In copertina

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Le elezioni di domenica in Basilicata (terza regione italiana ad andare alle elezioni nel 2019), hanno segnato una svolta storica per la regione: per la prima volta, a partire dalla Seconda Repubblica, la giunta passa nelle mani del centrodestra (D’Alimonte 2019). Tale coalizione, guidata dal candidato Vito Bardi, raggiunge infatti il 41,9% dei consensi, pur con differenze interne fra i vari partiti che la compongono (Tabella 1). In particolare, la Lega gioca il ruolo di forza trainante della coalizione, raggiungendo il 19,1% dei voti, seguita poi da Forza Italia (9,1%) e Fratelli d’ Italia (5,9%). Segue poi il centrosinistra...

To cite the article: Emanuele, V., Marino, B., and Diodati, N. M. (2022) When institutions matter: electoral systems and intraparty fractionalization in Western Europe, Comparative European Politics, DOI: 10.1057/s41295-022-00319-z The article, published on Comparative European Politics, can be accessed here. Abstract The comparative study of intraparty divisions and their determinants has been a long-debated matter, but some issues remain unresolved. First, the problem of the empirical identification of intraparty groups. Second, the lack of comparative perspective and large-N cross-country and cross-time analyses, given intraparty divisions...

In quali soggetti e istituzioni hanno (s)fiducia gli italiani? Dopo aver presentato i dati del recente Osservatorio Politico CISE su intenzioni di voto, atteggiamenti verso le politiche europee e credibilità dei principali partiti su diversi temi, analizziamo ora i livelli di fiducia in diverse istituzioni italiane ed europee degli elettori italiani (Tabella 1). Tab. 1 – Fiducia nelle istituzioni italiane ed europee (% Molta/Abbastanza fiducia) Osservando i dati aggregati a livello nazionale, emerge che l’istituzione che gode di maggior fiducia da parte dei cittadini è il Presidente della Repubblica (51,2% degli italiani dichiarano la loro fiducia), mentre quella caratterizzata dal...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del  28 settembre La riforma elettorale non si farà. Quanto meno non ora. Il proporzionale può attendere. É una buona notizia per diversi motivi. Negli ultimi 26 anni le regole di voto sono state cambiate sei volte. Quattro riforme elettorali sono state fatte dal Parlamento, due dalla Corte Costituzionale. Un record mondiale. La settima riforma, quella apparentemente rinviata, avrebbe riportato l’Italia ai tempi della Prima Repubblica senza i partiti e la classe politica di allora. Già ora i governi sono poco stabili. Figuriamoci con un sistema elettorale...

Le analisi condotte dal CISE hanno ampiamente dimostrato il peso dell'immigrazione sulle scelte di voto degli Italiani, nonché l'importanza che tale tema ha avuto (e continua ad avere) per il successo elettorale dei partiti di governo, in special modo della Lega (De Sio e Paparo 2018). Quest'ultima, nello specifico, adottando una linea dura sulla gestione dei flussi migratori e rivendicando apertamente la politica dei porti chiusi, è stata in grado di mobilitare l’elettorato italiano. Elettorato peraltro già ampiamente critico nei confronti del fenomeno: basti pensare che secondo alcuni recenti dati CISE, circa l’80% degli intervistati ritiene che il numero...