Autore: Alessandro Chiaramonte

  • Il voto diviso tra elezioni nazionali ed elezioni regionali. Ipotesi esplicative e potenziali effetti sulle riforme istituzionali

    CHIARAMONTE, A. C. A. (2013). Il voto diviso tra elezioni nazionali ed elezioni regionali. Ipotesi esplicative e potenziali effetti sulle riforme istituzionali. LE REGIONI, XLI, 15–18.

    Il contributo del Professor Chiaramonte analizza la situazione elettorale su scala nazionale e regionale.

  • Recensione del volume: D. Giannetti & B. Grofman (eds), A natural experiment on electoral law reform. Evaluating the long-run consequences of 1990’s electoral reform in Italy and in Japan, New York, Springer, 2011

    CHIARAMONTE, A. C. A. (2012). Recensione del volume: D. Giannetti & B. Grofman (eds), A natural experiment on electoral law reform. Evaluating the long-run consequences of 1990’s electoral reform in Italy and in Japan, New York, Springer, 2011. RIVISTA ITALIANA DI SCIENZA POLITICA, XLII, 152–154.

    Una valutazione del paper di Gianetti e Grofman sulle conseguenze di lungo termine delle riforme elettorali portate avanti negli anni Novanta

  • Political Science in Florence: saving the “Cesare Alfieri” tradition

    CHIARAMONTE, A. C. A. (2012). Political Science in Florence: saving the Cesare Alfieri tradition. ITALIAN POLITICAL SCIENCE, issue 7, 0–0.

  • Dalla Prima alla Seconda Repubblica: 1992-1994

    CHIARAMONTE, A. C. A. (2012). Dalla Prima alla Seconda Repubblica: 1992-1994. In L. Ricolfi, B. Loera, & S. Testa (Eds.), Italia al voto. Le elezioni politiche della Repubblica (pp. 323–349). TORINO: UTET.

    Di libri sui partiti e sulle elezioni politiche in Italia ce ne sono parecchi, ma un’opera completa e sistematica sulle elezioni politiche nell’Italia del secondo dopoguerra non esiste ancora. È essenzialmente per colmare questa lacuna che è stato concepito il presente volume. “Italia al voto” è il frutto di un lavoro collettivo che ha coinvolto scienziati politici, storici, sociologi e psicologi, con l’obiettivo di fornire un quadro organico della storia politica ed elettorale dell’Italia repubblicana, dal referendum del 1946 alle elezioni politiche del 2008. Per quadro organico non intendiamo un’interpretazione unitaria della storia elettorale del paese, bensì una ricostruzione il più possibile sistematica e completa. Per questo ogni capitolo si svolge secondo una sequenza fissa di paragrafi: fatti di sfondo, eventi politici, campagna elettorale, analisi del voto. E per la medesima esigenza di organicità, dopo la ricostruzione dettagliata delle 16 legislature (compresa la « legislatura costituente» 1946-1948), il volume prevede – nell’ultima parte – sei appendici per così dire trasversali, relative all’intero periodo repubblicano. In esse il lettore potrà trovare dati e notizie sulle principali dimensioni del cambiamento istituzionale, politico e sociale dal 1946 a oggi: regole elettorali (A), composizioni e ricomposizioni del sistema dei partiti (B), risultati delle elezioni politiche (C), struttura e durata dei governi (D), produzione legislativa (E), grandi mutamenti socioeconomici(F). Infine, la bibliografia che chiude il volume rimanda a un corpus di oltre 400 titoli, che coprono buona parte della produzione scientifica degli ultimi 60 anni sull’Italia elettorale. Speriamo così, con Italia al voto, di offrire al lettore non solo un quadro della storia politica dell’Italia repubblicana, ma anche uno strumento di consultazione, facile da usare e – ci auguriamo – abbastanza completo da soddisfare la maggior parte delle sue domande. Luca Ricolfi, Barbara Loera, Silvia Testa

  • Premio di maggioranza e sistema partitico nazionale

    CHIARAMONTE, A. C. A. (2011). Premio di maggioranza e sistema partitico nazionale. In A. Chiaramonte & G. T. Barbieri (Eds.), Il premio di maggioranza. Origini, applicazioni e implicazioni di una peculiarità italiana (pp. 99–112). Roma: Carocci.

    Le riforme elettorali che hanno ridisegnato l’assetto istituzionale della Seconda Repubblica hanno progressivamente teso a convergere su un istituto – il premio di maggioranza – che ha finito per diventare l’aspetto dominante e caratteristico dell’intera legislazione elettorale italiana. Il premio di maggioranza viene infatti applicato nel nostro paese a tutti i livelli: comunale e provinciale a partire dal 1993, regionale dal 1995 e, dal 2005 in poi, anche nelle elezioni nazionali. Di qui l’obbiettivo del volume di procedere ad una indagine più approfondita su questo meccanismo che, combinando le prospettive storica, giuridica e politologica, sia in grado di rivelarne l’effettiva natura anche attraverso l’analisi comparata, di riscoprire le motivazioni della sua genesi in un passato ormai lontano ma anche della sua ciclica riproposizione, di individuare le implicazioni che ne derivano per il sistema dei partiti e per la forma di governo.

