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Il principale obiettivo del capitolo è quello di analizzare la partecipazione alle elezioni primarie nazionali del 2012 (primo turno e ballottaggio) cercando altresì di comprendere come le diverse dinamiche di partecipazione che si sono realizzate nei due turni di voto nonché le differenze fra le diverse aree territoriali del paese hanno inciso sul risultato elettorale finale delle primarie. L’analisi della partecipazione sarà effettuata sia attraverso una disaggregazione dei dati elettorali a livello regionale e provinciale, sia tramite il confronto con le elezioni primarie del 2005 e del 2009. Inoltre saranno presi in esami diversi indicatori al fine di “misurare” la partecipazione e interpretarne i risultati: fra questi, la densità territoriale dei seggi elettorali, il tasso di membership ai partiti di centrosinistra, il rapporto tra votanti alle primarie e ed elettori del centrosinistra alle ultime politiche. L’ultima parte del capitolo sarà invece dedicata all’analisi della relazione fra partecipazione alle primarie e scelta di voto a favore dei candidati. In questa parte, all’analisi dei dati ecologici verrà affiancato l’utilizzo dei dati di sondaggio. In particolare si cercherà di verificare se la precedente partecipazione ad altre primarie da parte degli elettori ha avuto un peso sulla scelta di voto tra Bersani e Renzi.

Segnalazione bibliografica. West European Politics, Volume 34, Number 5, 1 September 2011 , pp. 1070-1091(22) Autore: Pontus Odmalm Abstract Why is `the immigration issue' rarely polemical for the Swedish mainstream when it divides parties across Europe? Several factors suggest fertile ground for conflict, yet parties hesitate to capitalise on anti-immigration cues. Based on interviews with Swedish MPs, the article discusses two interlinked issues. First, immigration crystallises conflicting ideological streams: market liberalism vs. value conservatism (for the centre-right) and international solidarity vs. welfare...

This paper explores the role played by job precariousness in political orientations, and examines the extent to which job precariousness could represent a new political division in Italian society. We have investigated the explanatory role of job precariousness for political orientations and analysed its interaction with the declining traditional cleavages (territory, class, religion). Based on a national sample of 15,000 workers, our results provide some evidence that job precariousness is a social variable exerting a significant impact on political orientations. Furthermore, we found that different conditions of job precariousness, such as temporary work and unemployment, affect political attitudes in different ways. Finally, our evidence suggests that the relationship between job precariousness and political orientations is significantly influenced by territory and class.

Segnalazione bibliografica. Autori: David N. Hopmann, Christian Elmelund-Præstekær, Erik Albæk, Rens Vliegenthart, Claes H. de Vreese Party Politics March 2012 vol. 18 no. 2 173-191 Abstract Political parties have substantial influence on which issues the news media cover during election campaigns, while the media have limited influence on party agendas. However, we know little about why some parties are more successful than others in passing the media’s gates and being covered on sponsored issues. On the basis of content analyses of election news coverage (812 news stories) and press releases published by political parties (N = 334) during the 2007 national election campaign in...

L’elemento di maggiore e più sorprendente discontinuità che, rispetto al passato, caratterizza le elezioni politiche del 2013 è rappresentato senza dubbio dall’affermazione elettorale del Movimento 5 stelle (M5s). Un successo straordinario, dalle forti ripercussioni sistemiche, tale da poter essere considerato una sorta di spartiacque fra la Seconda Repubblica e ciò che la seguirà. Un successo per certi versi atteso, almeno da qualche tempo, ma assolutamente non nella misura in cui è avvenuto. Vari altri capitoli di questo volume si occupano di alcuni singoli aspetti del successo del M5s, ad esempio analizzando il suo impatto sul risultato elettorale, nonché il suo effetto sul cambiamento di alcune delle caratteristiche della classe politica. In questo capitolo tuttavia ci dedicheremo a un approfondimento esclusivo delle caratteristiche di questa nuova formazione. Così, approfondiremo anzitutto la storia politico-elettorale del M5s, dedicandoci poi a un’analisi più dettagliata del suo successo nel 2013 e della sua trasversalità sia geografica che politica. Prenderemo poi in esame il profilo socio-demografico e politico degli elettori del M5s, esaminando anche le dinamiche dell’opinione pubblica che ne hanno segnato l’evoluzione. Infine presenteremo alcune considerazioni conclusive, tese a inquadrare la duplice sfida del M5s: da un lato quella prettamente politica, lanciata al sistema partitico italiano, e dall’altro quella teorica e organizzativa, ancora più difficile e densa di significato storico e di valore culturale, lanciata al concetto di democrazia rappresentativa. Due sfide molto difficili da vincere, per un partito-movimento con caratteristiche che restano, per certi versi, ancora molto contraddittorie.