In copertina

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A distanza di quasi un anno dalle elezioni del 4 marzo, le elezioni suppletive svoltesi ieri a Cagliari e in altri sette comuni del cagliaritano offrono, seppur in scala molto ridotta, un primo quadro sull’evoluzione dei rapporti di forza tra i principali partiti che occupano la scena politica attuale. Inaugurano, inoltre, un’intensa stagione elettorale il cui esito sarà fondamentale per ridefinire gli equilibri politici del paese. A febbraio, il 10 ed il 24, si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale rispettivamente in Abruzzo e in Sardegna. Successivamente sarà il turno della Basilicata, a cui seguiranno, a...

I risultati delle elezioni europee del 26 maggio 2019 a Padova hanno confermato (con poche eccezioni) i risultati ottenuti dai vari partiti a livello nazionale. Per avere un’immagine dettagliata, osserviamo la Tabella 1 che ci riporta i voti in termini assoluti e percentuali ottenuti dai vari partiti a Padova, durante le elezioni europee del 2014, le politiche del 4 marzo 2018 e le europee dello scorso 26 maggio. In primo luogo, emerge la crescita rispetto alle politiche del 2018 (in termini di consensi elettorali raggiunti) dal 24,5% al 31,9 % del Partito Democratico che, ricordiamo, è stato uno dei principali...

Come già avvenuto in Abruzzo (Angelucci 2019a, D'Alimonte 2019a), le imminenti elezioni regionali in Sardegna saranno un banco di prova importante sia per il governo sia per i partiti di opposizione in vista delle Europee del prossimo 26 maggio. L'attenzione che i principali leader nazionali di tutte le formazioni politiche hanno dedicato negli ultimi giorni alla protesta dei pastori sardi, che rovesciano il latte prodotto contro il prezzo di vendita, è una chiara dimostrazione della rilevanza nazionale di questo test elettorale locale. Persino il Presidente del Consiglio in persona ha con l'occasione effettuato il primo viaggio nell'isola da quando è...

Una versione ridotta di questo articolo è stata pubblicata su Il Sole 24 Ore del 28 maggio. L’Italia è un mondo a parte. In Europa non è cambiato niente o quasi. Popolari, socialisti e liberali hanno riconquistato una solida maggioranza nel Parlamento Europeo con 435 seggi su 751. I sovranisti sono cresciuti ma poco. L’Ungheria e la Francia non fanno testo. La prima è un piccolo paese con pochi seggi dove il partito di Orbàn ha riconfermato la sua egemonia. La seconda è un grande paese in cui il partito della Le Pen è –di poco- il primo partito, ma...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del  6 Novembre Da tempo siamo convinti che il sistema elettorale più adatto al nostro paese in questa fase storica è il doppio turno di lista. Funziona così. La nuova Camera ha 400 deputati. Con questo sistema sono tutti eletti con una formula proporzionale. I partiti si presentano da soli o in coalizione. Chi vince ottiene un premio tale da garantire 220 seggi su 400. Si vince in due modi. Se un partito o una coalizione ottiene la maggioranza assoluta dei voti gli vengono assegnati 220 seggi e l’elezione si conclude al primo turno...