Fig. 1 Affluenza 2013 per provincia
Fig. 2 Variazione affluenza 2013-2008 per provincia
Fig. 1 Affluenza 2013 per provincia
Fig. 2 Variazione affluenza 2013-2008 per provincia
In queste prime ore si susseguono a ripetizione risultati contraddittori: exit e instant polls, proiezioni, simulazioni su dati ufficiali. Riguardo a queste ultime, si registra una clamorosa instabilità: nonostante l’alta percentuale di sezioni scrutinate, all’affluire di nuove sezioni il risultato cambia in modo significativo.
Qual è il motivo di questa instabilità e contraddittorietà? Esistono per lo meno tre spunti di riflessione:
1) E’ molto alto il numero di regioni in bilico. Piemonte, Friuli, Lazio, Abruzzo, Calabria e Sicilia sono incerte, a tal punto da fare in modo che, all’affluire di nuove sezioni, più di una regione passi da uno schieramento all’altro, cambiando quindi in modo rilevante la composizione del Senato. Se in passato già solo con il 15% di sezioni era stato possibile anticipare il risultato complessivo, oggi il 50% delle sezioni non sembra ancora sufficiente a delineare la situazione con chiarezza. Ma in realtà c’è un problema più importante.
2) Appaiono cambiate in modo radicale alcune coordinate fondamentali dei comportamenti di voto degli italiani. In particolare l’irrompere di Grillo nella scena politica sembra aver tagliato gli schieramenti in modo completamente trasversale. Dal punto di vista sociale, politico e territoriale, tanto da mandare completamente in crisi anche i modelli di analisi su cui si basano le proiezioni elettorali basate su seggi campione.
3) La crisi del rapporto tra gli italiani e i partiti appare aver toccato un livello critico, in cui anche gli strumenti tradizionali di analisi degli atteggiamenti politici (campioni statistici rappresentativi, interviste, sondaggi) appaiono scarsamente adeguati a cogliere il cambiamento. Si tratta di un punto assolutamente critico, visto che in Italia vengono in realtà impiegate le stesse metodologie utilizzate negli Stati Uniti e nei principali paesi europei, e che in quei casi permettono quasi sempre una previsione piuttosto accurata dei risultati. Perché questi strumenti non sono stati in grado di cogliere il cambiamento? Cosa è successo in profondità all’opinione pubblica?
Ecco la simulazione del Senato sulla base del 50% di sezioni scrutinate. Le regioni certe al centrosinistra Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Basilicata, Liguria e Sardegna. (tramadol) Quelle certe al centrodestra sono Lombardia, Campania, Puglia e Veneto. Le regioni in bilico sono Lazio, Piemonte, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo, Calabria e Sicilia.
La serie storica della partecipazione al voto per le elezioni politiche mostra un dato inequivocabile: l’affluenza alle urne oggi si ferma al 75%: il dato più basso della storia della Repubblica.
Figura 1 – Affluenza alle urne dal 1948 ad oggi.
Ecco la simulazione del Senato sulla base del 25% di sezioni scrutinate. C’è da tener conto che il numero di sezioni scrutinate non è omogeneo fra le varie regioni; in particolare le sezioni pervenute da Lazio (4%) e Lombardia (13%) sono molto inferiori alla media. In tutte le altre regioni sono almeno il 20%.
Le simulazioni del Senato basate sugli Instant Poll presentati in queste prime ore lasciano in realtà decisamente incerto il risultato del Senato. Ancora troppe e importanti sono le regioni in bilico e non sappiamo in quante e quali regioni Scelta Civica di Monti sarà sopra l’8%.
Ad esempio, se Berlusconi dovesse vincere solo Veneto e Friuli e Bersani tutte le altre regioni, i seggi del centrosinistra sarebbero 167. All’altro estremo, se invece Berlusconi avesse la maggioranza anche in Lombardia, Piemonte e Sicilia, il centrosinistra scenderebbe a 134. In tal caso neanche un accordo post-elettorale con Monti potrebbe assicurare una maggioranza.
Introduzione
Lorenzo De Sio e Vincenzo Emanuele
Elezioni in Spagna, crolla il Psoe e avanzano i partiti minori
Nicola Maggini e Vincenzo Emanuele
Presidenziali in Francia, testa a testa per la vittoria. Exploit delle ali estreme
Matteo Cataldi e Vincenzo Emanuele
Elezioni in Francia, i socialisti riconquistano l’Eliseo
Vincenzo Emanuele e Matteo Cataldi
Elezioni in Grecia: frammentazione, instabilità, incertezza sul futuro.
Federico De Lucia
Elezioni Grecia: buona la seconda, vincono gli europeisti
Federico De Lucia
Olanda, i Liberali primo partito. Crollo dei Cristiano-democratici
Vincenzo Emanuele
Regionali 2012 in Sicilia: come funziona il sistema elettorale
Vincenzo Emanuele
Regionali 2012 in Sicilia. La simulazione del Cise: la maggioranza è irraggiungibile
Vincenzo Emanuele e Giuseppe Martelli
Regionali 2012 in Sicilia. La simulazione del Cise: che succede con il boom di Grillo?
Vincenzo Emanuele
L’ombra dell’ingovernabilità
Roberto D’Alimonte
Regionali in Sicilia. Crocetta vince nell’Isola degli astenuti. Boom del Movimento 5 Stelle
Vincenzo Emanuele
Regionali in Sicilia. La geografia del voto: Grillo sfonda nelle città
Vincenzo Emanuele
Elezioni regionali in Sicilia. Il voto di preferenza
Federico De Lucia
I flussi elettorali in Sicilia: il Pdl diserta le urne e Grillo pesca dal centrosinistra
Aldo Paparo e Matteo Cataldi
Le primarie e i rischi di rottura dei democratici
Roberto D’Alimonte
Regole e identità
Roberto D’Alimonte
Sondaggio Cise sulle Primarie, Bersani in vantaggio ma con Renzi la coalizione è più competitiva
Vincenzo Emanuele e Nicola Maggini
Sondaggio Cise sulle primarie, il profilo politico degli elettori di Bersani e Renzi
Nicola Maggini e Vincenzo Emanuele
Impiegati privati e borghesia per Renzi, ma Bersani vince tra i giovani
Matteo Cataldi e Aldo Paparo
Bersani trionfa tra gli elettori Pd ma Renzi tiene tra elettori periferici e tradizionalisti
Aldo Paparo e Matteo Cataldi
La battaglia è ancora aperta? Il profilo del 12% ancora indeciso
Federico De Lucia e Aldo Paparo
Renzi convince gli ex elettori Pci
Roberto D’Alimonte
Primarie, l’analisi della partecipazione: boom di votanti nelle regioni rosse, forte calo al Sud
Vincenzo Emanuele
Primarie 2012: Bersani avanti ma costretto al ballottaggio. Renzi trionfa in Toscana
Federico De Lucia e Matteo Cataldi
Un ambiguo pasticcio
Alessandro Chiaramonte
Per il sindaco un “allungo” difficile
Roberto D’Alimonte
Renzi non sfonda nel centrodestra
Roberto D’Alimonte
Le Parlamentarie Pd: numeri e regole
Federico De Lucia e Matteo Cataldi
Le Parlamentarie Pd: 897 candidati per 264 posizioni eleggibili
Federico De Lucia
Le Parlamentarie PD: nelle posizioni eleggibili parità di genere e due terzi dei parlamentari uscenti
Federico De Lucia
Conclusioni. Dall’Europa alla Sicilia, verso le elezioni politiche 2013
Lorenzo De Sio e Vincenzo Emanuele