I flussi di voto nel ballottaggio di Napoli: De Magistris prende voti a tutti, anche a Lettieri

Lorenzo De Sio

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Lorenzo De Sio è professore ordinario di Scienza Politica presso la LUISS Guido Carli, e direttore del CISE - Centro Italiano di Studi Elettorali. Già Jean Monnet Fellow presso lo European University Institute, Visiting Research Fellow presso la University of California, Irvine, e Campbell National Fellow presso la Stanford University, è membro di ITANES (Italian National Election Studies), ha partecipato a vari progetti di ricerca internazionali, tra cui “The True European Voter”(ESF-COST Action IS0806), the “EU Profiler” (2009) e EUandI (2014), e di recente ha dato vita al progetto ICCP (Issue Competition Comparative Project). I suoi interessi di ricerca attuali vertono sull'analisi quantitativa dei comportamenti di voto e delle strategie di partito in prospettiva comparata, con particolare attenzione al ruolo delle issues. Tra le sue pubblicazioni, accanto a vari volumi in italiano e in inglese, ci sono articoli apparsi su American Political Science Review, Comparative Political Studies, Electoral Studies, Party Politics, West European Politics, South European Society and Politics, oltre che su numerose riviste scientifiche italiane. Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.

di Lorenzo De Sio Pochi giorni fa su questo sito avevamo messo a disposizione un simulatore del ballottaggio di Napoli, dove c'era la possibilità di fare le proprie ipotesi sul comportamento dei vari elettorati, e calcolare il risultato conseguente. Dopo la vittoria di De Magistris nel risultato "di pietra", a questo punto abbiamo effettuato una stima dei flussi effettivi di voto, basandoci sui risultati di ciascuna delle quasi 900 sezioni elettorali di Napoli, forniti con grande tempestività dal sito web del Comune di Napoli. I risultati delle stime si basano sul cosiddetto Modello di Goodman, applicato separatamente alle sezioni appartenenti alle diverse...

Il modello prevalente per spiegare i comportamenti degli elettori e le scelte dei partiti si basa sul cosiddetto "teorema dell'elettore mediano", secondo cui i partiti, per vincere le elezioni, devono spostarsi progressivamente verso il centro, fino a diventare indistinguibili l'uno dall'altro. Ma questo modello non funziona. Se funzionasse, dovrebbe vincere sempre chi si trova al centro dello spazio politico, mentre sappiamo che possono avere successo candidati fortemente sfavoriti dalla loro "collocazione spaziale", ovvero lontani dal punto mediano. Determinante a questo proposito è il grado di interesse per la politica: gli elettori meno coinvolti sono maggiormente capaci di esprimere un voto svincolato dall'orientamento politico. Questo interessante modello alternativo, che spiega risultati altrimenti incomprensibili, viene testato sulla base di dati di sondaggi relativi a venti consultazioni elettorali in Italia, in Francia e negli Stati Uniti nell'arco degli ultimi trent'anni.

De Sio, L. (2009). Oltre il modello di Goodman. La stima dei flussi elettorali in base a dati aggregati. Polena, 9–35.

Lo studio degli elettori in movimento, ovvero di chi cambia scelta di voto tra due elezioni, è un tema fondamentale della scienza politica. Si tratta di un tema di grande attualità in particolare alla luce della ristrutturazione del sistema partitico italiano, e per almeno due motivi. Da un lato per lo studio della risposta degli elettori alla nuova offerta partitica; dall’altro perché la dinamica della competizione bipolare rende gli elettori in movimento la categoria che di fatto può decidere le elezioni. In questo volume viene quindi affrontato il tema dello studio dei flussi elettorali in base a dati aggregati. Dopo una ricostruzione delle origini delle tecniche di stima, e della storia di queste analisi in Italia, il volume prende in esame la recente proposta innovativa dell’approccio EI (Ecological Inference) e la riformula in termini generali perché possa essere utilizzata anche nell’analisi di sistemi multipartitici come quello italiano. Il risultato è una nuova tecnica per la stima dei flussi elettorali, e quindi per la ricostruzione dei comportamenti di voto degli elettori in movimento. Questa tecnica viene infine applicata a un caso concreto: il voto differenziato tra maggioritario e proporzionale nelle elezioni politiche del 2001. Si tratta di un’analisi che rivela comportamenti inediti e dalla interessante distribuzione geografica; un’analisi in grado di rivelare già nel 2001 alcune delle dinamiche della successiva evoluzione del sistema partitico italiano.

De Sio, L. (2008). Il secondo motore del cambiamento: i flussi di voto. In Itanes (Ed.), Il ritorno di Berlusconi. Le elezioni politiche 2008 (pp. 57–70). Bologna: Il Mulino.