Autore: Roberto D’Alimonte

  • Mixed Electoral Rules, Partisan Realignment, and Party System

    D’ALIMONTE, R. D. R. (2001). Mixed Electoral Rules, Partisan Realignment, and Party System. In S. M.S. & W. M.P. (Eds.), Mixed-Member Electoral Systems. The Best of Both World (pp. 323–350). OXFORD: Oxford University Press.

    When the new mixed-member majoritarian (MMM) electoral system was introduced in the summer of 1993, Italian politics was characterized by a destructuring of the old party system with a dramatic weakening of the old dominant parties and the rise of new ones. In such a context, the introduction of a predominantly plurality system did not reduce party fragmentation, but it did provide powerful institutional incentives for parties to enter into pre-election coalitions, which have permitted clearer choices for voters, although parties within the coalitions have ‘proportionalized’ the single-seat districts by dividing up the nominations among themselves.

    The coalitions have restructured the pattern of competition and created the condition for a system of alternating governments, in spite of the high number of parties. In this respect, the new electoral system has worked, producing a more efficient system of interparty competition, yet it remains a difficult case to classify, precisely because the new electoral rules have produced two types of actor: coalitions (which are few) and parties (which are many), with each playing a role, and each contributing to the overall dynamics of the system.

    However, the main argument is that with the present electoral rules the coalitions will remain the prevailing feature of the system, whether they evolve into new parties, federations of parties or something else.

  • Maggioritario per caso. Le elezioni politiche del 1996

    D’ALIMONTE, Roberto, BARTOLINI, Stefano, Maggioritario per caso: Le elezioni politiche del 1996, Bologna, Il Mulino, 1997, Studi e ricerche, 384

    Alla sua seconda prova il nuovo sistema elettorale è riuscito a produrre una chiara maggioranza di governo? Rispetto alle elezioni politiche del 1994, quando la novità del meccanismo elettorale e l’incalzare degli eventi avevano spinto a soluzioni affrettate, i partiti politici hanno adeguato la propria offerta in termini di coalizioni, programmi, candidati? E gli elettori, anch’essi presi alla sprovvista nel 1994, hanno adattato i comportamenti di voto alla logica competitiva del maggioritario? Vi è stato un mutamento complessivo del sistema partitico verso il modello bipolare desiderato? Sono gli interrogativi ai quali questo volume intende rispondere.

  • Les miracles du mode de scrutin

    D’ALIMONTE, R. D. R. (1997). Les miracles du mode de scrutin. In I. DIAMANTI & M. LAZAR (Eds.), Politique a l’italienne (pp. pp. 45–64). PARIS: PUF.

    Treize chercheurs italiens et français procèdent à des analyses sur l’Italie politique des années quatre-vingt-dix. En particulier, ils étudient les élections de mars 1994, à l’issue desquelles Silvio Berlusconi et ses alliés, soit la Ligue du Nord et l’Alliance nationale, ont gagné les élections, et les élections de avril 1996, à l’issue desquelles le centre-gauche l’a emporté.

  • Electoral Transition and Party System Change in Italy

    D’ALIMONTE, R. D. R., & BARTOLINI, S. (1997). Electoral Transition and Party System Change in Italy. WEST EUROPEAN POLITICS, 20, 110–134.

    This account assesses the relevance of the principal party and electoral changes of the 1990s for the functioning of the Italian party system. Focusing on the interactive structures of the party system, it evaluates change in four dimensions: the number of units constituting the system; interaction between those units; the distribution of their electorates; and the prevalent dynamics of competition. This analysis demonstrates how much the Italian party system has changed in the 1990s and how exactly it differs from the system which characterised the first 50 years of the Republic.

  • La transizione italiana: il voto regionale del 23 Aprile

    D’ALIMONTE, R. D. R. (1995). La transizione italiana: il voto regionale del 23 Aprile. RIVISTA ITALIANA DI SCIENZA POLITICA, 25, 515–560.

    Il nuovo sistema elettorale per l’elezione dei consiglieri delle quindici regioni a statuto ordinario rappresenta l’ultimo tassello del processo di riforma delle regole elettorali. Come i sistemi elettorali per le elezioni parlamentari, comunali e provinciali, è anche esso un sistema misto.

    Più precisamente è un sistema a turno unico con un doppio voto: uno per l’attribuzione dell’80% dei seggi con formula proporzionale in circoscrizioni coincidenti con il territorio delle province; l’altro per la assegnazione del restante 20%, con scrutinio maggioritario di lista, in una unica circoscrizione coincidente con il territorio della regione. Questa quota rappresenta il premio destinato alla lista regionale che ottenga il maggiore numero di voti. Come vedremo successivamente, il premio non sempre corrisponde al 20% dei seggi, ma è in realtà variabile. In ogni caso però – ed è questa la caratteristica più importante del nuovo sistema elettorale – esso è tale da garantire al partito o alla coalizione di partiti vincenti la maggioranza assoluta dei seggi in consiglio.

    Complessivamente, dunque, si tratta di un sistema di difficile classificazione: prevalentemente proporzionale quanto a rappresentatività delle forze politiche, tendenzialmente maggioritario quanto alla dinamica della competizione elettorale e all’impatto sulla formazione del governo regionale.

    Tutto sommato, la dizione «sistema proporzionale a premio di maggioranza variabile» mi sembra la più adatta a riassumerne le caratteristiche principali. In questa sezione le vedremo una per una cominciando dalla struttura della scheda elettorale.

  • Maggioritario ma non troppo. Le elezioni politiche del 1994

    Bartolini S., D’Alimonte R. (1995). Maggioritario ma non troppo. Le elezioni politiche del 1994, Bologna, Il Mulino

    L’interesse per le elezioni politiche del marzo ’94 appare giustificato: la nuova legge elettorale messa alla prova dei fatti in un sistema politico in fase di profondo mutamento; gli schieramenti caratterizzati “poli” più che da partiti; la grande attenzione dei media durante la campagna elettorale. Un primo risultato della consultazione era già disponibile a poche ore dalla chiusura dei seggi: un parlamento nuovo per i quattro quinti dei suoi componenti. Ma come e con quali mezzi è stata condotta la campagna elettorale? Che ruolo hanno effettivamente svolto i max media? Come deve essere interpretato il voto degli italiani alla luce dei nuovi meccanismi elettorali? Questo volume presenta il primo quadro completo del voto degli italiani.

  • Il nuovo sistema elettorale italiano: quali opportunità?

    D’ALIMONTE, R. D. R., & CHIARAMONTE, A. (1993). Il nuovo sistema elettorale italiano: quali opportunità? RIVISTA ITALIANA DI SCIENZA POLITICA, 23, 513–547.

    Il sistema elettorale è un complesso di regole che governano la traduzione delle preferenze in voti e dei voti in seggi (Rae 1971, 14) e, in quanto tale, costituisce al contempo un vincolo ed una risorsa per tutti coloro – elettori, partiti, candidati – i quali, a vario titolo, concorrono a determinare la rappresentanza politica. In altre parole, esso contribuisce a modellare la struttura delle opportunità di quegli attori, il tipo di competizione che prevale a livello del sistema partitico e, in certi casi, l’espressione stessa delle preferenze elettorali.