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Aldo Paparo è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Firenze. È stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche alla LUISS Guido Carli. Dopo il conseguimento del dottorato è stato
W. Glenn Campbell and Rita Ricardo-Campbell National Fellow presso la
Hoover Institution alla
Stanford University, dove ha condotto una ricerca sulla identificazione di partito in chiave comparata. Ha conseguito con lode il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso la
Scuola Normale Superiore (ex
SUM) di Firenze, con una tesi sugli effetti del ciclo politico nazionale sui risultati delle elezioni locali in Europa occidentale. Ha conseguito con lode la laurea magistrale presso
Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” della Università degli Studi di Firenze, discutendo una tesi sulle elezioni comunali nell’Italia meridionale. Le sue principali aree di interesse sono i sistemi elettorali, i sistemi politici e il comportamento elettorale, con particolare riferimento al livello locale. Ha co-curato numerosi volumi della serie dei
Dossier CISE; e ha pubblicato articoli scientifici su
South European Society and Politics, Italian Political Science, Quaderni dell’Osservatorio Elettorale,
Contemporary Italian Politics e su
Monkey Cage. È stato inoltre co-autore di un capitolo in
Terremoto elettorale (Il Mulino 2014). È membro dell’APSA, della MPSA, della ESPA, della ECPR, della SISP e della SISE.
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Nel contesto del rivoluzionario esito elettorale del 4 marzo, i risultati osservati a Torino si segnalano, in controtendenza, per la loro straordinaria stabilità.
Come si può osservare nella Tabella 1, il centrosinistra ha mantenuto la palma di prima coalizione, sostanzialmente stabile rispetto a cinque anni fa (-0,5%). Il PD era il primo partito, ed è ancora il primo partito. Certo, in calo di 4 punti, ma nel frattempo c'è stata la scissione dell'allora candidato premier Bersani, tra gli altri. Nel capoluogo piemontese, poi, è stabile anche il M5S, che arretra di un punto e mezzo. Il centrodestra è l'unico dei tre...
Tutte le analisi effettuate sui dati del maxisondaggio CISE/LUISS/Sole24Ore mostrate finora si concentrano sui possibili esiti elettorali alla Camera. Non possiamo tuttavia dimenticare come, in virtù della vittoria del No il 4 dicembre 2016, continuiamo ad avere un sistema parlamentare con bicameralismo perfetto, in cui il governo deve godere della fiducia di entrambe le Camere - e riceverne una esplicita approvazione in avvio.
Certo, il legislatore è riuscito quantomeno ad approvare un sistema elettorale omogeneo tra le due Camere. Tuttavia, le possibilità di risultati diversi, se non addirittura maggioranze diverse, non sono state azzerate. Vi sono almeno due ordini di ragioni per...
Le elezioni comunali del 2017 sono state estremamente rilevanti. Abbiamo già ampiamente presentato e discusso i risultati di coalizioni e partiti, sia in riferimento alle amministrazioni conquistate, che ai voti complessivi ricevuti, con particolare dettaglio per alcune importanti città.
C'è ancora un tema che rimane da affrontare: la stabilità (o meno) del colore politico delle amministrazioni locali. Come sappiamo, sono stati 160 i comuni superiori al voto, e 159 hanno eletto un sindaco. Per 11 comuni, però, queste comunali 2017 erano le prime in cui erano superiori e quindi svolte con relativo sistema elettorale. Eliminando questi 11 casi, abbiamo un...