Europee

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di Bruno Marino Il gruppo dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE) costituisce il terzo gruppo più numeroso nel Parlamento Europeo (PE), dopo popolari e socialisti. L’ALDE è composto di parlamentari provenienti da due partiti politici europei, il Partito dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa e il Partito Democratico Europeo.  Il gruppo ha avuto una storia politica molto travagliata. Dopo l’uscita dei gollisti negli anni ’60, il gruppo liberale formatosi nell’Assemblea Comune della CECA (Comunità Europea del Carbone de dell’Acciaio) iniziò un lungo percorso di cambiamento e di inclusione di nuovi membri man mano che l’integrazione europea...

di Vincenzo Emanuele e Nicola Maggini Tra circa due mesi (precisamente tra il 22 e il 25 maggio a seconda del paese)  390 milioni di elettori appartenenti ai 28 paesi membri dell’Unione Europea saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Parlamento Europeo. Tradizionalmente considerate “second order elections” (Reif e Schmitt 1980) rispetto alle più importanti elezioni politiche nazionali, le elezioni europee 2014 sembrano potere acquisire una centralità e una rilevanza molto più ampia che in passato. Ciò non soltanto in virtù della crescente importanza del Parlamento Europeo e della sua funzione legislativa all’interno dell’Unione, ma soprattutto come conseguenza della crisi...

 di Nicola Maggini     Le elezioni europee che si sono tenute tra il 22 e il 25 maggio 2014 (a seconda del paese) hanno acquisito una centralità e una rilevanza molto più ampia che in passato. Per capirlo, è opportuno vedere quanti cittadini europei si sono recati alle urne per scegliere i loro rappresentanti nel Parlamento Europeo. Infatti, nel campo degli studi elettorali, le elezioni europee sono sempre state considerate come second order elections (Reif e Schmitt 1980), ossia elezioni in cui la posta in gioco è minore (o è percepita come tale) rispetto alle elezioni politiche (quando invece in...

di Vincenzo Emanuele Quando si studia un’elezione, il sistema elettorale costituisce una fondamentale variabile di contesto di cui è necessario tenere conto. Il sistema elettorale, infatti, può influenzare le strategie competitive degli attori partitici e il comportamento di voto degli elettori (sono i cosiddetti “effetti psicologici”), oltre naturalmente ad incidere sulla trasformazione dei voti espressi dal corpo elettorale in seggi (il cosiddetto “effetto meccanico”). Dal momento che ci prepariamo ad affrontare l’analisi delle elezioni europee, è opportuno far luce su questo aspetto. Qual è il sistema elettorale per l’elezione del Parlamento Europeo? Esiste un unico sistema comune a tutti gli stati...

di Luca Carrieri In Italia, durante l’intero ciclo politico bipolare (1994-2009), le elezioni europee hanno sempre costituito un decisivo banco di prova sia per i partiti di governo sia per i partiti di opposizione. Secondo Reif e Schmitt le elezioni del Parlamento europeo (Pe) costituiscono delle second-order elections, in cui la posta del gioco democratico, il rinnovo del Pe, ha storicamente rivestito un’importanza secondaria. Al contrario, le elezioni politiche nazionali, in cui gli elettori determinano l’elezione dei parlamenti e dei governi nazionali all’interno dei singoli paesi membri, si sono configurate come delle first-order elections. Pur tenendo presente questa importante...