Pubblicazioni scientifiche

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To cite the article: Emanuele, V., Marino, B., and Diodati, N. M. (2022) When institutions matter: electoral systems and intraparty fractionalization in Western Europe, Comparative European Politics, DOI: 10.1057/s41295-022-00319-z The article, published on Comparative European Politics, can be accessed here. Abstract The comparative study of intraparty divisions and their determinants has been a long-debated matter, but some issues remain unresolved. First, the problem of the empirical identification of intraparty groups. Second, the lack of comparative perspective and large-N cross-country and cross-time analyses, given intraparty divisions...

The close outcome of the Italian general elections of 2006 highlights the crucial role of floating voters, switching from one coalition to its opponent. Using survey data, the paper studies the relation between the degree of political interest and knowledge of individual voters and their propensity to switch between competing coalitions in subsequent elections. Two rival hypotheses are proposed. The first, dubbed the "electoral market", states that most vote change happens among the most interested and informed. On the contrary, the rival hypothesis of the "electoral bazaar" envisages a scenario where floating voters are mostly among the least politically involved. The results of the analysis show a marked difference between patterns in the First and the Second Republic.

L’elemento di maggiore e più sorprendente discontinuità che, rispetto al passato, caratterizza le elezioni politiche del 2013 è rappresentato senza dubbio dall’affermazione elettorale del Movimento 5 stelle (M5s). Un successo straordinario, dalle forti ripercussioni sistemiche, tale da poter essere considerato una sorta di spartiacque fra la Seconda Repubblica e ciò che la seguirà. Un successo per certi versi atteso, almeno da qualche tempo, ma assolutamente non nella misura in cui è avvenuto. Vari altri capitoli di questo volume si occupano di alcuni singoli aspetti del successo del M5s, ad esempio analizzando il suo impatto sul risultato elettorale, nonché il suo effetto sul cambiamento di alcune delle caratteristiche della classe politica. In questo capitolo tuttavia ci dedicheremo a un approfondimento esclusivo delle caratteristiche di questa nuova formazione. Così, approfondiremo anzitutto la storia politico-elettorale del M5s, dedicandoci poi a un’analisi più dettagliata del suo successo nel 2013 e della sua trasversalità sia geografica che politica. Prenderemo poi in esame il profilo socio-demografico e politico degli elettori del M5s, esaminando anche le dinamiche dell’opinione pubblica che ne hanno segnato l’evoluzione. Infine presenteremo alcune considerazioni conclusive, tese a inquadrare la duplice sfida del M5s: da un lato quella prettamente politica, lanciata al sistema partitico italiano, e dall’altro quella teorica e organizzativa, ancora più difficile e densa di significato storico e di valore culturale, lanciata al concetto di democrazia rappresentativa. Due sfide molto difficili da vincere, per un partito-movimento con caratteristiche che restano, per certi versi, ancora molto contraddittorie.

Fra poco meno di due mesi gli italiani saranno chiamati alle urne per una fondamentale consultazione che coinvolgerà tutti gli elettori per le elezioni europee e oltre la metà degli 8.000 comuni italiani, fra cui Bari e Firenze, per le amministrative. Sarà un test molto importante per il neonato governo Renzi, oltre che per verificare il grado di gradimento verso le istituzioni dell’Unione. Non si tratta però delle prime elezioni a svolgersi dopo le politiche dello scorso febbraio. Già nel maggio del 2013, infatti, hanno votato per rinnovare sindaci e consigli comunali quasi 10 milioni di italiani, fra cui i cittadini romani. Tale tornata ha rappresentato un’interessante opportunità per continuare il nostro attento monitoraggio dell’opinione pubblica nel corso degli ultimi anni, al centro di quella che possiamo ormai definire una vera e propria transizione. In questo quinto Dossier CISE raccogliamo i contributi su tali elezioni pubblicati sul sito web CISE, documentandone il risultato e cercando di analizzarne i nodi cruciali. Quali, ad esempio, le diverse offerte politiche in campo a livello locale; i risultati dei partiti e delle coalizioni; l’evoluzione della partecipazione elettorale nei diversi contesti; i risultati delle sempre numerose sfide al secondo turno; il quadro finale delle amministrazioni conquistate dai vari schieramenti. In particolare abbiamo cercato di delineare, anche attraverso le analisi dei flussi elettorali in diverse città, come si sono venuti determinando i due grandi fenomeni emersi in queste elezioni. In primo luogo la ritrovata capacità delle due coalizioni principali, quella di centrodestra e quella di centrosinistra, di rivestire il ruolo di cardini del nostro sistema politico. Ciò è avvenuto a danno del terzo polo di centro e del Movimento 5 stelle, che hanno fatto registrare una brusca battuta d’arresto. Per quest’ultimo in particolare, si è trattato di un risultato alquanto inatteso e che ha interrotto la continua crescita elettorale fatta registrare dalle sue prime apparizioni fino alle politiche 2013. Il secondo chiaro esito di questa consultazione è stato il netto successo della coalizione di centrosinistra. Gli elettori di tale area politica si sono dimostrati ancora una volta più fedeli nelle consultazioni minori, nonostante il magro risultato delle politiche avrebbe potuto scoraggiarli.

Gli sfidanti al governo Disincanto, nuovi conflitti e diverse strategie dietro il voto del 4 marzo 2018 a cura di Vincenzo Emanuele e Aldo Paparo Per la prima volta in Italia (e in Europa Occidentale) c'è un governo composto integralmente da partiti “sfidanti” (challengers): partiti in contrapposizione con i grandi partiti mainstream, tradizionalmente di governo, e portatori di grandi istanze di rinnovamento. Già, ma da dove viene questo risultato? Tre sono i fattori identificati nelle analisi CISE raccolte in questo volume (basate su analisi dei risultati ufficiali e su dati di sondaggio esclusivi): Il disincanto di un Paese che sembra non solo essere rimasto...