Autore: Redazione CISE

  • In libreria “Proporzionale se vi pare”

     

    La Seconda Repubblica ha ormai compiuto quindici anni. In questo arco di tempo si sono svolte cinque elezioni politiche, con due sistemi elettorali diversi: un maggioritario di collegio con quota proporzionale per le prime tre; un proporzionale con premio di maggioranza per le ultime due. In entrambi i casi, sistemi misti portatori di un bipolarismo imperfetto, che fino al 2006 è stato molto frammentato. Inaspettatamente, nelle elezioni del 2008 – cui questo libro è dedicato – il quadro cambia radicalmente. Da maxi che erano le coalizioni diventano mini; alla Camera dei deputati i gruppi parlamentari si riducono da undici a cinque; i partiti di governo da otto a due. (https://jaximplant.com/) E qui viene utile il richiamo a Pirandello, per cogliere l’ambiguità del responso elettorale. Date le stesse regole del 2006, il copione pareva già scritto. E invece, con l’entrata in scena di Pd e Pdl, sono cambiati i personaggi principali e con essi il ruolo dei comprimari. Qual è allora il nostro “vero” sistema elettorale? E quali i “veri” risultati che ha prodotto, quelli del 2006 o quelli del 2008? In altri termini, il sistema partitico emerso dalle ultime elezioni è destinato a durare? Interrogativi a cui il volume fornisce una risposta qualificata e documentata.

  • Quali primarie per quali partiti? Lezioni dall’esperienza fiorentina

    In collaborazione con la Società Italiana di Studi Elettorali, e col patrocinio della Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze, il CISE organizza il convegno “Quali primarie per quali partiti? Lezioni dall’esperienza fiorentina”.

    Venerdì 20 marzo 2009 – ore 14.30
    Università degli studi di Firenze
    Polo delle Scienze sociali
    Edificio D/4, aula 1.14

    Programma

    14.30 Introduzione di Roberto D’Alimonte (UNIVERSITÀ DI FIRENZE)

    Relazioni

    15.00 Antonio Floridia (Osservatorio elettorale Regione Toscana)
    Ipotesi per un uso ragionevole delle primarie
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    15.30 Fulvio Venturino (UNIVERSITÀ DI CAGLIARI)
    Partecipazione e partecipanti alla primaria fiorentina del 15 febbraio 2009
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    16.00 Emanuele Rossi – Luca Gori (Scuola Superiore S. Anna Pisa)
    Partito politico e primarie in Italia: problemi aperti, soluzioni possibili

    Discussione

    Dibattito coordinato da Carlo Fusaro (UNIVERSITÀ DI FIRENZE)

    17.30 Daniela LastriLapo PistelliMatteo RenziMichele Ventura
    Primarie sì o no? Primarie come? Primarie per che cosa? La parola ai protagonisti

    Discussione

  • Elettori in movimento. Nuove tecniche di inferenza ecologica per lo studio dei flussi elettorali

    Elettori in movimento. Nuove tecniche di inferenza ecologica per lo studio dei flussi elettorali

    L. De Sio

    Elettori in movimento. Nuove tecniche di inferenza ecologica per lo studio dei flussi elettorali

    Firenze, Polistampa, 2008

    ISBN 978-88-596-0364-1

    Lo studio degli elettori in movimento, ovvero di chi cambia scelta di voto tra due elezioni, è un tema fondamentale della scienza politica. Si tratta di un tema di grande attualità in particolare alla luce della ristrutturazione del sistema partitico italiano, e per almeno due motivi. Da un lato per lo studio della risposta degli elettori alla nuova offerta partitica; dall’altro perché la dinamica della competizione bipolare rende gli elettori in movimento la categoria che di fatto può decidere le elezioni. In questo volume viene quindi affrontato il tema dello studio dei flussi elettorali in base a dati aggregati. Dopo una ricostruzione delle origini delle tecniche di stima, e della storia di queste analisi in Italia, il volume prende in esame la recente proposta innovativa dell’approccio EI (Ecological Inference) e la riformula in termini generali perché possa essere utilizzata anche nell’analisi di sistemi multipartitici come quello italiano. Il risultato è una nuova tecnica per la stima dei flussi elettorali, e quindi per la ricostruzione dei comportamenti di voto degli elettori in movimento. Questa tecnica viene infine applicata a un caso concreto: il voto differenziato tra maggioritario e proporzionale nelle elezioni politiche del 2001. Si tratta di un’analisi che rivela comportamenti inediti e dalla interessante distribuzione geografica; un’analisi in grado di rivelare già nel 2001 alcune delle dinamiche della successiva evoluzione del sistema partitico italiano.

  • La legislazione elettorale in Italia. Come migliorarla e perché.

    La legislazione elettorale in Italia. Come migliorarla e perché.

