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Tag: voto di preferenza

In quale misura gli elettori toscani hanno utilizzato il voto di preferenza in occasione delle recenti elezioni regionali? Con il presente articolo cercheremo di rispondere a tale interrogativo sviluppando l’analisi sia dal punto di vista territoriale che dal punto di vista più strettamente “politico”, relativo cioè alle performance dei singoli partiti. Lo strumento che prenderemo a riferimento è il c.d. “tasso di preferenza” che indica la percentuale di preferenze espresse dagli elettori sul totale dei voti validi e che, in tutti i casi in cui è possibile esprimere più di una preferenza, viene calcolato correggendo parzialmente il denominatore della...

Le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo del 26 maggio 2019 sono state generalmente raccontate come elezioni critiche, ovvero come un momento che avrebbe segnato un prima e un dopo. Laddove il prima sarebbe stato rappresentato da un assetto politico incentrato sull’accordo tra le forze politiche tradizionali e il dopo, viceversa, avrebbe visto il prevalere delle forze cosiddette sovraniste o, come sarebbe meglio dire, anti-establishment. Il dibattito politico, giornalistico e accademico ha qualche volta fomentato l’eccitazione elettorale e qualche altra volta, invece, ha provato a spiegare, sine ira et studio, che molto probabilmente poco sarebbe cambiato. In questo ampio...

Il voto di preferenza è uno strumento in grado di indebolire il potere dei leader di partito e sarebbe interessante comprendere se e in che misura esso possa anche contribuire allo sgretolarsi delle organizzazioni partitiche. Tuttavia, per quanto rilevante sia questo tema, in questa sede ci limiteremo innanzitutto a ricordare che, come noto, le elezioni comunali italiane permettono agli elettori di aggirare l’ordine di lista stabilito dai partiti – e, sempre più spesso, dalle formazioni cosiddette civiche – proprio attraverso la possibilità di esprimere una preferenza per uno dei candidati al consiglio comunale. Così come già accaduto in passato (Rombi...

Le nostre analisi precedenti sul voto in Sicilia (qui e qui) avevano già ampiamente lasciato ipotizzare il ruolo decisivo giocato dal voto personale, espresso tramite il voto di preferenza. Non certo una novità nel contesto siciliano e più in generale meridionale, caratterizzato da arretratezza socio-economica, scarsa cultura civica, sviluppo di politiche micro-distributive e relazioni clientelari (Banfield 1958; Putnam 1993; Piattoni 2001). Per dirla con Parisi e Pasquino (1977), in Sicilia e nelle altre regioni meridionali, il voto di appartenenza lascia spazio al voto di scambio. Qui, infatti, la debolezza dello stato e l’assenza di radicate subculture politiche causano la sostanziale...

di Stefano Rombi (Università di Cagliari) La media logic che innerva l’intero dibattito politico contemporaneo non ha risparmiato le recenti elezioni amministrative italiane e, meno che mai, un ambito che in verità dovrebbe guardare molto semplicemente ai numeri. Così, i media, tradizionali e non, hanno finora discusso del voto di preferenza con la telecamera puntata sulle performance di candidati più o meno celebri: dall’ex soubrette Simona Tagli al nipote del celeberrimo Aldo Biscardi. Per quanto divertente e sicuramente in grado di catturare l’attenzione del pubblico, questo genere di trattazione non aiuta in alcun modo a comprendere le dimensioni e la...