Regionali 2020

Regionali 2020

Regionali 2020

Poco più di dieci mesi fa, la regione Calabria ha affrontato le elezioni regionali e i partiti politici in lizza sono passati al vaglio dei cittadini. La coalizione di centrodestra è uscita trionfante dalle urne e al governo della regione è stata eletta per la prima volta una donna, Jole Santelli. La sua morte, per certi versi improvvisa, lascia un vuoto politico e istituzionale non indifferente che pone la Calabria, già abbastanza provata dall’emergenza sanitaria, dalla gestione delle strutture ospedaliere e dall’organizzazione delle nuove elezioni regionali, in una posizione di forte insicurezza e precarietà. Le elezioni regionali del 26 gennaio 2020...

Dal momento della sua prima manifestazione di piazza a Bologna, a novembre 2019, il movimento delle Sardine è riuscito immediatamente ad imporsi all’attenzione politica e mediatica del paese e a costruirsi un ruolo rilevante nel contesto della campagna elettorale per le elezioni in Emilia-Romagna. Per molti, a sinistra, il movimento ha rappresentato una vera e propria boccata d’ossigeno: nella cavalcata di Salvini (che sembrava essere trionfale) verso la conquista della più rossa tra le regioni d’Italia, le Sardine hanno risvegliato l’anima movimentista e valoriale di un elettorato che sembrava intorpidito. In questo spinto anche dai sondaggi dell’epoca...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 30 agosto Tra le regioni al voto il 20-21 settembre, le Marche sono quelle dove l’esito è più carico di significato simbolico e politico. Simbolicamente, il dato rilevante è la probabile svolta al vertice. Tradizionale roccaforte rossa, la regione potrebbe passare sotto la guida del centrodestra dopo anni di amministrazione ininterrotta di centrosinistra. Secondo la stima Winpoll-CISE Francesco Acquaroli, candidato di Fratelli d’Italia ed espressione del centrodestra unito, sarebbe infatti in vantaggio di quasi 16 punti percentuali rispetto al candidato del centrosinistra Maurizio Mangialardi (Figura 1): 51,8% contro il 36,1%. Staccato e fuori partita il candidato del M5s Gian Mario Mercorelli...

La sfida emiliano-romagnola potrebbe essere decisa da una variabile della legge elettorale, prevista nella maggior parte delle regioni italiane: il voto disgiunto. Stando alle ultime rilevazioni di SWG, pubblicate il 9 gennaio, Bonaccini godrebbe di un vantaggio di 2 punti su Borgonzoni, specularmente però a quello della coalizione di centrodestra sul centrosinistra. Dopo l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Regione, non sarebbe la prima volta che un’elezione si risolva in questo modo. Nella Tabella 1 vengono riepilogati i precedenti appuntamenti terminati con questo esito. Un dato emerge sugli altri: in 6 delle 8 tornate il centrosinistra vince...

Che i leader abbiano un ruolo sempre più decisivo nel determinare l’esito di un’elezione è un fatto ormai accertato. Diverso è però stabilire in che misura i leader nazionali siano in grado di incidere in un contesto di elezioni locali, come nel caso del voto per l’elezione del nuovo Presidente di regione in Emilia-Romagna. La campagna elettorale nella regione è stata condotta in un contesto di attenzione mediatica nazionale e di intervento sul territorio di leader politici nazionali (in particolar modo, di Matteo Salvini) inconsueto per una tornata regionale. Viene quindi da chiedersi se ed in che...