Elezioni nel mondo

Elezioni nel mondo

Elezioni nel mondo

Domenica scorsa, la Finlandia è tornata al voto per rinnovare il proprio Parlamento nazionale. La “eduskunta” finlandese è un parlamento monocamerale composto da 200 membri, eletto ogni quattro anni con un sistema proporzionale (D’Hondt). Non esiste una soglia di sbarramento, ma tutti i seggi vengono distribuiti direttamente all’interno di 13 circoscrizioni di dimensione variabile (dai 7 seggi della Lapponia ai 36 seggi della regione di Helsinki, esclusa la città), con il conseguente innalzamento della soglia implicita. (klonopin) Un seggio, eletto con sistema uninominale, spetta all’arcipelago delle Åland, provincia autonoma totalmente di lingua svedese. Il sistema politico di questo paese...

Il presidente degli Stati Uniti gode di prerogative uniche tra le democrazie occidentali. Cumula le cariche di capo di Stato, di governo e delle forze armate. (www.genusinnovation.com) Nomina i vertici delle agenzie federali e – con ratifica del Senato – i giudici della Corte Suprema. La sua primazia istituzionale non costituisce però una variabile indipendente, quanto il prodotto di una condizione necessaria, e talvolta insufficiente: l’orientamento politico del Congresso, ovvero di due assemblee – la Camera dei Rappresentanti e il Senato – elette in un tempo e con funzioni diverse. L’organo legislativo ha rappresentato a lungo il perno del meccanismo decisionale americano. Nel XIX secolo, il presidente –...

di Aldo Paparo Le elezioni tedesche tenutesi domenica scorsa hanno segnato una svolta sotto molteplici punti di vista: sia rispetto alla tradizione elettorale, sia ai suoi sviluppi degli ultimi anni ed anche rispetto alle attese della vigilia basate sui sondaggi. Basti dire che, con il 4,8% dei voti, i liberali del FDP, l'alleato di governo della Merkel, non entrano in Parlamento, non avendo raggiunto la soglia del 5%. Ciò accade per la prima volta nel dopoguerra. I sondaggi avevano previsto che sarebbero stati vicini alla soglia, ma tutti li davano fra il 5 e il 6%. Così il nuovo Bunestag avrà solo...

I risultati delle elezioni israeliane, pubblicati con qualche ritardo, tra problemi tecnici e non senza polemiche, hanno rispettato le previsioni (De Lucia 2019): nonostante una certa polarizzazione del voto sulle due principali opzioni, il Likud di Netenyahu e Blu e Bianco di Gantz e Lapid, l’elemento decisivo per la vittoria finale si è rivelata, in un sistema frammentato come quello israeliano, l’ampiezza della coalizione di centrodestra. Netanyahu ha i numeri per ottenere il proprio quinto mandato (il quarto consecutivo), e nei prossimi giorni saranno avviate le trattative con i suoi partners minori. Testa a testa tra i primi due partiti In...

Traduzione di un articolo in inglese originariamente e pubblicato su Reason. Copyright ©2018 Reason Foundation. Morris P. Fiorina è Professore Wendt Family di Scienza Politica alla Stanford University e Senior Fellow presso la Hoover Institution. Il professor Fiorina è uno dei massimi esperti di politica americana. Da molti anni, attraverso la Hoover Institution della Stanford University, è partner del CISE per ricerche comparate internazionali e transatlantiche su temi elettorali. Per tutto il florido commentario giornalistico sulla polarizzazione degli elettori, ampi studi empirici hanno dimostrato che l'elettorato americano non è più polarizzato oggi di quanto non fosse negli anni '70 (Fiorina, Abrams e Pope 2005). Ciò...