Diretta 2018

Diretta 2018

Diretta 2018

I dati che stanno arrivando mostrano una vera e propria rivoluzione della geografia elettorale italiana. Nelle regioni meridionali il Movimento Cinque Stelle ha sfondato, superando in molti casi il 40% e addirittura raggiungendo la maggioranza assoluta dei consensi in Campania. Sempre nel Sud, il centrosinistra arretra sensibilmente ed è il terzo polo in tutte le regioni, compresa la Basilicata, sua area di tradizionale insediamento. Il dato forse più eclatante arriva dalle cosiddette regioni rosse, cioè Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche, dove il centrosinistra per la prima volta nella storia della Seconda Repubblica non sarebbe la coalizione più votata. Scendendo nel dettaglio, la...

Adesso che lo spoglio diventa definitivo le considerazioni sui risultati elettorali lasciano via via spazio agli scenari sulla formazione del governo. Nessun partito o coalizione ha ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi e dunque per il Presidente della Repubblica si apre il rebus dell'incarico. Mattarella dovrà dare l'incarico alla prima coalizione (il centrodestra) o al primo partito (il Movimento Cinque Stelle)? La storia della Repubblica italiana ci dice che non è mai accaduto che il primo partito rimanesse fuori dal governo che inaugura la legislatura. E' accaduto che non abbia espresso il Presidente del Consiglio (ad esempio nei casi dei...

Il dato ancora non definitivo dell'affluenza è attualmente intorno al 72,9%. Si tratta sì di un calo di 2,3 punti, come si osserva dal grafico in basso: ma il calo, che era stato nettamente più marcato nelle ultime elezioni, è fortemente rallentato, fino al semplice calo fisiologico dovuto al ricambio generazionale. E oltretutto colloca l'Italia in posizione molto favorevole rispetto agli altri grandi paesi europei: la nostra affluenza sarebbe inferiore solo a quella della Germania. Il grafico (Figura 1) mostra infatti che l'affluenza nel nostro paese è in calo dal 1979 ad un tasso medio di 0,5 punti all'anno; questa affluenza era...

Un paese pervaso da due inquietudini: quella economica che spinge a dismisura il M5S; quella culturale che moltiplica i voti della Lega. Non si tratta solo di una interpretazione suggestiva, ma di un dato che emerge in modo statisticamente significativo da un'analisi basata su molte variabili. Questa l'impressione che scaturisce dalle prime analisi della geografia elettorale che abbiamo effettuato con un insieme di indicatori socio-economici a livello provinciale. Il risultato in sintesi è questo: La crescita del M5S appare nettamente associata alle province italiane che presentano un più alto tasso di disoccupazione. Si tratta di un effetto che regge anche tenendo conto...

Il partito di Salvini è il chiaro vincitore di queste elezioni politiche con il 17,6% dei voti validi diventando il terzo partito italiano a un’incollatura dal Pd e vincendo la competizione interna al centrodestra nei confronti di Forza Italia. Non solo, è anche il partito che è cresciuto di più rispetto alle elezioni del 2013, incrementando di oltre 13 punti. Una sola volta dal 1992, nel 1996, la Lega Nord era riuscita a superare il 10% a livello nazionale (10,1%). Fig. 1 - Risultati elettorali della Lega (Nord) alla Camera