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Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 3 Dicembre Le intenzioni di voto sono lo strumento tradizionale con cui si cerca di stimare la forza relativa dei partiti tra una elezione e l’altra. Sono la materia  prima dei sondaggi. Agli intervistati si chiede semplicemente a quale partito darebbero il voto se ci fossero elezioni oggi. Ma esiste un altro strumento per capire le tendenze elettorali di medio periodo. Si chiama ‘propensione al voto’, PTV nell’acronimo inglese. Quale è la probabilità che un elettore possa votare in futuro un dato partito su una scala da...

Le elezioni regionali, amministrative ed europee sono tradizionalmente considerate come second-order elections, in virtù del minor grado di attenzione che viene rivolto a questo tipo di consultazioni dagli elettori e dai partiti rispetto alle elezioni politiche, generalmente considerate di primo ordine (Reif e Schmitt, 1980). Unitamente a questo aspetto, va segnalato che l’Umbria, con quasi novecentomila abitanti, costituisce la quartultima regione d’Italia in termini di popolosità. Ciononostante, il voto umbro ha acquistato nelle ultime settimane una notevole centralità nel dibattito pubblico e politico, per via delle potenziali implicazioni del voto regionale sullo scenario politico nazionale, nonché per...

Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore del 2 agosto. Lega e M5s continuano a litigare. Il nuovo tema di scontro è la giustizia. Ma la crisi di governo non è alle porte. Così sembra. Eppure gli elettori italiani sono arrivati alla conclusione che questo governo sia arrivato al capolinea e che sia meglio tornare a votare (Tabella 1). È il risultato dell’ultimo sondaggio di Winpoll condotto la scorsa settimana. Non è del tutto una novità perché già a maggio in un sondaggio simile il 64% degli intervistati aveva risposto nello...

NOTA: una sintesi di questo articolo appare oggi nella rubrica Atlante Elettorale - a cura della Società Italiana di Studi Elettorali - su repubblica.it. Fra meno di tre settimane, gli elettori italiani si recheranno alle urne per il rinnovo del Parlamento, in un’elezione che, stando agli ultimi sondaggi disponibili, pare essere dagli esiti incerti e dalle conseguenze imprevedibili sia dal punto di vista della governabilità che della struttura della competizione. Stante la nuova legge elettorale (il c.d. Rosatellum), uno dei tre poli raggiungerà la maggioranza assoluta dei seggi o sarà necessaria una grande coalizione? E una eventuale coalizione post-voto da...

di Vincenzo Emanuele Per la prima volta dall’inizio della Seconda Repubblica e dall’entrata in vigore della legge Tatarella (1995) il centrodestra si è presentato a queste elezioni regionali privo di uno schema coalizionale unitario. Le ragioni dietro questa scelta sono molteplici: la crisi della leadership di Berlusconi, la rottura sull’appoggio al governo Renzi tra Forza Italia e il Nuovo centrodestra, la radicalizzazione in chiave anti-immigrati e anti-euro della Lega Nord. E, soprattutto, l’approvazione dell’Italiacum, che ha inevitabilmente indebolito il preesistente incentivo all’unità coalizionale, dal momento che il premio di maggioranza sarà attribuito alla lista più votata e non alla coalizione,...