I flussi elettorali a Padova: Giordani ricompatta il centrosinistra e conquista il comune

Matteo Cataldi

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Dopo la parentesi, durata tre anni, dell’amministrazione Bitonci, il centrosinistra riconquista Padova. Il primo turno si era concluso con il sindaco uscente in vantaggio di 11 punti percentuali e quasi 11 mila voti sul rivale Giordani (39.400 voti Bitonci, 28.600 Giordani). Al ballottaggio di domenica scorsa Bitonci guadagna circa cinquemila voti in più rispetto al primo turno, ma Giordani si aggiudica la vittoria conquistandone quasi quattro volte tanto, 19 mila voti in più rispetto al primo turno. L’affluenza è scesa di meno di tre punti percentuali rispetto a due settimane fa, un calo molto modesto considerato quello fatto registrare...

Giunto alla fine del suo secondo mandato da sindaco di Verona e consumatasi a inizio 2015 la rottura con la Lega Nord-Liga Veneta, Flavio Tosi con la lista “Fare!”, candida la compagna Patrizia Bisinella a Palazzo Barbieri, provando a mantenere in famiglia la carica di sindaco. Del resto in città, Tosi, ha sempre goduto di uno straordinario consenso personale culminato con la rielezione del 2012. In quell’occasione la sua lista raccolse oltre il 37% dei voti validi e come dimostrato in questo articolo, lo fece drenando molti voti ai principali partiti del centrodestra. Il risultato del primo turno a...

A Padova si era votato l’ultima volta nel 2014, a spuntarla era stato Massimo Bitonci candidato del centrodestra che al ballottaggio sconfisse il rivale del centrosinistra, Ivo Rossi. Due anni e mezzo più tardi, a novembre dello scorso anno, la maggioranza dei consiglieri comunali firma le proprie dimissioni facendo così decadere il sindaco che si era inimicato una parte, la più moderata, della propria coalizione. Saranno nuovamente centrodestra e centrosinistra a sfidarsi tra due settimane per la poltrona di Palazzo Moroni. Bitonci, che prova a bissare la vittoria di tre anni fa, ottiene poco più del 40% dei voti maggioritari,...

di Matteo Cataldi Anche per il comune di Brescia vale quanto abbiamo osservato per Treviso e più in generale per l'intero paese. Il Sì ottiene nei comuni capoluogo e nei centri più grandi risultati nettamente più favorevoli che fuori dai centri urbani. Questa relazione rispecchia, almeno in parte, la maggior forza del Pd nelle città rispetto alla provincia, come osserviamo puntualmente ad ogni elezione nazionale. Nel comune di Brescia i Sì non vanno lontano dalla vittoria ottenendo il 48,4% dei voti validamente espressi. Nella provincia si fermano al 41,8%, un risultato vicino a quello nazionale. La matrice di flussi visualizzata attraverso il...

di Matteo Cataldi Il Veneto è la regione del centro-nord in cui si è registrata la più alta percentuale di contrari alla riforma costituzionale voluta dal governo Renzi. Il No in questa regione ha raggiunto il 62% dei voti validi. Nel comune di Treviso l'esito non è stato diverso, ma il distacco tra il Si e il No è stato di "soli" 10 punti (55% a 45%). Un esito che se raffrontato con quello dell'intera provincia (Sì 37%; No 63%) conferma le indicazioni che avevamo fornito in questo articolo, di una differenza sostanziale tra centri urbani e periferie nel sostegno/avversione alla...