Analisi

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Pubblicato su Il Sole 24 Ore dell' 11 luglio Era ora. Finalmente è stata approvata la riforma costituzionale che consente ai diciottenni di votare anche al Senato. La differenziazione dei corpi elettorali nei due rami del Parlamento aveva poco senso già nel 1947, ma allora era tutto sommato una peculiarità innocua. Erano i tempi in cui deputati e senatori venivano eletti con un sistema proporzionale che pur essendo sulla carta diverso al Senato rispetto alla Camera in realtà funzionava più o meno allo stesso modo.  Per di più a quell’epoca il voto era più stabile. In quel contesto il fatto che al Senato...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 26 giugno Tra tutti i comuni capoluogo in cui si voterà il prossimo autunno Roma è certamente il caso più interessante. Nella capitale sono quattro i candidati competitivi. Chi più, chi meno. Nessuno di loro ha oggi un vantaggio decisivo sugli altri. Sarà decisivo il primo turno. I posti disponibili al ballottaggio sono due. Uno andrà molto probabilmente all’unico candidato del centro-destra,  Michetti. L’altro se lo contenderanno i tre candidati del centro-sinistra. Sarà una gara all’ultimo voto. Se Gualtieri o Calenda andranno al ballottaggio hanno buone possibilità...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 5 maggio Collegio uninominale o premio di maggioranza? Dopo il fallito tentativo di tornare al proporzionale, se una riforma elettorale si farà, cosa poco probabile, la scelta cadrà tra un sistema con una quota consistente di collegi uninominali e un altro con premio di maggioranza. Il primo sarebbe simile alla legge Mattarella del 1993, il secondo alla legge Calderoli del 2005. Entrambi rafforzerebbero una delle caratteristiche distintive della Seconda Repubblica e cioè l’incentivo per i partiti a formare coalizioni prima del voto per massimizzare le probabilità di...

Policy Brief n.9/2021 della Luiss School of Government L'Italia si trova puntualmente a dover fare i conti con una delle sue caratteristiche politico-istituzionali più gravose e deleterie: l'instabilità di governo. La recente caduta del secondo Governo Conte è solo l'ultima manifestazione di quella che sembra in modo evidente una patologia del nostro sistema politico. Una patologia che comporta ricadute su ambiti che riguardano anche la capacità di programmazione economica, la gestione dei rapporti internazionali e il livello di disaffezione dell'opinione pubblica nei confronti delle istituzioni. L’esecutivo guidato da Giuseppe Conte e...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 18 aprile Virginia Raggi potrebbe essere rieletta sindaco di Roma. Per due motivi. Il primo è che il centro-destra non ha un candidato competitivo. In un articolo recente su questo giornale abbiamo ipotizzato che il candidato della coalizione Lega-Fdi-Fi potesse essere Bertolaso. Tra tutti i nomi che sono stati fatti è quello più noto. Ma Bertolaso ha già detto di non essere interessato. Sulla sincerità di questa affermazione abbiamo qualche dubbio. Abbiamo meno dubbi su fatto che Bertolaso non sia il candidato preferito di Giorgia Meloni.