76 ARTICOLI
Lorenzo De Sio è professore ordinario di Scienza Politica presso la LUISS Guido Carli, e direttore del
CISE - Centro Italiano di Studi Elettorali. Già Jean Monnet Fellow presso lo
European University Institute, Visiting Research Fellow presso la University of California, Irvine, e Campbell National Fellow presso la Stanford University, è membro di
ITANES (Italian National Election Studies), ha partecipato a vari progetti di ricerca internazionali, tra cui “The True European Voter”(ESF-COST Action IS0806), the “EU Profiler” (2009) e EUandI (2014), e di recente ha dato vita al progetto
ICCP (Issue Competition Comparative Project).
I suoi interessi di ricerca attuali vertono sull'analisi quantitativa dei comportamenti di voto e delle strategie di partito in prospettiva comparata, con particolare attenzione al ruolo delle
issues.
Tra le sue pubblicazioni, accanto a vari volumi in italiano e in inglese, ci sono articoli apparsi su
American Political Science Review, Comparative Political Studies, Electoral Studies, Party Politics, West European Politics, South European Society and Politics, oltre che su numerose riviste scientifiche italiane.
Clicca qui per accedere al profilo su IRIS.
Il modello prevalente per spiegare i comportamenti degli elettori e le scelte dei partiti si basa sul cosiddetto "teorema dell'elettore mediano", secondo cui i partiti, per vincere le elezioni, devono spostarsi progressivamente verso il centro, fino a diventare indistinguibili l'uno dall'altro. Ma questo modello non funziona. Se funzionasse, dovrebbe vincere sempre chi si trova al centro dello spazio politico, mentre sappiamo che possono avere successo candidati fortemente sfavoriti dalla loro "collocazione spaziale", ovvero lontani dal punto mediano. Determinante a questo proposito è il grado di interesse per la politica: gli elettori meno coinvolti sono maggiormente capaci di esprimere un voto svincolato dall'orientamento politico. Questo interessante modello alternativo, che spiega risultati altrimenti incomprensibili, viene testato sulla base di dati di sondaggi relativi a venti consultazioni elettorali in Italia, in Francia e negli Stati Uniti nell'arco degli ultimi trent'anni.