Autore: Roberto D’Alimonte

  • A Razor-thin Victory

    CHIARAMONTE, A., D’ALIMONTE, R. D. R., & SIO, L. D. (2006). A Razor-thin Victory. In J. Frosini & G. Pasquino (Eds.), For a Fistful of Votes. The 2006 Italian Elections (pp. 23–44). Bologna: CLUEB.

    Analysis of the 2006 elections in the light of the latest electoral laws.

  • Proporzionale ma non solo. La riforma della Casa delle libertà

    Per citare questo articolo:

    A.CHIARAMONTE, & D’ALIMONTE, R. D. R. (2006). Proporzionale ma non solo. La riforma della Casa delle libertà. IL MULINO, 56, 34–45.

    Abstract

    Abolendo i collegi uninominali, la nuova legge elettorale del 2005 ha suscitato l’impressione di un ritorno al passato.

    Al pari del precedente, in realtà, quello adottato è un sistema misto, dove certamente il meccanismo proporzionale pesa di più, ma è affiancato da una robusta componente maggioritaria (il premio di maggioranza). In compenso, le coalizioni sono diventate più deboli e gli elettori meno influenti a vantaggio dei partiti, che nominano i candidati grazie alle liste bloccate.

    Come documentano le rigorose analisi sulle elezioni politiche del 2006 svolte nel libro, il risultato finale è stato largamente condizionato dai difetti del sistema elettorale: ha vinto chi ha fatto meno errori. Ma un sistema in cui ogni singola decisione sbagliata risulta decisiva e, soprattutto, in cui è praticamente impossibile per chi vince ottenere una solida maggioranza al Senato è – come constatiamo oggi – intrinsecamente fragile.

  • Chi è arrivato primo?

    D’ALIMONTE, R. D. R., & S, V. (2006). Chi è arrivato primo? In ITANES (Ed.), Dov’è la vittoria? (pp. 13–34). Bologna: Il Mulino.

    Nelle cronache future le elezioni del 2006 saranno ricordate come quelle in cui arrivò prima l’Unione. Ma un capitolo sulle aspettative deluse non potrà mancare. Forse si dirà che erano eccessive. Difficile, però, negare che fossero fondate, visto il clima di opinione e i risultati delle elezioni tenutesi negli anni precedenti. In queste condizioni è ragionevole attendersi che il governo in carica paghi un prezzo elevato. Chiedersi dov’è la vittoria significa allora mettere a fuoco premesse, andamento ed esiti di una lunga corsa, partita benissimo per il centrosinistra e poi chiusasi sul filo di lana.

    Per rispondere alla domanda non c’era di meglio che interpellare gli elettori: è quanto ha fatto ITANES, intervistandone in momenti successivi, prima e dopo le elezioni, oltre 12.000, raggruppati in campioni diversi, per capire come si sono comportati anziani e giovani, donne e uomini, lavoratori privati e pubblici, dipendenti e autonomi, cattolici e laici.

    Alla fine i risultati “parlano chiaro”: dopo una legislatura lunga quanto tormentata, solo pochissimi di coloro che avevano votato per Berlusconi cinque anni prima hanno cambiato voto, sebbene moltissimi fossero insoddisfatti. Ciò è accaduto perché durante la campagna elettorale chi ha scommesso sulla continuità – tutta italiana – delle scelte di voto, puntando sulla rimobilitazione dei propri elettori, è stato più abile di chi tranquillamente si preparava a raccogliere i frutti dello scontento.

  • Italy: A Case of Fragmented Bipolarism

    D’ALIMONTE, R. D. R. (2005). Italy: A Case of Fragmented Bipolarism Tramadol) In G. M. & M. P. (Eds.), THE POLITICS OF ELECTORAL SYSTEMS (pp. 253–276). Oxford: Oxford University Press.

    This article explains the features and the functioning of the Italian electoral system introduced at the national level with the electoral reform of 1993. Using data from the 1994, 1996 and 2001 elections it looks at the impact the new rules have had on the party systems, on parties, on parliament and on government formation.

    One of its main results is the explanation of the fact that the introduction of a predominantly majoritarian system has not reduced party fragmentation, as it could have been expected, but it has anyhow produced a bipolar pattern of competition.

  • Dieci anni di (quasi) maggioritario. Una riforma (quasi) riuscita

    CHIARAMONTE, A., & D’ALIMONTE, R. D. R. (2004). Dieci anni di (quasi) maggioritario. Una riforma (quasi) riuscita. In S. Ceccanti & S. Vassallo (Eds.), Come chiudere la transizione. Cambiamento, apprendimento e adattamento nel sistema politico italiano (pp. 105–123). Bologna: Il Mulino.

