Analisi

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Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 18 aprile Virginia Raggi potrebbe essere rieletta sindaco di Roma. Per due motivi. Il primo è che il centro-destra non ha un candidato competitivo. In un articolo recente su questo giornale abbiamo ipotizzato che il candidato della coalizione Lega-Fdi-Fi potesse essere Bertolaso. Tra tutti i nomi che sono stati fatti è quello più noto. Ma Bertolaso ha già detto di non essere interessato. Sulla sincerità di questa affermazione abbiamo qualche dubbio. Abbiamo meno dubbi su fatto che Bertolaso non sia il candidato preferito di Giorgia Meloni.

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 16 aprile Le prossime elezioni comunali a Roma potrebbero nascondere un paradosso. È quello che emerge dai dati del sondaggio Winpoll-Sole24Ore. In questo momento i candidati che potrebbero presentarsi alle elezioni sono quattro, anche se i loro nomi non sono tutti noti: Raggi, Calenda, un candidato del Pd, un candidato del centro-destra. In queste condizioni, e chiunque siano i candidati ancora ignoti, si può dire con certezza che nessuno vincerà al primo turno. Il sindaco di Roma verrà eletto al ballottaggio. Ma lì bisogna arrivarci e i...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 24 marzo Nel panorama politico italiano i cambiamenti non finiscono mai. È cosa nota. Il nostro è un sistema politico che non ha ancora trovato un suo punto di equilibrio dopo il terremoto generato dall’arrivo sulla scena del M5s. Ma è anche vero che non mancano elementi di continuità. Uno di questi è la distribuzione delle preferenze politiche a livello territoriale. Lo conferma il sondaggio Winpoll-Sole24Ore dedicato proprio a questo tema. La dimensione del campione su cui si basa il sondaggio ci consente infatti di disaggregare...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 18 marzo Ci vuole coraggio a riproporre in piena pandemia la questione della riforma elettorale. Enrico Letta lo ha fatto ben sapendo che il tema non è in cima alle priorità degli italiani. Ma ha fatto bene. Finché non si troverà il modo di stabilizzare i governi nazionali, come è stato fatto per quelli comunali e regionali, l’Italia non arresterà il declino. Non volendo cambiare la forma di governo o modificare la costituzione lo strumento da usare è il sistema elettorale.   Attualmente...

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 27 dicembre Dopo la decisione del collegio elettorale dello scorso 14 dicembre resta un ultimo atto prima che Joe Biden sia proclamato ufficialmente presidente. Il 6 Gennaio la Camera dei rappresentanti e il Senato in una sessione congiunta dovranno ratificare il risultato dei cinquanta stati della federazione, uno per uno. Sono cinquanta certificati elettorali che i rappresentanti e i senatori eletti lo scorso 3 Novembre possono accettare o contestare. Prima di Trump era un atto solenne ma formale. Il 6 gennaio potrebbe non esserlo