Leggi elettorali

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Leggi elettorali

di Aldo Paparo e Matteo Cataldi La Commissione Affari Costituzionali al Senato ha licenziato il testo base per la riforma della legge elettorale. Hanno approvato la proposta presentata dall’on. Malan il Pdl, la Lega Nord e l’Udc, mentre hanno votato contro Pd e Idv. Il testo prevede, per la Camera, l’assegnazione su base nazionale con la formula proporzionale del divisore d’Hondt di 541 seggi e l'attribuzione di un premio di 76 seggi alla lista o coalizione che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Inoltre prevede che alla ripartizione dei seggi accedano solo le liste che abbiano superato il 5%...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore dell’ 11 Gennaio Si torna al passato. I partiti della maggioranza di governo hanno presentato in questi giorni un progetto di legge che reintroduce un sistema elettorale proporzionale. Gli è già stato appiccicato l’etichetta di Germanicum, come se fosse simile a quello in vigore in Germania, ma non è così. Di tedesco ha solo una soglia al 5% e anche questa non è detto che sopravvivrà al passaggio parlamentare. E per di più, per ridurre l’impatto della soglia, è stato previsto un complicato meccanismo per dare ai partiti più piccoli una sorta di diritto di...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 27 Giugno Questa settimana è iniziata in Commissione Affari Costituzionali della Camera la discussione sulla controriforma elettorale. Si tratta del progetto di ritorno al proporzionale concordato tra Pd e M5s e firmato da Giuseppe Brescia, esponente del M5s e presidente della suddetta Commissione. Il sistema che si vorrebbe introdurre in sostituzione dell’attuale Rosatellum è un sistema proporzionale con una soglia di sbarramento del 5%. Per i partiti che non arrivano alla soglia, ma che soddisfano determinate condizioni, è prevista la possibilità di ottenere seggi sotto forma...

Articolo pubblicato su laCostituzione.info. Ripubblicato qui con il consenso dell’autore. Nel Rapporto finale della missione di valutazione elettorale dell’ODIHR (Office for Democratic Institutions and Human Rights) sulle elezioni politiche italiane del marzo 2018 si afferma che «il quadro normativo costituisce una base adeguata per lo svolgimento di elezioni democratiche, ma è frammentato e molti aspetti del processo elettorale non sono disciplinati dalla legge», e che «il quadro normativo che disciplina le elezioni dovrebbe essere riesaminato per colmare le lacune ancora esistenti, rilevate nel presente rapporto e in quelli precedenti dell’ODIHR. Sarebbe opportuno prendere in considerazione la possibilità di integrare i...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 6 Dicembre I partiti della attuale maggioranza litigano su tutto, ma non sulla riforma elettorale. Pare che abbiano trovato un accordo su un sistema proporzionale. I dettagli non sono ancora noti, ma spagnolo o italiano, di proporzionale si tratta. E così gli elettori italiani che da anni votano per eleggere direttamente il governo dei comuni e delle regioni verranno definitivamente privati della possibilità di eleggere il governo nazionale. Voteranno per uno dei partiti in campo e saranno i partiti dopo il voto a decidere con chi fare il governo. Insomma torniamo alla Prima...