Regionali 2020

Regionali 2020

Regionali 2020

La sfida emiliano-romagnola potrebbe essere decisa da una variabile della legge elettorale, prevista nella maggior parte delle regioni italiane: il voto disgiunto. Stando alle ultime rilevazioni di SWG, pubblicate il 9 gennaio, Bonaccini godrebbe di un vantaggio di 2 punti su Borgonzoni, specularmente però a quello della coalizione di centrodestra sul centrosinistra. Dopo l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Regione, non sarebbe la prima volta che un’elezione si risolva in questo modo. Nella Tabella 1 vengono riepilogati i precedenti appuntamenti terminati con questo esito. Un dato emerge sugli altri: in 6 delle 8 tornate il centrosinistra vince...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 30 agosto Tra le regioni al voto il 20-21 settembre, le Marche sono quelle dove l’esito è più carico di significato simbolico e politico. Simbolicamente, il dato rilevante è la probabile svolta al vertice. Tradizionale roccaforte rossa, la regione potrebbe passare sotto la guida del centrodestra dopo anni di amministrazione ininterrotta di centrosinistra. Secondo la stima Winpoll-CISE Francesco Acquaroli, candidato di Fratelli d'Italia ed espressione del centrodestra unito, sarebbe infatti in vantaggio di quasi 16 punti percentuali rispetto al candidato del centrosinistra Maurizio Mangialardi (Figura 1): 51,8% contro il 36,1%. Staccato e fuori partita il...

In Emilia-Romagna la sfida per la guida della regione è aperta, apertissima, stando agli ultimi sondaggi disponibili (D'Alimonte 2019). Stefano Bonaccini, il candidato di centrosinistra, viene infatti accreditato di un vantaggio di un paio di punti sulla candidata del centrodestra, Lucia Borgonzoni. E solo per questo motivo questa tornata elettorale regionale assume un’importanza cruciale. L’Emilia-Romagna, simbolo del governo incontrastato del centro-sinistra (ci torneremo in seguito) e fulcro della cosiddetta “cintura rossa” comprendente anche Toscana, Umbria e Marche, è divenuta contendibile per la prima volta (negli anni Settanta il PCI da solo era stabilmente sopra la quota del 40%). Il carattere...

Alle elezioni del 2018, il CISE aveva analizzato i flussi elettorali della provincia di Rimini (Vittori e Paparo 2018) scoprendo che al di là della vittoria al seggio uninominale del centrodestra (e il secondo posto del MoVimento 5 Stelle), vi erano stati dei flussi elettorali molto particolari con il centrosinistra a perdere il 3.2% a favore del MoVimento 5 Stelle e ben il 3% a favore della Lega. Su un totale ipotetico di 100 elettori del centrosinistra del 2013, solo 45 nel 2018 avevano optato per il PD, mentre 13 e 12 si erano schierati rispettivamente per...

Il 26 gennaio i cittadini calabresi saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Consiglio Regionale e il futuro Presidente della Regione che dovrà guidare Palazzo degli Itali. Si tratta di un appuntamento elettorale che, a livello nazionale, ha goduto di minore attenzione rispetto al concomitante voto emiliano-romagnolo e che si presenta con un livello più basso di competitività elettorale rispetto a quest’ultimo. Ci si aspetta, quindi, un maggior grado di prevedibilità. Il quadro generale, caratterizzato da scarsa attenzione mediatica e da alta prevedibilità, non sembra giocare a favore della partecipazione elettorale, che in Calabria peraltro segue da molti anni...