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Chiaramonte, A., & Emanuele, V. (2015). Party system volatility, regeneration and de-institutionalization in Western Europe (1945–2015). Party Politics, 1354068815601330. Abstract Despite a great flourishing of studies about Latin America and Central and Eastern Europe, the issue of party system institutionalization has been widely neglected in Western Europe, where the presence of stable and predictable patterns of interactions among political actors has been generally taken for granted for a long time. Nevertheless, party system institutionalization is not something that can be gained once and for all. This article proposes a theoretical reconceptualization and a new empirical operationalization of party system (de-)institutionalization. Furthermore,...

D’Alimonte, R., Di Virgilio, A., & Maggini, N. (2013). I risultati elettorali: bipolarismo addio? In ITANES (Ed.), Voto amaro. Disincanto e crisi economica nelle elezioni del 2013 (pp. 17–32). Bologna: Il Mulino. Retrieved from https://www.muli...

GROFMAN, B., CHIARAMONTE, A., D’ALIMONTE, R. D. R., & FELD, S. (2004). Comparing and Contrasting the Uses of Two Graphical Tools for Displaying Patterns of Multyparty Competition. Nagayama Diagrams and Simplex Representations. PARTY POLITICS, 10,...

Chiaramonte, A. Tra maggioritario e proporzionale. L'universo dei sistemi elettorali misti, Bologna, Il Mulino, 2005 ISBN 978-88-15-10586-8 L'ondata più recente di riforme elettorali, che si è manifestata in tutti i cinque continenti, ha visto protagonisti i sistemi elettorali misti. L'alternativa tra maggioritario e proporzionale, che per lungo tempo era sembrata esaurire le possibilità di scelta, è stata arricchita da un ampio ventaglio di soluzioni intermedie, la cui popolarità è probabilmente spiegabile proprio a partire dalla loro natura ibrida. L'Italia è un caso esemplare di "successo" dei sistemi elettorali misti: nel 1993 si è cominciato a introdurli nei comuni e nelle province; l'anno successivo...

Il principale obiettivo del capitolo è quello di analizzare la partecipazione alle elezioni primarie nazionali del 2012 (primo turno e ballottaggio) cercando altresì di comprendere come le diverse dinamiche di partecipazione che si sono realizzate nei due turni di voto nonché le differenze fra le diverse aree territoriali del paese hanno inciso sul risultato elettorale finale delle primarie. L’analisi della partecipazione sarà effettuata sia attraverso una disaggregazione dei dati elettorali a livello regionale e provinciale, sia tramite il confronto con le elezioni primarie del 2005 e del 2009. Inoltre saranno presi in esami diversi indicatori al fine di “misurare” la partecipazione e interpretarne i risultati: fra questi, la densità territoriale dei seggi elettorali, il tasso di membership ai partiti di centrosinistra, il rapporto tra votanti alle primarie e ed elettori del centrosinistra alle ultime politiche. L’ultima parte del capitolo sarà invece dedicata all’analisi della relazione fra partecipazione alle primarie e scelta di voto a favore dei candidati. In questa parte, all’analisi dei dati ecologici verrà affiancato l’utilizzo dei dati di sondaggio. In particolare si cercherà di verificare se la precedente partecipazione ad altre primarie da parte degli elettori ha avuto un peso sulla scelta di voto tra Bersani e Renzi.