l’arretramento elettorale dei due partiti principali di centrodestra e di centrosinistra, ossia il Pdl e il Pd, rispetto alle precedenti elezioni del 2008. In questa sede cerchiamo di analizzare l’andamento dei principali partiti italiani con una comparazione diacronica che comprenda anche le elezioni del 2006. Come si può vedere dalla Tab.1, alla Camera il partito più votato è stato il Movimento 5 Stelle che, presentatosi per la prima volta alle elezioni politiche, ha ottenuto poco più di 8 milioni e mezzo di voti...

di Roberto D'Alimonte pubblicato su Il Sole 24 ore del 22 Febbraio Il prossimo governo del paese dipenderà dal voto del Senato. Questo è vero sia che alla Camera vinca Berlusconi sia che vinca Bersani, come sembra molto probabile viste le tendenze che avevamo sotto gli occhi fino a qualche giorno fa. In questo ramo del parlamento può succedere di tutto. Nel 2006 la Casa delle Libertà di Berlusconi arrivò prima in 7 regioni su 17 e questo bastò per dare al Cavaliere 155 seggi contro i 154 dell’Unione di Prodi. Andò così perché la Cdl vinse in molte regioni ‘pesanti’:...

di Federico De Lucia Il Parlamento appena eletto è un Parlamento molto diverso da quello che lo ha preceduto. I dati dicono che non ve n’era uno così diverso dal precedente dalle elezioni del 1994. Allora, solo il 23,7% dei nuovi eletti era costituito da parlamentari uscenti. Era la fine della Prima Repubblica. Nelle quattro elezioni successive, la classe politica è andata strutturandosi abbastanza rapidamente, ed il tasso di rielezione è si è stabilizzato attorno al 50%. Oggi, il dato si è abbassato in modo molto evidente: solo il 35,6% dei nuovi eletti è composto da parlamentari uscenti. Fig. 1...

di Vincenzo Emanuele e Matteo Cataldi Le elezioni del 24 e 25 febbraio hanno prodotto un vero e proprio terremoto del sistema partitico italiano stravolgendo completamente i fragili equilibri emersi nel 2008. Il sistema quasi bipartitico di 5 anni fa è stato spazzato via dal boom del Movimento 5 Stelle e dalla nascita di altre forze politiche che hanno accresciuto il livello di frammentazione; il sistema bipolare che aveva caratterizzato la storia della Seconda Repubblica, è stato rimpiazzato da un sistema a tre poli competitivi e mezzo (dove il mezzo è il centro di Monti); la mobilità elettorale ha raggiunto...