Leggi elettorali

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Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 18 marzo Ci vuole coraggio a riproporre in piena pandemia la questione della riforma elettorale. Enrico Letta lo ha fatto ben sapendo che il tema non è in cima alle priorità degli italiani. Ma ha fatto bene. Finché non si troverà il modo di stabilizzare i governi nazionali, come è stato fatto per quelli comunali e regionali, l’Italia non arresterà il declino. Non volendo cambiare la forma di governo o modificare la costituzione lo strumento da usare è il sistema elettorale.   Attualmente...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore il 9 luglio I collegi uninominali danno fastidio a tutti. Con l’attuale sistema elettorale i partiti in coalizione sono spinti a scegliere 147 candidati comuni alla Camera e 74 al Senato. È così che in Italia sono stati da sempre utilizzati i collegi uninominali. Questo vuol dire che prima del voto Salvini e Meloni da una parte, così come Letta e Conte dall’altra, dovranno sedersi intorno a un tavolo e litigare sulla spartizione tra loro dei 221 collegi in cui verranno presentati i candidati comuni delle rispettive...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 24 settembre Diciamolo subito per fugare illusioni e finzioni. Il nuovo sistema elettorale proposto dal Pd non risolverà il problema della governabilità di questo paese. Nelle condizioni in cui siamo ci vuole ben altro. Occorrono sistemi a due turni. Non importa se di collegio o di lista, ma a due turni. Oggi non li vuole nessuno, perché nessuno vuole che siano gli elettori a decidere i governi. Il Rosatellum-bis è un sistema misto a un turno. I collegi uninominali, e cioè la parte maggioritaria del mix, sono troppo pochi per generare un livello...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 27 ottobre Nel 1993 è stata la volta della legge Mattarella. Nel 2005 la legge Calderoli. Nel 2015 l’Italicum. Oggi la legge Rosato. Quattro sistemi elettorali in 24 anni. Senza parlare di due sentenze della Consulta che hanno comunque introdotto sistemi diversi da quelli approvati in Parlamento. Questo è uno dei dati che coglie meglio di tante parole la persistente fragilità del nostro sistema politico dopo la crisi della Prima Repubblica. E non è finita. Purtroppo si scoprirà presto che nemmeno il sistema di voto appena varato ci darà la stabilità di cui...

di Roberto D’Alimonte Pubblicato sul Sole 24 Ore del 5 dicembre 2013 E adesso che succede?  Se i partiti non facessero nulla da oggi al momento in cui la sentenza della Consulta sulla attuale legge elettorale verrà pubblicata con quale sistema elettorale si andrebbe a votare alle prossime elezioni? Tutto quello che abbiamo in mano per dare una risposta è un comunicato dell’ufficio stampa della Corte. Non è molto, ma basta per concludere che sarebbe un sistema elettorale proporzionale. Questo ha deciso la Consulta. Dichiarando l’illegittimità del premio di maggioranza ne ha sancito l’abolizione. Di fatto questo introduce un sistema proporzionale....