Il ritorno del voto di classe, ma al contrario (ovvero: se il PD è il partito delle élite)

Lorenzo De Sio

75 ARTICOLI 0 COMMENTI
Lorenzo De Sio è professore ordinario di Scienza Politica presso la LUISS Guido Carli, e direttore del CISE - Centro Italiano di Studi Elettorali. Già Jean Monnet Fellow presso lo European University Institute, Visiting Research Fellow presso la University of California, Irvine, e Campbell National Fellow presso la Stanford University, è membro di ITANES (Italian National Election Studies), ha partecipato a vari progetti di ricerca internazionali, tra cui “The True European Voter”(ESF-COST Action IS0806), the “EU Profiler” (2009) e EUandI (2014), e di recente ha dato vita al progetto ICCP (Issue Competition Comparative Project). I suoi interessi di ricerca attuali vertono sull'analisi quantitativa dei comportamenti di voto e delle strategie di partito in prospettiva comparata, con particolare attenzione al ruolo delle issues. Tra le sue pubblicazioni, accanto a vari volumi in italiano e in inglese, ci sono articoli apparsi su American Political Science Review, Comparative Political Studies, Electoral Studies, Party Politics, West European Politics, South European Society and Politics, oltre che su numerose riviste scientifiche italiane. Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.

All'indomani del voto, alcuni primi elementi suggeriscono che uno dei motivi del fragoroso esito elettorale del 4 marzo sta nella scarsa capacità dei partiti tradizionali di rispondere in modo efficace alle inquietudini degli italiani. Inquietudini generate dalle profonde trasformazioni socio-economiche che stanno investendo il nostro paese. Abbiamo suggerito questa interpretazione in una prima analisi su dati a livello provinciale, in cui mostravamo che - a parità di varie condizioni socio-economiche - le province con livelli più alti di disoccupazione presentavano maggiore crescita del M5S, mentre le province con maggior aumento della presenza di immigrati presentavano un voto più alto...

Una maggioranza alla Camera che sembra più lontana per il centrodestra, ma soprattutto un possibile effetto-collegi che potrebbe penalizzare sia il centrosinistra che il centrodestra, e quindi favorire indirettamente il Movimento 5 Stelle, che potrebbe ottenere un risultato forse superiore alle aspettative. Sono questi i principali risultati che emergono dal maxisondaggio che abbiamo condotto in collaborazione con LUISS e IlSole24Ore, e i cui principali risultati sono stati anticipati stamattina da Roberto D'Alimonte su IlSole24Ore. Si tratta di un'indagine fortemente innovativa per tre motivi: si basa su un numero di interviste altissimo (circa 6000) condotte tutte nell'arco di pochi giorni; il...

"Chi ha fatto palo?" Non possiamo non ricordare l'opera di Paolo Villaggio pensando al povero Fantozzi che, munito solo di una radiolina e roso dall'incertezza e mancanza di informazioni sui primi minuti di una memorabile Italia-Inghilterra (in seguito - durante il cineforum - girerà addirittura voce di una rete di Zoff su calcio d'angolo), arrivava ad arrampicarsi sul davanzale di una finestra e rompere il vetro di una casa, per poi finire inevitabilmente vittima di un pugno ben assestato dal proprietario. E l'ansia di informazioni di Fantozzi e dei suoi colleghi non è stata molto diversa dall'ansia di interpretazioni di...

E così Macron e Le Pen vanno al secondo turno. Un risultato storico che - come hanno messo in luce praticamente tutti i commentatori - vede escluse entrambe le famiglie partitiche (socialisti e destra neogollista) che avevano dominato decenni di vita politica in Francia. Tuttavia, ciò su cui i commentatori sono per adesso abbastanza divisi sono le motivazioni del risultato. Da dove viene il successo di Macron? Da dove la sua trasversalità? E l'exploit di Mélenchon? Dalle sue posizioni controverse? O è piuttosto un voto di identità della sinistra francese, delusa dalle primarie? A queste domande è impossibile rispondere basandosi solo...

(English translation by Elisabetta Mannoni) So Macron and Le Pen get to the second round. An historical result that - as almost all commentators highlighted - excludes both socialists and the neo-Gaullist right, who had dominated the French political life for decades. However, what are the reasons and voting motivations behind this result? Where does Macron’s success come from? What about his cross-cutting appeal? What about Mélenchon’s exploit? Does it come from his controversial positions? Or is it a identification vote by the French left, disappointed with the Hamon candidacy? We can’t answer to these questions only by looking at the...