    D’Alimonte R., Fusaro C (a cura di),

    La legislazione elettorale in Italia. Come migliorarla e perché.
    Bologna, Il Mulino, 2008.

    ISBN 978-88-15-12519-4

    L’interruzione, dopo solo due anni, della XV legislatura ha confermato i seri problemi del nostro assetto politico-istituzionale, e in particolare i limiti del sistema elettorale. Nel contempo, ha mostrato una volta di più quanto sia difficile riformare la legislazione in vigore. L’aspro dibattito che ha accompagnato questa conclusione si è soffermato quasi esclusivamente sui vizi macroscopici della legge elettorale del 2005. Ma la legislazione elettorale non riguarda soltanto i meccanismi di trasformazione dei voti in seggi. Nel delineare un’agenda organica e completa di manutenzione della nostra legislazione elettorale, politologi e giuristi, tra i maggiori esperti italiani in materia, affrontano in questo volume una serie di temi cruciali per la funzionalità complessiva del sistema, come le primarie, le candidature, i criteri di (in)eleggibilità, le “quote rosa”, le procedure – dal voto nella singola sezione elettorale alla proclamazione dei risultati – il voto per corrispondenza dall’estero, la disciplina della campagna elettorale, le spese elettorali e il loro finanziamento, la formazione dei gruppi parlamentari e la loro coerenza con il voto dei cittadini.

  • Riforme istituzionali e rappresentanza politica nelle Regioni italiane

    Riforme istituzionali e rappresentanza politica nelle Regioni italiane

    Chiaramonte A., Tarli Barbieri G. (a cura di),
    Riforme istituzionali e rappresentanza politica nelle Regioni italiane,
    Bologna, Il Mulino, 2007.
    ISBN 978-88-15-11533-1

    Da alcuni anni l’assetto politico-istituzionale delle regioni italiane vive una fase di costante trasformazione, in particolare dopo l’approvazione della legge costituzionale 1/1999, che ha conferito alle regioni un’autonoma potestà statutaria e di intervento in materia elettorale. L’ultima legislatura regionale, conclusasi con le elezioni del 2005, è stata dunque “costituente” per quelle regioni che hanno introdotto un nuovo statuto e/o una nuova legge elettorale. Al di là degli esiti le regioni sono adesso più autonome di quanto non fossero nel definire le modalità di funzionamento dei propri organi rappresentativi. Il volume traccia un accurato bilancio di questa intensa stagione riformatrice.

  • Proporzionale ma non solo. Le elezioni politiche del 2006

    Proporzionale ma non solo. Le elezioni politiche del 2006

    D’Alimonte R., Chiaramonte A. (a cura di),
    Proporzionale ma non solo. Le elezioni politiche del 2006,

    Bologna, Il Mulino, 2007.

    ISBN 978-88-15-12047-5

    Abolendo i collegi uninominali, la nuova legge elettorale del 2005 ha suscitato l’impressione di un ritorno al passato. Al pari del precedente, in realtà, quello adottato è un sistema misto, dove certamente il meccanismo proporzionale pesa di più, ma è affiancato da una robusta componente maggioritaria (il premio di maggioranza). In compenso, le coalizioni sono diventate più deboli e gli elettori meno influenti a vantaggio dei partiti, che nominano i candidati grazie alle liste bloccate. Come documentano le rigorose analisi sulle elezioni politiche del 2006 svolte nel libro, il risultato finale è stato largamente condizionato dai difetti del sistema elettorale: ha vinto chi ha fatto meno errori. Ma un sistema in cui ogni singola decisione sbagliata risulta decisiva e, soprattutto, in cui è praticamente impossibile per chi vince ottenere una solida maggioranza al Senato è – come constatiamo oggi – intrinsecamente fragile.

  • Tra maggioritario e proporzionale. L’universo dei sistemi elettorali misti

    Tra maggioritario e proporzionale. L’universo dei sistemi elettorali misti

    Chiaramonte, A.
    Tra maggioritario e proporzionale. L’universo dei sistemi elettorali misti,
    Bologna, Il Mulino, 2005
    ISBN 978-88-15-10586-8

    L’ondata più recente di riforme elettorali, che si è manifestata in tutti i cinque continenti, ha visto protagonisti i sistemi elettorali misti. L’alternativa tra maggioritario e proporzionale, che per lungo tempo era sembrata esaurire le possibilità di scelta, è stata arricchita da un ampio ventaglio di soluzioni intermedie, la cui popolarità è probabilmente spiegabile proprio a partire dalla loro natura ibrida. L’Italia è un caso esemplare di “successo” dei sistemi elettorali misti: nel 1993 si è cominciato a introdurli nei comuni e nelle province; l’anno successivo sono stati utilizzati per la Camera e il Senato; le regioni hanno chiuso la serie nel 1995. Con l’Italia, sono ben 35 i paesi al mondo che oggi utilizzano questo tipo di sistema elettorale a livello nazionale. Un’esperienza così articolata, protrattasi in molti casi per oltre un decennio, consente ormai di approfondire i meccanismi attraverso cui i sistemi misti connettono due logiche distinte di competizione e di voto, nonché le dinamiche che hanno innescato nel sistema partitico. Esaminando nella prima parte “ciò che sono” e nella seconda parte “ciò che fanno”, il volume offre una valutazione complessiva di questi sistemi elettorali, nell’intento di capire se essi rappresentino davvero il “meglio di due mondi”, la sintesi ottimale rispetto alla dicotomia tra maggioritario e proporzionale.

