Leggi elettorali

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Leggi elettorali

di Roberto D'Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore del 10 dicembre 2016           Non è ancora il ritorno alla Prima Repubblica, ma è molto probabile che questo sarà lo sbocco della crisi innescata dall’esito del referendum costituzionale. Due meccanismi elettorali potrebbero salvare il modello di competizione della Seconda Repubblica basato su coalizioni che si formavano prima del voto. Uno è il collegio uninominale. L’altro è il premio. Il primo ha funzionato nel 1994, 1996 e 2001 (legge Mattarella). Poi è arrivata la riforma berlusconiana e il collegio è stato sostituito dal premio (legge Calderoli). Con il premio si è votato nel...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 24 settembre Diciamolo subito per fugare illusioni e finzioni. Il nuovo sistema elettorale proposto dal Pd non risolverà il problema della governabilità di questo paese. Nelle condizioni in cui siamo ci vuole ben altro. Occorrono sistemi a due turni. Non importa se di collegio o di lista, ma a due turni. Oggi non li vuole nessuno, perché nessuno vuole che siano gli elettori a decidere i governi. Il Rosatellum-bis è un sistema misto a un turno. I collegi uninominali, e cioè la parte maggioritaria del mix, sono troppo pochi per generare un livello...

di Vincenzo Emanuele Quando si studia un’elezione, il sistema elettorale costituisce una fondamentale variabile di contesto di cui è necessario tenere conto. Il sistema elettorale, infatti, può influenzare le strategie competitive degli attori partitici e il comportamento di voto degli elettori (sono i cosiddetti “effetti psicologici”), oltre naturalmente ad incidere sulla trasformazione dei voti espressi dal corpo elettorale in seggi (il cosiddetto “effetto meccanico”). Dal momento che ci prepariamo ad affrontare l’analisi delle elezioni europee, è opportuno far luce su questo aspetto. Qual è il sistema elettorale per l’elezione del Parlamento Europeo? Esiste un unico sistema comune a tutti gli stati...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore dell’ 11 Gennaio Si torna al passato. I partiti della maggioranza di governo hanno presentato in questi giorni un progetto di legge che reintroduce un sistema elettorale proporzionale. Gli è già stato appiccicato l’etichetta di Germanicum, come se fosse simile a quello in vigore in Germania, ma non è così. Di tedesco ha solo una soglia al 5% e anche questa non è detto che sopravvivrà al passaggio parlamentare. E per di più, per ridurre l’impatto della soglia, è stato previsto un complicato meccanismo per dare ai partiti più piccoli una sorta di diritto di...

di Alessandro Chiaramonte  Il testo di legge depositato in Commissione Affari Costituzionali della Camera frutto dell’accordo raggiunto nei giorni (nelle ore) scorsi tra alcune forze politiche, Pd e Fi in primis, configura un sistema elettorale che si pone in continuità con quelli già da anni sperimentati in Italia a tutti i livelli di governo – nel senso che si tratta di un sistema “misto” maggioritario-proporzionale e che l’elemento caratterizzante è dato dal premio di maggioranza – ma che presenta comunque significative novità, fermo restando ulteriori modifiche che potranno intervenire da qui alla sua eventuale approvazione. Rispetto alla legge Calderoli, da...