  • Recensione del volume: P. Bellucci e P. Segatti (a cura di), Votare in Italia: 1968-2008. Dall’appartenenza alla scelta, Bologna, Il Mulino, 2010

    CHIARAMONTE, A. C. A. (2011). Recensione del volume: P. Bellucci e P. Segatti (a cura di), Votare in Italia: 1968-2008. Dall’appartenenza alla scelta, Bologna, Il Mulino, 2010. RASSEGNA ITALIANA DI SOCIOLOGIA, 51, 703–704.

    Il volume Dall’appartenenza alla scelta analizza in profondità l’evoluzione delle riforme elettorali in Italia e il ruolo centrale assunto dal premio di maggioranza nell’assetto istituzionale della Seconda Repubblica. Attraverso un approccio interdisciplinare, che combina prospettive storiche, giuridiche e politologiche, lo studio esamina le origini, le trasformazioni e le implicazioni di questo meccanismo elettorale. La recensione presenta i principali temi affrontati nel volume, illustrandone il quadro analitico e il contributo alla comprensione delle dinamiche del sistema politico italiano.

  • Il premio di maggioranza. Origini, applicazioni e implicazioni di una peculiarità italiana

    A. C. e. G. T. Barbieri (2011). Il premio di maggioranza. Origini, applicazioni e implicazioni di una peculiarità italiana.

    Le riforme elettorali che hanno ridisegnato l’assetto istituzionale della Seconda Repubblica hanno progressivamente teso a convergere su un istituto – il premio di maggioranza – che ha finito per diventare l’aspetto dominante e caratteristico dell’intera legislazione elettorale italiana. Il premio di maggioranza viene infatti applicato nel nostro paese a tutti i livelli: comunale e provinciale a partire dal 1993, regionale dal 1995 e, dal 2005 in poi, anche nelle elezioni nazionali. Di qui l’obbiettivo del volume di procedere ad una indagine più approfondita su questo meccanismo che, combinando le prospettive storica, giuridica e politologica, sia in grado di rivelarne l’effettiva natura anche attraverso l’analisi comparata, di riscoprire le motivazioni della sua genesi in un passato ormai lontano ma anche della sua ciclica riproposizione, di individuare le implicazioni che ne derivano per il sistema dei partiti e per la forma di governo.

  • La riforma elettorale: oltre il premio di maggioranza?

    Chiaramonte, A., D’Alimonte, R., & De Sio, L. (2008). La riforma elettorale: oltre il premio di maggioranza? In R. D’Alimonte & C. Fusaro (Eds.), La legislazione elettorale italiana. Come migliorarla e perché (pp. 45–68). Bologna: Il Mulino.

    Il contributo di Chiaramonte, D’Alimonte e De Sio considera il superamento dell’approccio maggioritario delle ultime riforme elettorali, in ottica di un ritorno al proporzionale.

  • Proporzionale ma non solo. La riforma della Casa delle libertà

    Per citare questo articolo:

    A.CHIARAMONTE, & D’ALIMONTE, R. D. R. (2006). Proporzionale ma non solo. La riforma della Casa delle libertà. IL MULINO, 56, 34–45.

    Abstract

    Abolendo i collegi uninominali, la nuova legge elettorale del 2005 ha suscitato l’impressione di un ritorno al passato.

    Al pari del precedente, in realtà, quello adottato è un sistema misto, dove certamente il meccanismo proporzionale pesa di più, ma è affiancato da una robusta componente maggioritaria (il premio di maggioranza). In compenso, le coalizioni sono diventate più deboli e gli elettori meno influenti a vantaggio dei partiti, che nominano i candidati grazie alle liste bloccate.

    Come documentano le rigorose analisi sulle elezioni politiche del 2006 svolte nel libro, il risultato finale è stato largamente condizionato dai difetti del sistema elettorale: ha vinto chi ha fatto meno errori. Ma un sistema in cui ogni singola decisione sbagliata risulta decisiva e, soprattutto, in cui è praticamente impossibile per chi vince ottenere una solida maggioranza al Senato è – come constatiamo oggi – intrinsecamente fragile.

  • A Razor-thin Victory

    CHIARAMONTE, A., D’ALIMONTE, R. D. R., & SIO, L. D. (2006). A Razor-thin Victory. In J. Frosini & G. Pasquino (Eds.), For a Fistful of Votes. The 2006 Italian Elections (pp. 23–44). Bologna: CLUEB.

    Analysis of the 2006 elections in the light of the latest electoral laws.