Regionali 2015

Regionali 2015

Regionali 2015

di Gabriele Bracci Con il presente articolo cercheremo di analizzare l’utilizzo che gli elettori toscani hanno fatto del voto di preferenza in occasione delle recenti elezioni regionali. Il caso della Toscana, tra le sette regioni chiamate alle urne lo scorso 31 maggio, risulta di particolare interesse per un duplice motivo: in primo luogo perché gli elettori si riconfrontavano con le preferenze dopo aver utilizzato per due tornate elettorali (2005 e 2010) un sistema diverso, incentrato sulle “liste bloccate” e sulla vigenza di una normativa disciplinante le elezioni primarie; in secondo luogo perché è stata l’unica regione ad aver recentemente introdotto una...

di Luca Carrieri Luca Carrieri è dottorando di ricerca presso la Luiss Guido Carli. I suoi interessi principali interessi sono i mutamenti organizzativi dei partiti politici in e i comportamenti elettorali in Europa. Ha collaborato ai dossier CISE, “Le Elezioni Politiche 2013” e “Le Elezioni Europee del 2014” e con “Astrid rassegna”. Il 31 Maggio del 2015 si terranno le elezioni per il rinnovo del Presidente della regione e del Consiglio regionale dell’Umbria. L’esito di tale competizione elettorale è considerato relativamente scontato, considerando il tradizionale dominio elettorale della sinistra all’interno della regione. Infatti, sin dagli anni sessanta, l’andamento elettorale dell’Umbria è...

di Nicola Martocchia Diodati Nonostante la conferma delle aspettative circa l’esito, le conseguenze politiche delle elezioni regionali pugliesi sono particolarmente rilevanti. Infatti, come già si osservava nella nota scritta prima delle elezioni (/cise/2015/05/20/regionali-in-puglia-cronaca-di-una-vittoria-annunciata/), la rilevanza a livello nazionale che si supponeva potesse avere la frammentazione dell’offerta elettorale del centrodestra appare oggi notevole. Nonostante ciò, vi sono ulteriori elementi degni di nota. Tra questi, l’aumento dell’astensionismo e l’elevata decrescita del consenso del Partito Democratico. Il primo dato che emerge a livello regionale, come d’altronde anche a livello nazionale, è l’elevato tasso di astensionismo: solamente il 51,2% degli aventi diritto al voto si sono...

di Salvatore Boghese e Francesca Mezzio Al termine di queste tornata di elezioni regionali, il dato che continua a preoccupare in Campania (come anche nelle altre regioni al voto) è l’affluenza, che non riesce a superare il 51,9%, ben 11 punti percentuali in meno rispetto alle ultime regionali. Vero è che nel 2010 il voto si estendeva in due giorni, ma questo non basta a spiegare il fatto che anche oggi (come un anno fa alle Europee) solo un campano su due ha espresso il proprio. Tra le province il dato oscilla tra il 55,5% di Salerno e il 45,4%...

di Aldo Paparo Queste elezioni regionali hanno coinvolto in tutto sette regioni, dunque circa un terzo delle venti totali. Due di queste si trovano nel nord del paese, ben 3 sono della Zona Rossa (sulla quattro che in tutto la costituiscono); infine due sono le regioni meridionali. Sono stati complessivamente coinvolti per le regionali - tralasciando quindi gli elettori chiamati alle urne solo per le comunali fuori da queste regioni - quasi 19 milioni di elettori. Naturalmente è molto forte la tentazione di ricavare dai risultati delle sette regioni interessate risultati "nazionali" per i diversi partiti, sfruttando così queste regionali per...