La nazionalizzazione della Lega di Salvini

Lorenzo De Sio

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Lorenzo De Sio è professore ordinario di Scienza Politica presso la LUISS Guido Carli, e direttore del CISE - Centro Italiano di Studi Elettorali. Già Jean Monnet Fellow presso lo European University Institute, Visiting Research Fellow presso la University of California, Irvine, e Campbell National Fellow presso la Stanford University, è membro di ITANES (Italian National Election Studies), ha partecipato a vari progetti di ricerca internazionali, tra cui “The True European Voter”(ESF-COST Action IS0806), the “EU Profiler” (2009) e EUandI (2014), e di recente ha dato vita al progetto ICCP (Issue Competition Comparative Project). I suoi interessi di ricerca attuali vertono sull'analisi quantitativa dei comportamenti di voto e delle strategie di partito in prospettiva comparata, con particolare attenzione al ruolo delle issues. Tra le sue pubblicazioni, accanto a vari volumi in italiano e in inglese, ci sono articoli apparsi su American Political Science Review, Comparative Political Studies, Electoral Studies, Party Politics, West European Politics, South European Society and Politics, oltre che su numerose riviste scientifiche italiane. Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.

Dietro al successo di Salvini c’è una sorprendente affermazione al Sud. Per vederlo è già sufficiente scorrere la lista (impressionante) dei 20 comuni in cui Salvini è cresciuto di più (Tabella 1). Sono tutti al Sud. Ovviamente il dato in teoria non sorprenderebbe più di tanto, perché partendo da livelli molto bassi (ma non sempre! vedi Cassano Irpino…) è facile moltiplicare i propri voti. Tuttavia, la performance è comunque notevole, e indicativa della grande crescita della Lega al Sud. Tab. 1 – I 20 comuni in cui Salvini è cresciuto di più Ma soprattutto, come vediamo adesso, è in realtà il segno...

I sondaggi pubblicati venerdì scorso (nell'ultimo giorno prima del black-out pre-elettorale) e in particolare quello CISE pubblicato già la sera di giovedì certificano una battuta d'arresto della Lega capitanata da Salvini: IPSOS la dà al 30,9% (rispetto ad addirittura il 36% di poche settimane fa), noi la vediamo intorno al 30, se non addirittura (nel nostro simulatore di scheda elettorale) un paio di punti sotto questa quota. Ora, è possibile suggerire una spiegazione strutturale per questa battuta d'arresto? A mio parere sì: e per farlo propongo anzitutto una lettura di quella che è stata la formidabile espansione elettorale della...

Sperimentazione innovativa: due domande diverse per le intenzioni di voto A pochi giorni dal “black-out” pre-elettorale, si è da poco conclusa la rilevazione campionaria CISE Osservatorio Politico (CAWI, N=1000, estratti da panel online con quote per sesso, età, titolo di studio, e ponderazione aggiuntiva per voto 2018). Questo sondaggio mostra anche dati interessanti sulle opinioni degli italiani sull’Europa, che restituiscono un’immagine di atteggiamento pro-europeista, ma critico e per certi versi sfiduciato. Ma veniamo anzitutto alle intenzioni di voto. In questa occasione abbiamo sperimentato due domande di tipo diverso. La prima – relativa alle intenzioni di voto per eventuali elezioni politiche –...

Il super-sondaggio CISE con 19 domande sull’Europa E’ di poche ore fa la conclusione dell’ultimo sondaggio Osservatorio Politico CISE (CAWI, N=1000, estratti da panel online con quote per sesso, età, titolo di studio, e ponderazione aggiuntiva per voto 2018). Abbiamo già parlato delle intenzioni di voto: qui invece sfruttiamo la ricchezza del nostro sondaggio, in cui abbiamo inserito ben 19 domande relative a opinioni su vari aspetti della politica europea. Il quadro che emerge è per certi versi lontano dal calor bianco dei talk-show politici quotidiani, ma restituisce un quadro più realistico e verosimile: gli italiani sono ancora europeisti, ma...

Traduzione a cura di Elisabetta Mannoni A pochi giorni dalle elezioni politiche in Spagna, il sondaggio preelettorale ICCP (Issue Competition Comparative Project) rivela un dato sorprendente: quello che potremmo chiamare un ritorno alla polarizzazione ideologica, lungo le classiche linee di conflitto che hanno caratterizzato il sistema partitico spagnolo nei decenni scorsi. In breve, questo si deve all’importanza di partiti relativamente nuovi, come Podemos e Vox, i cui elettori sembrano essere ideologicamente coerenti in termini di posizioni di sinistra o di destra su tutta una serie di tematiche. Questo colloca questi partiti spagnoli in una posizione diversa rispetto alle loro controparti in...