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Traduzione a cura di Elisabetta Mannoni Perché la Spagna ha votato nel 2019? Questa è la terza volta dal 2015 che gli spagnoli si trovano a votare alle elezioni politiche. La prima volta, i livelli di volatilità elettorale erano stati senza precedenti (oltre il 35% degli elettori aveva cambiato partito tra il 2011 e il 2015) e il numero effettivo di partiti era aumentato in modo significativo, da 3,3 a 5 (Rama Caamaño 2016). Il sistema partitico verteva in una situazione di severa instabilità. Tra l’altro, nel 2015 l'alto grado di frammentazione parlamentare aveva reso impossibile ottenere il sostegno dalla maggioranza dei...

Why has Spain elections in 2019? This is the third time since 2015 that Spaniards have voted in a general election. In the first one, the levels of electoral volatility where unprecedented (more than 35 per cent of the voters switched parties between 2011 and 2015) and the number of electoral parties increased in a notable way, from 3.3 to 5.0 (Rama Caamaño 2016). The instability of the party system was profound. In 2015, the high degree of parliamentary fragmentation made it impossible to secure support from a majority of Deputies and constitute a Government (Simon 2016), so Spaniards had to...

Traduzione a cura di Elisabetta Mannoni A pochi giorni dalle elezioni politiche in Spagna, il sondaggio preelettorale ICCP (Issue Competition Comparative Project) rivela un dato sorprendente: quello che potremmo chiamare un ritorno alla polarizzazione ideologica, lungo le classiche linee di conflitto che hanno caratterizzato il sistema partitico spagnolo nei decenni scorsi. In breve, questo si deve all’importanza di partiti relativamente nuovi, come Podemos e Vox, i cui elettori sembrano essere ideologicamente coerenti in termini di posizioni di sinistra o di destra su tutta una serie di tematiche. Questo colloca questi partiti spagnoli in una posizione diversa rispetto alle loro controparti in...

Secondo Cas Mudde (2010), la destra radicale lungi dall’essere una 'normale' patologia, dovrebbe essere intesa come una patologica 'normalità': in tutte le polities europee i valori della destra radicale sono la 'normalità' – un nuovo mainstream nella domanda e nell’offerta politica – con cui tutti i sistemi partitici hanno dovuto fare i conti. Con poche eccezioni; tra queste la Spagna. Nonostante il terreno fertile per questa famiglia partitica in termini di valori espressi dall’opinione pubblica spagnola, fattori strutturali (una legge piuttosto disproporzionale pur nell’impostazione proporzionale) e di competizione partitica (la capacità del Partito Popolare di attrarre l’elettorato più a destra),...

L’editoriale di El País, il più letto quotidiano spagnolo e con ben radicate simpatie verso il Partido Socialista Obrero Español (PSOE), ha definito la vittoria di Pedro Sánchez alle primarie del PSOE come una “brexit” spagnola, capace di far emergere il “momento populista” all’interno della compagine che più di altre nel corso degli ultimi trent’anni ha rappresentato la cosiddetta responsabilità di fronte a spinte conservatrici o, appunto, populiste. Una “brexit” a dire il vero piuttosto particolare dato che proprio Sánchez era il segretario uscente nonché candidato Primo Ministro alle due precedenti elezioni. Attraverso un’analisi delle primarie spagnole si tenterà perciò...