di Alessandro De Luca
Alessandro De Luca (1990) ha conseguito la laurea magistrale in Scienze di governo e della Comunicazione pubblica presso la Luiss “Guido Carli” con una tesi sull’instabilità elettorale nelle subculture politiche territoriali in Italia. Amante della politica e del giornalismo, attualmente collabora con il sito web Termometro Politico, per il quale si occupa principalmente degli argomenti della politica italiana.
Dopo i tre di Trentino–Alto Adige e Valle d’Aosta, altri quattro comuni capoluogo di provincia del nord andranno al voto nella prossima tornata del 31 maggio. In due, Mantova e Lecco, si ha scadenza naturale del mandato, mentre a Rovigo si va alle urne con un anno di anticipo. Differente, poi, è il caso di Venezia che, nonostante oggi sia governata dal commissario Vittorio Zappalorto, avrebbe rinnovato sindaco e consiglio comunale proprio in questa tornata. Illustriamo qui come si configura la competizione elettorale in questi quattro capoluoghi.
Venezia
Venezia è la sfida più importante perché si tratta del comune con più abitanti di tutta la tornata. In più, a rendere più interessante la tornata è proprio il commissariamento, che si è reso necessario dopo le dimissioni di Giorgio Orsoni, coinvolto nello scandalo Mose. Per mantenere la poltrona di Ca’ Farsetti, il centrosinistra ha selezionato il proprio candidato sindaco tramite le elezioni primarie che hanno decretato come vincitore il senatore Pd Felice Casson, già candidato dell’Unione, nel 2005, e sconfitto al ballottaggio da Massimo Cacciari. Il centrodestra, invece, si presenta in ordine sparso con tre candidati e con alleanze totalmente differenti rispetto alle elezioni regionali venete: Forza Italia, infatti, rinsalda l’asse con Area Popolare puntando sull’imprenditore Luigi Brugnaro; la Lega Nord si accasa con gli indipendentisti, appoggiando Gian Angelo Bellati; Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale appoggia l’ex presidente della provincia Francesca Zaccariotto, uscita di recente dal Carroccio. Presente, per la seconda volta nella sua breve storia, anche il Movimento Cinque Stelle, che candida Davide Scano, mentre due piccole formazioni dell’estrema sinistra – il Partito Comunista dei Lavoratori – e una di estrema destra – Forza Nuova – prenderanno parte alla corsa rispettivamente con Alessandro Brusetto e Roberto Fiore. Chiudono la batteria dei candidati sindaco della città lagunare tre civici: Camilla Seibezzi, Gianpietro Pizzo e Francesco Mario D’Elia.
Rovigo
Tanta frammentazione, ma più in sintonia con le alleanze regionali, invece, riguardano le elezioni comunali di Rovigo, dove il sindaco Bruno Piva è decaduto a causa delle dimissioni della metà più uno dei consiglieri. Qui, infatti, il centrodestra si presenta compatto sul leghista Massimo Bergamini, a cui si contrappone l’ex primo cittadino Paolo Avezzù, appoggiato dalla Lista Tosi e da Area Popolare. Se Sparta piange, Atene non ride di certo. Nel centrosinistra, che tenta il colpaccio dopo la sconfitta sul filo di lana del 2011 (51% di Piva contro il 49% del dem Frigato), ci saranno tre candidati: Maria Romeo (Pd, socialisti, liste civiche), Giovanni Nalin (Sel) e Livio Ferrari (tre liste civiche di sinistra). Come nel 2011, ci sarà anche il Movimento Cinque Stelle con Ivaldo Vernelli, mentre l’estrema destra (Fiamma Tricolore e Forza Nuova) si stringono attorno a Federico Donegatti. Tre, poi, sono le candidature civiche: quella di Antonio Saccardin che, nel 2011, appoggiò Piva al ballottaggio; Silvia Menon e l’ex Pdl Andrea Bimbatti.
Lecco
Azzurri, leghisti e Fratelli d’Italia separati da Area Popolare ed ex esponenti del Carroccio anche a Lecco. Alberto Negrini, esponente del Carroccio rappresenterà i primi, mentre l’ex sindaco Lorenzo Bodega, uscito dalla Lega Nord, correrà per i secondi. In questo quadro di frammentazione del centrodestra, il sindaco uscente Virginio Brivio tenterà la riconferma dopo la storica elezione del 2010, che comportò la fine del dominio leghista, iniziato nel 1993. Il primo cittadino in carica avrà dalla sua il Pd e due liste civiche, mentre Sel e Rifondazione Comunista sono uscite dalla sua coalizione, appoggiando Alberto Anghileri. Conclude la lista dei candidati, l’esponente del Movimento Cinque Stelle Massimo Riva.
Mantova
Al contrario di Brivio, a Mantova, il sindaco forzista Nicola Sodano non tenterà nuovamente l’impresa del 2010, quando, al ballottaggio, strappò a sopresa il comune al centrosinistra di Fiorenza Brioni. Al suo posto, Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia appoggeranno l’assessore regionale Paola Bulbarelli. Se Area Popolare non si presenterà, a sinistra sgomitano in tre per avere il posto oggi occupato da Sodano: il Pd e Sel sostengono il vincitore delle primarie Mattia Palazzi, Rifondazione Comunista Cesare Azzetti e Comunità e Territori, la lista locale del presidente della provincia Alessandro Pastacci, sarà con Alberto Grandi. Oltre al Movimento Cinque Stelle di Michele Annaloro, tanti sono i candidati definibili più o meno civici: l’ex leghista Luca De Marchi, Mohamed Tabi, Sergio Ciliegi, Arnaldo De Pietri, Maurizio Esposito, Gilberto Sogliani e Andrea Gardini.