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A. Chiaramonte, L. De Sio (a cura di) Un polo solo. Le elezioni politiche del 2022 Bologna, Il Mulino, 2024 pp. 380 ISBN 978-88-15-38818-6 È disponibile in libreria "Un polo solo", l' ottavo volume della serie, dedicata alle elezioni politiche, iniziata dai ricercatori CISE a partire dall'elezione del 1994. Un approfondito studio delle elezioni politiche del settembre 2022, ricco di dati e analisi originali, di un gruppo di ricercatori riunito su iniziativa del Centro Italiano di Studi...

Segnalazione bibliografica. American Journal of Political Science (April 2011), Vol. 55, N. 2, pp. 340-355 Autori: John T. Gasper, Andrew Reeves Abstract Are election outcomes driven by events beyond the control of politicians? Democratic accountability requires that voters make reasonable evaluations of incumbents. Although natural disasters are beyond human control, the response to these events is the responsibility of elected officials. In a county-level analysis of gubernatorial and presidential elections from 1970 to 2006, we examine the effects of weather events and governmental responses. We find that electorates punish presidents and governors for severe weather damage. However, we find that these effects are dwarfed...

A vast literature suggests that voters in new democracies ‘sell’ their vote to patrons providing private or small-scale club goods, or, alternatively, that such goods are distributed along ethnic lines to reinforce ethnic voting. In either case the outcome is undermining democratic accountability. This study finds that citizens in one new democracy – Ghana – expect (and get) the patronage but at the same time engage in economic voting. Eighty-five percent of citizens first and foremost expect their legislators to supply private or small-scale ‘club’ goods. This acts as a strong incentive for politicians to actually supply such goods, which is confirmed by participants’ observational data and more than 250 interviews conducted by the author. Despite this, citizens do not vote based on how well or how poorly incumbent MPs provide clientelistic goods. A multivariate analysis reveals that voting for the opposition or the incumbent is determined by evaluations of the state of the national economy and of the government’s policies. What the literature has portrayed as an ‘either-or’ is ‘both’, and this is perfectly rational: Extract as much as one can in terms of private and small club goods but vote based on economic factors. The literature suggests that clientelism dominates elections in newer democracies and thus undermines democracy. The findings from this study suggest that while distribution of clientelistic goods is common, this does not necessarily undermine the mechanism of democratic accountability in elections.

Fra poco meno di due mesi gli italiani saranno chiamati alle urne per una fondamentale consultazione che coinvolgerà tutti gli elettori per le elezioni europee e oltre la metà degli 8.000 comuni italiani, fra cui Bari e Firenze, per le amministrative. Sarà un test molto importante per il neonato governo Renzi, oltre che per verificare il grado di gradimento verso le istituzioni dell’Unione. Non si tratta però delle prime elezioni a svolgersi dopo le politiche dello scorso febbraio. Già nel maggio del 2013, infatti, hanno votato per rinnovare sindaci e consigli comunali quasi 10 milioni di italiani, fra cui i cittadini romani. Tale tornata ha rappresentato un’interessante opportunità per continuare il nostro attento monitoraggio dell’opinione pubblica nel corso degli ultimi anni, al centro di quella che possiamo ormai definire una vera e propria transizione. In questo quinto Dossier CISE raccogliamo i contributi su tali elezioni pubblicati sul sito web CISE, documentandone il risultato e cercando di analizzarne i nodi cruciali. Quali, ad esempio, le diverse offerte politiche in campo a livello locale; i risultati dei partiti e delle coalizioni; l’evoluzione della partecipazione elettorale nei diversi contesti; i risultati delle sempre numerose sfide al secondo turno; il quadro finale delle amministrazioni conquistate dai vari schieramenti. In particolare abbiamo cercato di delineare, anche attraverso le analisi dei flussi elettorali in diverse città, come si sono venuti determinando i due grandi fenomeni emersi in queste elezioni. In primo luogo la ritrovata capacità delle due coalizioni principali, quella di centrodestra e quella di centrosinistra, di rivestire il ruolo di cardini del nostro sistema politico. Ciò è avvenuto a danno del terzo polo di centro e del Movimento 5 stelle, che hanno fatto registrare una brusca battuta d’arresto. Per quest’ultimo in particolare, si è trattato di un risultato alquanto inatteso e che ha interrotto la continua crescita elettorale fatta registrare dalle sue prime apparizioni fino alle politiche 2013. Il secondo chiaro esito di questa consultazione è stato il netto successo della coalizione di centrosinistra. Gli elettori di tale area politica si sono dimostrati ancora una volta più fedeli nelle consultazioni minori, nonostante il magro risultato delle politiche avrebbe potuto scoraggiarli.

In occasion of the European Parliament elections of 2014, EUDO launched euandi (reads: EU and I). The academic relevance of the euandi endeavour lies primarily in its choice to stick to the party positioning methodology already employed by the EU Profiler in 2009 as well as in the choice to keep as many policy items as possible in the 2014 questionnaire in order to allow cross-national, longitudinal research on party competition and voting behaviour in the EU across a five-year period. In this paper, we present the euandi project in a nutshell, the making of the questionnaire and the way in which political parties have been coded. Then, we illustrate the functioning of the application and the specifics of the resulting user dataset, comprising the opinions of 400.000 unique users that completed the euandi questionnaire during the six weeks preceding the EP elections of 2014.