Fuga dalle urne: affluenza mai così bassa nella storia della Repubblica

Marco Improta

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Marco Improta (Napoli, 1995) è dottorando di ricerca in Politics e Teaching Assistant presso la LUISS Guido Carli. È stato Visiting Research Fellow presso il Dipartimento di Scienze Politiche della Hebrew University of Jerusalem, in Israele. Attualmente è Visiting Research Student presso il Dipartimento di Politics e International Relations della University of Oxford. Ha ottenuto la Laurea triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l'Università di Bologna - Campus di Forlì e la Laurea magistrale in Governo e Politiche presso la LUISS. I suoi principali interessi di ricerca riguardano i governi, i partiti e la rappresentanza politica in prospettiva comparata. La sua ricerca di dottorato si propone di indagare le determinanti della stabilità dei governi in 21 democrazie dal 1945. Ha pubblicato articoli su riviste scientifiche internazionali e nazionali, tra cui West European Politics, European Politics and Society, Rivista Italiana di Politiche Pubbliche, Quaderni di Scienza Politica e Italian Political Science. È inoltre autore di contributi pubblicati in volumi. È membro del CISE e di varie associazioni scientifiche nazionali e internazionali tra cui IPSA, CES, SISP, SISE, ISPSA ed ECPR.

La partecipazione elettorale è in drammatico declino. Non è un dato nuovo, l'alto astensionismo era già emerso in tornate precedenti (si veda Improta e Angelucci sulle comunali 2022). Tuttavia, l'affluenza ridotta era limitata ad appuntamenti elettorali cd. di "secondo ordine" (Reif et al. 1997). Elezioni di secondo ordine sono tipicamente elezioni europee, regionali e locali. Elezioni che, secondo la letteratura politologica, sono avvertite come caratterizzate da una "posta in palio" minore rispetto alle politiche, e per questo motivo maggiormente a rischio di essere poco partecipate. L'affluenza alle urne per il voto del 25...

Con le urne ormai chiuse ed il quadro di vincitori e perdenti definitivamente delineato, è possibile investigare in maggiore dettaglio il profilo degli elettori dei principali partiti italiani. Utilizzando dati di sondaggio raccolti poco prima delle elezioni del 25 settembre, abbiamo analizzato la propensione a votare per i principali partiti italiani in diverse categorie sociodemografiche (età, genere, istruzione e classe sociale). Il primo dato interessante riguarda ovviamente il vincitore indiscusso di queste elezioni, Fratelli d’Italia (Figura 1). Considerata la leadership femminile del partito, avremmo potuto forse attenderci un’associazione tra il genere degli elettori...

Non ci sono buone notizie per la sinistra dal voto politico italiano. Considerando il blocco di sinistra tradizionale, costituito dai partiti di sinistra "classici" (partiti comunisti, socialisti e socialdemocratici) e il blocco di centrosinistra, che comprende anche i partiti della "nuova" sinistra, emerge un quadro alquanto negativo. Dal punto di vista nazionale, il blocco di centrosinistra registra la performance peggiore dal 1948. La sinistra tradizionale, invece, registra una performance negativa, ma il dato è lievemente maggiore se confrontato con il 2018 e con il 2001 (Figura 1) Figura 1: Performance della sinistra a livello...

Se gli exit poll appena usciti saranno confermati (Sky, La7 e Rai), si profila all'orizzonte un altro risultato di portata storica. Questa volta la nostra attenzione si concentra sulla performance dei partiti populisti. La definizione di populisti si basa sulla classificazione del dataset "PopuList" (Rooduijn et al. 2019). Per l'Italia, nel 2022, il dataset considera Fratelli d'Italia, la Lega e il Movimento 5 Stelle come tali. La loro performance aggregata, secondo la media degli exit poll, è di 50,5% e risulta quindi la terza migliore performance dei partiti populisti in Europa occidentale dal 2010 a oggi. Come...

Con l'uscita dei primi exit poll, sembra emergere un risultato storico di queste elezioni. Fratelli d'Italia e Lega, otterrebbero, considerati congiuntamente, la più alta percentuale di voti mai registrata da partiti di destra nella storia dell'Europa occidentale dal 1945 a oggi. Con il 34,7%, infatti, il risultato congiunto dei partiti di Meloni e Salvini supererebbe di 6,5 punti la migliore performance elettorale registrata fino ad oggi, ossia quella dell'FPÖ nel 2008 (28,2%). Come mostra il grafico in pagina, l'Italia era già entrata in questa speciale "classifica" nel 2018, quando i due partiti di destra avevano totalizzato il...