  • Maggioritario finalmente? La transizione elettorale 1994-2001

    Maggioritario finalmente? La transizione elettorale 1994-2001

    D’Alimonte R., Bartolini S. (a cura di),
    Maggioritario finalmente? La transizione elettorale 1994-2001,
    Bologna, Il Mulino, 2002.
    ISBN 978-88-15-08426-2

    La vittoria della Casa delle libertà nelle elezioni politiche 2001 è stata la più netta che il nuovo sistema elettorale abbia prodotto dalla sua introduzione nel 1993. La coalizione di centro-destra ha conseguito una solida maggioranza sia alla Camera sia al Senato. Di più: questa volta la maggioranza è quella espressa direttamente dagli elettori. Il bipolarismo italiano si va faticosamente consolidando e così la democrazia dell’alternanza. Piaccia o no l’esito, gli elettori italiani sono stati gli arbitri della contesa tra governo uscente e opposizione. Non accadeva dal 1876, ma allora non c’era suffragio universale. Le prime elezioni politiche del nuovo millennio meritano dunque l’appellativo di “storiche”. Ad esse, e retrospettivamente a quelle del 1994 e del 1996 che hanno dato avvio alla transizione italiana, è dedicato questo volume. Le analisi presentate spaziano dalle campagne elettorali all’ingegneria delle coalizioni, dal comportamento di voto alla trasformazione del sistema partitico. L’obiettivo è fornire risposte alle tante domande che le vicende elettorali italiane degli ultimi anni hanno sollevato e indicare il senso del cambiamento politico in atto.

  • Il maggioritario regionale. Le elezioni del 16 aprile 2000

    Il maggioritario regionale. Le elezioni del 16 aprile 2000

    Chiaramonte A., D’Alimonte R. (a cura di),
    Il maggioritario regionale. Le elezioni del 16 aprile 2000,
    Bologna, Il Mulino, 2001.
    ISBN 978-88-15-07906-0

    Le elezioni regionali del 2000 hanno rappresentato un’importante occasione di verifica dei rapporti di forza tra gli schieramenti politici italiani e delle loro strategie di coalizione. Anzi, a giudicare dai toni della campagna elettorale e da come si sono esposti i leader di maggioranza e opposizione, sono state una sorta di prova generale delle elezioni politiche nazionali. Le dimissioni di D’Alema ne sono la testimonianza più evidente. Ma nella prospettiva della transizione italiana queste elezioni hanno offerto più conferme che smentite. La prima conferma è che l’esito del voto dipende dalla composizione delle coalizioni più che dal comportamento dell’elettorato, che si mostra infatti sostanzialmente stabile e da tempo orientato a maggioranza verso l’area di centro-destra. La seconda riguarda il sistema partitico italiano e la sua tendenza a un “bipolarismo frammentato”, in cui i terzi poli trovano sempre meno spazio ma i partiti continuano a proliferare.

  • Maggioritario per caso. Le elezioni politiche del 1996

    Maggioritario per caso. Le elezioni politiche del 1996

    D’Alimonte R., Bartolini S. (a cura di),
    Maggioritario per caso. Le elezioni politiche del 1996,
    Bologna, Il Mulino, 1997.
    ISBN 978-88-15-05786-0

    A due anni dalle “rivoluzionarie” elezioni del 1994, nell’aprile del 1996 il nuovo sistema elettorale italiano – maggioritario ma non troppo – è stato di nuovo chiamato alla prova. Il voto ha prodotto tre dati sorprendenti: una maggioranza alla Camea e al Senato; la stessa maggioranza in entrambe le Camere; una maggioranza completamente diversa da quella di centro-destra emersa nel 1994 e presto disgregatasi. Il volume fornisce un’analisi completa e dettagliata della campagna elettorale e dei risultati del voto, cogliendo ciò che ha reso possibili queste inattese novità: il ruolo del sistema elettorale; il cambiamento delle coalizioni dei partiti; l’immagine dei leader; le nuove scelte degli elettori. Il confronto tra i risultati di due elezioni nell’arco di due anni consente agli autori di mettere a fuoco la nuova configurazione del sistema partitico e le sue tendenze evolutive, e di chiarire se e in quale misura il sistema politico italiano stia andando verso una stabile struttura di coalizioni elettorali e di governo bipolari.