    Un gruppo di politologi e costituzionalisti sottopone a esame critico la tesi secondo cui occorre consolidare e completare con ulteriori riforme le trasformazioni del nostro sistema politico avviate nell’ultimo decennio, stabilizzando il ruolo del capo dell’esecutivo, rinsaldando la coesione delle coalizioni e la dinamica bipolare, rendendo coerente il decentramento di poteri e funzioni. Una particolare attenzione è dedicata all’approfondimento dell’ipotesi che i meccanismi di rafforzamento del ruolo del primo ministro e la riforma in senso federale del parlamento siano le innovazioni appropriate per chiudere la transizione italiana.

  • Comparing and Contrasting the Uses of Two Graphical Tools for Displaying Patterns of Multyparty Competition. Nagayama Diagrams and Simplex Representations

    GROFMAN, B., CHIARAMONTE, A., D’ALIMONTE, R. D. R., & FELD, S. (2004). Comparing and Contrasting the Uses of Two Graphical Tools for Displaying Patterns of Multyparty Competition. Nagayama Diagrams and Simplex Representations. PARTY POLITICS, 10, 273–299.

    The article aims at comparing two tools for displaying, in graphical form, information about vote outcomes in multiparty elections at the constituency level. One was proposed by Nagayama and introduced to the English-speaking world by Reed, who applied this method to Japanese and Italian election data. Reed labels the method Nagayama diagrams. Recently, Taagepera has shown how the domain of potential uses of Nagayama diagrams can be expanded significantly. A second graphical device has been used by a number of authors for various types of election analyses, but is not that well known in the comparative parties literature. This method, which uses barycentric coordinates (i.e. triangular) rather than the more familiar rectangular coordinates, has gone under a variety of names (e.g. trilinear plot, toroidal diagram and simplex representation): In this work both methods tare used to visually present election data (by constituency) for the Italian national elections of 1994, 1996 and 2001. It is shown how different types of information may be readily gleaned from the two types of graph, and, perhaps most importantly, the paper illustrates how it I spossible to improve the ready intuitive interpretability of each type of graph by specifying boundary constraints to define particular regions of the graph – a technique called ‘segmentation’.

  • The Italian Party System between Parties and Coalitions

    BARTOLINI, S., CHIARAMONTE, A., & D’ALIMONTE, R. D. R. (2004). The Italian Party System between Parties and Coalitions. WEST EUROPEAN POLITICS, 27, 1–19.

    This article discusses the changes in the Italian party system that took place across three elections (1994, 1996 and 2001) following the adoption of the new mixed electoral system. From the point of view of the candidates, parties and coalitions contesting the elections, the configuration is not yet stabilised. From the point of view of voters’ behaviour, volatility remains high and strategic choices are notably limited. These problems notwithstanding, the article concludes that the system has become completely bipolar. A number of underlying questions are also discussed: does the bipoplar format prevail across all districts? How competitive are the single-member districts? Is political competition centripetal?

  • La maggioranza ritrovata. La competizione nei collegi uninominali

    D’ALIMONTE, R. D. R., & R., D. (2002). La maggioranza ritrovata. La competizione nei collegi uninominali. In D. R & B. S. (Eds.), Maggioritario finalmente? La transizione elettorale 1994-2001 (pp. 199–248). BOLOGNA: Il Mulino.

  • Maggioritario finalmente? Il bilancio di tre prove

    BARTOLINI, S., CHIARAMONTE, A., & D’ALIMONTE, R. D. R. (2002). Maggioritario finalmente? Il bilancio di tre prove. In R. D’Alimonte & S. Bartolini (Eds.), Maggioritario finalmente? La transizione elettorale 1994-2001 (pp. 363–379). Bologna: Il Mulino.

    La vittoria della Casa delle libertà nelle elezioni politiche 2001 è stata la più netta che il nuovo sistema elettorale abbia prodotto dalla sua introduzione.

    La coalizione di centro-destra ha conseguito una solida maggioranza sia alla Camera sia al Senato. Il bipolarismo italiano si va faticosamente consolidando e così la democrazia dell’alternanza. Le prime elezioni politiche del nuovo millennio meritano dunque l’appellativo di storiche. Le analisi presentate spaziano dalle campagne elettorali all’ingegneria delle coalizioni, dal comportamento di voto alla trasformazione del sistema partitico.

  • Perché ha vinto il centro-destra?

    -. (2001). Perché ha vinto il centro-destra? (cakesprices.com)