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Tag: grandi città

di Matteo Boldrini e Mattia Collini (Università degli Studi di Firenze) Le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre si sono caratterizzate per due risultati principali: un diffuso astensionismo che ha interessato in buona sostanza tutte le realtà italiane e un significativo calo del Movimento Cinque Stelle – anche nelle città dove esprimeva l’amministrazione uscente o aveva ottenuto risultati importanti alle elezioni precedenti – accompagnato da una ripresa del centrosinistra e dalle significativa crescita di Fratelli d’Italia, analizzate negli articoli di (link a https://cise.luiss.it/cise/2021/10/07/ritorno-al-bipolarismo-il-quadro-delle-vittorie-e-delle-sfide-ai-ballottaggi-nei-comuni-sopra-i-15mila-abitanti/, https://cise.luiss.it/cise/2021/10/05/comunali-2021-crollo-dellaffluenza-vince-lastensione-grandi-citta-disertate-tiene-leffetto-incumbent/ , https://cise.luiss.it/cise/2021/10/06/fdi-sorpassa-la-lega-m5s-crolla-pd-ai-livelli-2016-lanalisi-del-voto-nei-118-comuni-sopra-i-15-000-abitanti/  ). Ma come si è distribuito il voto all’interno delle principali aree metropolitane? Qui andiamo ad analizzare la distribuzione dei voti e dell’affluenza nelle...

foto Repubblica Il secondo turno delle elezioni comunali del 2021 di domenica 17 e lunedì 18 ottobre ha fatto registrare un ulteriore calo della partecipazione elettorale, dopo il già estremamente negativo riscontro del primo turno (Trastulli 2021). Nei 63 comuni andati al ballottaggio, di cui 60 superiori ai 15000 abitanti, l’affluenza si è infatti attestata al 43,93%, in calo di circa nove punti percentuali rispetto al primo turno. Questo dato include i 3 comuni non superiori andati al voto, che sono stati gli unici a riscontrare un aumento nella partecipazione elettorale. Seppure vada ovviamente...

Al termine di una delle tornate elettorali più importanti della XVIII legislatura, il bilancio sull’affluenza al voto per le elezioni comunali del 3-4 ottobre è marcatamente negativo. Il dato finale a livello nazionale ci dice che hanno votato in tutto il 54,69% degli aventi diritto: un vistoso calo di quasi sette punti percentuali nei confronti delle precedenti amministrative (61,58%), le quali a loro volta segnavano un peggioramento rispetto al passato (Emanuele e Maggini 2016). Scontato dire come si registri anche un deciso abbassamento della partecipazione elettorale se paragonato alle politiche del 2018, nei confronti delle quali si perde in...

La vittoria del centrosinistra alle elezioni in Emilia-Romagna è andata oltre le previsioni. Il 7.7% di scarto tra il neo-rieletto Stefano Bonaccini e la candidata della Lega Nord Lucia Borgonzoni è maggiore di quanto non dicessero i sondaggi precedenti le elezioni. Non solo, come è già stato segnalato in un altro articolo del CISE (Vittori 2020), se si tiene conto che il PD non era il primo partito in Emilia-Romagna da due anni e che la coalizione di centrodestra era prevalente sia alle elezioni politiche sia sommando i risultati delle Europee, si può capire l'importanza del risultato.

di Roberto D'Alimonte e Vincenzo Emanuele Pubblicato sul Sole 24 Ore il 6 dicembre 2016 Tra i tanti dati interessanti di questo voto referendario ce n’è uno che spiega più di altri cosa è successo effettivamente Domenica. Nei 100 comuni con la percentuale più alta di disoccupati ha vinto il NO con il 65,8%. Nei 100 comuni con la più bassa il SI ha prevalso con il 59%. E’ quello che emerge dalla analisi fatta dopo il voto da You Trend. Come si è sempre sospettato è la insoddisfazione per la situazione economica il fattore più importante per spiegare la vittoria...