Regionali 2015

Regionali 2015

Regionali 2015

di Matteo Cataldi La regione Veneto, assieme alla Lombardia, è l’unica regione italiana a non essere mai stata amministrata dal centrosinistra, almeno da quando la legge Costituzionale del 22 novembre 1999 n. 1, ha introdotto l’elezione diretta del Presidente della Giunta. Negli anni della cosiddetta Seconda Repubblica è sempre stato un candidato di centrodestra a sedere a Palazzo Balbi. Prima Galan per un quindicennio, e successivamente, dal 2010, il Presidente uscente Luca Zaia. La volta che una coalizione di centrosinistra è stata più vicina alla Presidenza (si fa per dire), fu nel 1995 all’esordio della nuova legge elettorale, quando Bentsik...

di Salvatore Borghese Il Veneto, come anche altre regioni (Liguria, Puglia), è stato sotto i riflettori di questa campagna elettorale principalmente per un motivo: la scissione che ha riguardato uno dei due schieramenti maggiori. In questo caso si tratta della frattura venutasi a creare nella Lega Nord tra il fronte a sostegno del governatore uscente, Luca Zaia (appoggiato dal segretario nazionale Matteo Salvini) e il sindaco di Verona Flavio Tosi, che ha deciso di correre da solo contro il suo partito dopo la “rottura dei patti”, che a suo dire avrebbero dovuto riservare a lui il ruolo di candidato ufficiale...

di Vincenzo Emanuele Per la prima volta dall’inizio della Seconda Repubblica e dall’entrata in vigore della legge Tatarella (1995) il centrodestra si è presentato a queste elezioni regionali privo di uno schema coalizionale unitario. Le ragioni dietro questa scelta sono molteplici: la crisi della leadership di Berlusconi, la rottura sull’appoggio al governo Renzi tra Forza Italia e il Nuovo centrodestra, la radicalizzazione in chiave anti-immigrati e anti-euro della Lega Nord. E, soprattutto, l’approvazione dell’Italiacum, che ha inevitabilmente indebolito il preesistente incentivo all’unità coalizionale, dal momento che il premio di maggioranza sarà attribuito alla lista più votata e non alla coalizione,...

di Salvatore Boghese e Francesca Mezzio Al termine di queste tornata di elezioni regionali, il dato che continua a preoccupare in Campania (come anche nelle altre regioni al voto) è l’affluenza, che non riesce a superare il 51,9%, ben 11 punti percentuali in meno rispetto alle ultime regionali. Vero è che nel 2010 il voto si estendeva in due giorni, ma questo non basta a spiegare il fatto che anche oggi (come un anno fa alle Europee) solo un campano su due ha espresso il proprio. Tra le province il dato oscilla tra il 55,5% di Salerno e il 45,4%...
Giorgio Almirante, leader storico del MSI

di Moreno Mancosu Introduzione I risultati delle elezioni regionali del 2015 in Toscana hanno rappresentato un mix di continuità e sorprese. Se, da una parte, la vittoria del presidente uscente Enrico Rossi era quantomai prevedibile, meno scontato era il risultato della coalizione – o, per meglio dire, delle coalizioni – di centro-destra, e in particolare, della Lega Nord. Con il 16,2% dei voti validi, il movimento guidato da Matteo Salvini è diventato, nelle elezioni del 2015, il secondo partito in regione alle spalle del PD. Il risultato della Lega è ancor più straordinario anche se andiamo ad analizzare il supporto a...