Politiche 2013

Politiche 2013

Politiche 2013

di Vincenzo Emanuele Una delle principali determinanti del voto nel nostro paese è certamente la dimensione demografica del comune di residenza. Come studi recenti hanno sottolineato la grandezza del comune in cui l’elettore esprime il voto, misurata attraverso il numero dei residenti, è un indicatore della perifericità del comune stesso. E sappiamo quanto la frattura Centro-Periferia, in Italia e non solo, abbia storicamente inciso sulla strutturazione dei sistemi politici e sul consolidamento degli orientamenti di voto. Nel corso della Seconda Repubblica la dimensione demografica dei comuni si è rivelata una variabile particolarmente incisiva per alcuni partiti italiani, che hanno mostrato...

di Federico De Lucia Nello scorso fine settimana si è votato in Friuli Venezia Giulia per l’elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale. Contrariamente rispetto alle attese, il voto, che si collocava a poche ore dalla “drammatica” elezione del Presidente della Repubblica, ha dato un esito positivo per i due blocchi politici tradizionali ed un esito tutto sommato negativo per il Movimento 5 Stelle. La vittoria è andata, per soli 2.000 voti, a Debora Serracchiani, europarlamentare del PD, che ha sconfitto il presidente uscente Renzo Tondo, del PDL. I due candidati hanno ottenuto poco meno del 40% dei voti...

di Roberto D'Alimonte Articolo pubblicato sul Financial Times il 14 febbraio 2013 Can Silvio Berlusconi do it? A few weeks ago the prospect that  Italy's  former prime minister  would stage a comeback was laughable.  Now, with less than two weeks to go before polling day, it may be the media magnate  and playboy former premier  who has the last  laugh.  The last  opinion polls published  before an official blackout period point to a closer race than many expected: the gap between Pier Luigi Bersani's  left-of-centre coalition  and Mr Berlusconi's  right­ of-centre alliance  has  narrowed  to 5-6 percentage  points. In most western...

di Aldo Paparo e Nicola Maggini La locomotiva d’Italia è ancora la roccaforte del centrodestra berlusconiano. La coalizione di Pdl e Lega Nord ha vinto alla Camera, al Senato e anche alle regionali. Ed è una notizia. Certo, considerando la storia elettorale lombarda della Seconda Repubblica, un simile risultato potrebbe apparire scontato e facilmente pronosticabile alla vigilia. Ma tale non era, per diverse ragioni. La vittoria di Pisapia alle comunali milanesi del maggio 2011 aveva segnato una prima, allora davvero inattesa, vittoria del centrosinistra. L’anno successivo lo stesso era accaduto a Monza, il capoluogo della provincia cui appartiene Arcore.  Poi...

di Lorenzo De Sio Il Movimento 5 Stelle è senza dubbio il principale vincitore delle elezioni del 24 e 25 febbraio, con un’affermazione che dal nulla ha riportato oltre otto milioni e mezzo di voti. E uno degli aspetti centrali dell’affermazione del M5S è la sua trasversalità: in termini geografici, lungo confini che tagliano trasversalmente le tradizionali zone geo-politiche d’Italia (vedi l’articolo di Matteo Cataldi e Vincenzo Emanuele); in termini politici, con la capacità di pescare in modo completamente trasversale dai tradizionali bacini di centrodestra e centrosinistra (vedi le varie analisi di flusso relative a Torino e Palermo, Monza, Pavia...