Potenziale elettorale dei partiti e auto-collocazione politica: ovvero, spostamenti e cadute sull’asse sinistra-destra.

Federico De Lucia

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Federico De Lucia ha conseguito la laurea magistrale in Scienza della Politica e dei Processi Decisionali, presso la facoltà di Scienze Politiche all’Università di Firenze, discutendo una tesi dal titolo “Le Regioni a Statuto Speciale nella Transizione italiana. Forma di governo, sistema elettorale, sistema partitico.” Nel periodo degli studi universitari ha svolto tre tirocini presso gli uffici della Regione Toscana, nel Settore di assistenza alla I Commissione (Affari Istituzionali, Programmazione e Bilancio) del Consiglio e nell'Osservatorio elettorale regionale, presso la Presidenza. Ha poi partecipato poi al Seminario di Studi e Ricerche Parlamentari "Silvano Tosi". Dal luglio 2013 al maggio 2018 ha lavorato presso FB & Associati, una società che si occupa di consulenza nel campo delle relazioni istituzionali. In tale società ha fondato e poi diretto per cinque anni FBLab, un Centro studi che si occupa di monitoraggio parlamentare e analisi dello scenario politico. Inoltre, è membro del CISE sin dalla sua costituzione, ha scritto numerosi contributi nei Dossier CISE e ha curato il quarto volume (Le Elezioni Politiche 2013). Oggi è funzionario del Ministero dell'Interno. I suoi principali interessi sono lo studio dell’assetto istituzionale, dei sistemi elettorali e dell’evoluzione storica dei sistemi partitici, nonché la raccolta, la catalogazione ed il confronto dei dati elettorali, a livello locale, nazionale ed internazionale.

di Federico De Lucia e Nicola Maggini Una interessante prospettiva di analisi che forniscono i dati del sondaggio CISE-OP la otteniamo incrociando il potenziale elettorale dei partiti politici (di cui abbiamo dato una definizione in precedenti articoli) con l’auto-collocazione dell’intervistato sull’asse sinistra-destra. Come abbiamo visto in un altro articolo, il potenziale elettorale di tutti i maggiori partiti è sensibilmente diminuito negli scorsi dodici mesi. L’analisi che proponiamo in questa sede ci permette di verificare se, per i vari partiti, tali cali siano avvenuti uniformemente (oppure no) lungo l’asse sinistra-destra. Iniziamo dai partiti di centrodestra: Pdl e Lega Nord. Come si è...

di Federico De Lucia e Nicola Maggini Un altro modo per saggiare le difficoltà dei partiti italiani è sondare la propensione al voto (Propensity to vote, “ptv”) per un determinato partito limitatamente a coloro che lo avevano votato nel 2008. Ai cittadini intervistati viene chiesto di esprimere la probabilità di votare in futuro per ciascun partito, collocandola su una scala da zero a dieci - dove zero significa "per niente probabile" e dieci "molto probabile". Riteniamo di poter affermare che la percentuale di intervistati che esprimono, per un determinato partito, una propensione al voto maggiore a 5, identifichino le massime...

di Federico De Lucia e Nicola Maggini   Il fatto che la fiducia nei partiti da parte dei cittadini italiani sia molto bassa è un dato ormai acclarato: lo registrano tutte le rilevazioni demoscopiche e lo dimostrano inequivocabilmente i sempre più alti tassi di astensionismo. I dati del sondaggio CISE-OP ci offrono la possibilità di fornire una ulteriore conferma di questo fenomeno, attraverso lo studio della propensione al voto (Propensity to vote, “Ptv”). Ai cittadini intervistati viene chiesto di esprimere la probabilità di votare in futuro per ciascun partito, collocandola su una scala da zero a dieci – dove zero significa...

di Federico De Lucia Dopo un mese di instabilità politica, con la pressione internazionale sul collo, gli elettori greci sono tornati all urne per consegnare un governo al proprio Paese. Le elezioni di Maggio avevano dato luogo ad un Parlamento frammentato ed ideologicamente contrapposto, con i partiti favorevoli alle misure draconiane concordate con Bruxelles (Nea Demokratia  e il Pasok) incapaci (per un soffio) di raggiungere la maggioranza assoluta dei seggi. Dopo un’intensa settimana di incontri, è stata certificata l’indisponibilità di tutti gli altri partiti a dar luogo ad un governo di unità nazionale, ed il Presidente della Repubblica ha dovuto...

di Federico De Lucia Con circa un mese di ritardo rispetto alle altre regioni italiane, il 10 e l’11 giugno si sono recati alle urne i cittadini di 64 comuni della Sardegna. Di questi, solo 3 erano comuni superiori al 15.000 abitanti. Si tratta di cittadine piuttosto importanti: Oristano, Alghero e Selargius. Tutte e tre giungevano al voto con una amministrazione uscente di centrodestra: nel 2007 si era dovuti ricorrere al ballottaggio a Oristano e Selargius, mentre ad Alghero era bastato il primo turno per dare la vittoria allo schieramento berlusconiano. In questi tre comuni, l’affluenza, pur calando, non è stata...