199 ARTICOLI
Aldo Paparo è ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Firenze. È stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche alla LUISS Guido Carli. Dopo il conseguimento del dottorato è stato
W. Glenn Campbell and Rita Ricardo-Campbell National Fellow presso la
Hoover Institution alla
Stanford University, dove ha condotto una ricerca sulla identificazione di partito in chiave comparata. Ha conseguito con lode il dottorato di ricerca in Scienza della Politica presso la
Scuola Normale Superiore (ex
SUM) di Firenze, con una tesi sugli effetti del ciclo politico nazionale sui risultati delle elezioni locali in Europa occidentale. Ha conseguito con lode la laurea magistrale presso
Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” della Università degli Studi di Firenze, discutendo una tesi sulle elezioni comunali nell’Italia meridionale. Le sue principali aree di interesse sono i sistemi elettorali, i sistemi politici e il comportamento elettorale, con particolare riferimento al livello locale. Ha co-curato numerosi volumi della serie dei
Dossier CISE; e ha pubblicato articoli scientifici su
South European Society and Politics, Italian Political Science, Quaderni dell’Osservatorio Elettorale,
Contemporary Italian Politics e su
Monkey Cage. È stato inoltre co-autore di un capitolo in
Terremoto elettorale (Il Mulino 2014). È membro dell’APSA, della MPSA, della ESPA, della ECPR, della SISP e della SISE.
Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.
A distanza di quasi un anno dalle elezioni del 4 marzo, le elezioni suppletive svoltesi ieri a Cagliari e in altri sette comuni del cagliaritano offrono, seppur in scala molto ridotta, un primo quadro sull’evoluzione dei rapporti di forza tra i principali partiti che occupano la scena politica attuale. Inaugurano, inoltre, un’intensa stagione elettorale il cui esito sarà fondamentale per ridefinire gli equilibri politici del paese. A febbraio, il 10 ed il 24, si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale rispettivamente in Abruzzo e in Sardegna. Successivamente sarà il turno della Basilicata, a cui seguiranno, a...
Sebbene non sia ancora definitivo, come vedremo più avanti, è possibile cominciare ad affermare che il risultato delle elezioni di metà mandato ha confermato le previsioni della vigilia: il Partito Democratico ha conquistato la maggioranza alla Camera, mentre il Partito Repubblicano è riuscito a mantenerla al Senato. In quest’articolo analizzeremo il quadro che emerge da queste elezioni, in attesa che vengano assegnati ancora gli ultimi seggi.
Con dieci collegi ancora da assegnare, al momento alla Camera il Partito Democratico si è assicurato 227 seggi, ben oltre la maggioranza di 218. Per ora, invece, il Partito Repubblicano può contare su 198...