Elezioni nel mondo

Elezioni nel mondo

Elezioni nel mondo

Il prossimo 9 aprile Israele tornerà al voto dopo quattro anni per eleggere il proprio Parlamento nazionale, la Knesset. Si tratta di un parlamento monocamerale composto da 120 membri eletti, in una circoscrizione unica nazionale, con un sistema proporzionale leggermente corretto da una soglia di sbarramento del 3,25%. Va quindi concludendosi la terza legislatura consecutiva caratterizzata dal susseguirsi di Governi di centrodestra, sostenuti da una maggioranza costruita attorno al Likud, il principale partito conservatore, e dal suo leader, Benjamin Netanyahu. Quest’ultimo, ormai ininterrottamente al potere dal 2009 (ma anche, si ricorda, dal 1996-1999), si staglia come la figura forte del...

I risultati delle elezioni israeliane, pubblicati con qualche ritardo, tra problemi tecnici e non senza polemiche, hanno rispettato le previsioni (De Lucia 2019): nonostante una certa polarizzazione del voto sulle due principali opzioni, il Likud di Netenyahu e Blu e Bianco di Gantz e Lapid, l’elemento decisivo per la vittoria finale si è rivelata, in un sistema frammentato come quello israeliano, l’ampiezza della coalizione di centrodestra. Netanyahu ha i numeri per ottenere il proprio quinto mandato (il quarto consecutivo), e nei prossimi giorni saranno avviate le trattative con i suoi partners minori. Testa a testa tra i primi due partiti In...

Pubblicato sul Sole 24 Ore del 9 luglio 2024 Il Fronte Repubblicano (FR) ha funzionato al di là delle aspettative e delle previsioni dei sondaggi. Dei 501 seggi in palio al secondo turno i partiti che ne fanno parte ne hanno vinti 360, il 72 %. Al Rassemblement National (RN) ne sono andati 105, il 21%, nonostante che dopo il primo turno i suoi candidati fossero in testa in 297 collegi. Dopo il primo turno sulle pagine del Sole24ore (2 Luglio) avevamo scritto che la partita sarebbe stata decisa da due fattori: la capacità di mobilitazione dei partiti e le...

Pubblicato sul Sole 24 Ore del 2 luglio 2024 E ora vedremo quali sono le seconde preferenze dei francesi. Nonostante il successo al primo turno il partito della Le Pen non solo non è affatto certo che riesca ad avere la maggioranza assoluta, ma non è certa nemmeno la percentuale di seggi che alla fine otterrà. Tutto dipende appunto dalle seconde preferenze di milioni di elettori che al secondo turno, in assenza dei candidati che hanno votato al primo, andranno a votare e decideranno di farlo a favore di un candidato che per loro rappresenta una seconda scelta. Cosa faranno gli...