Politiche

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Quando mancano ormai solo pochi giorni al voto, presentiamo di seguito le tabelle con l'offerta elettorale per ciascuna circoscrizione di Camera e Senato. Si tratta di un quadro complesso, con un'offerta piuttosto differenziata sia tra le due Camere che dal punto di vista geografico. Ad una quindicina di liste "nazionali", che si presentano in tutte o quasi le circoscrizioni, sia aggiungono molte liste dalla copertura territoriale assai limitata, per un totale di 50 liste alla Camera e 58 al Senato. Tabella 1. L'offerta alla Camera dei deputati (clicca sulla tabella per ingrandirla)         Tabella 2. L'offerta al Senato            

In Piemonte il centrosinistra è passato in vantaggio. Con questi risultati ancora non definitivi Bersani avrebbe la maggioranza relativa al Senato.

Ecco la simulazione del Senato sulla base del 20% di sezioni scrutinate. C’è da tener conto che il numero di sezioni scrutinate non è omogeneo fra le varie regioni; in particolare le sezioni pervenute da Lazio (2%) e Lombardia (7%) sono molto inferiori alla media.

Nel corso degli anni, le regioni del Nord Italia si sono sempre distinte per una ben precisa identità politico-culturale che, già a partire dalle elezioni del 1948, ha premiato i partiti moderati. Questo trend, nella Seconda Repubblica, non è cambiato, anche a fronte dell’emersione di nuove forze politiche (Forza Italia e Lega Nord) che hanno modificato l’offerta elettorale. Nel 2013, per esempio, pur scontando una grande emorragia di voti, la coalizione di centrodestra formata da PdL, Lega Nord, Fratelli d’Italia e partner minori riuscì a mantenere la leadership in quest’area del paese: un fatto di fondamentale importanza se pensiamo...

Dai nostri calcoli emerge che se nelle rimanenti 7.327 sezioni l’affluenza sarà uguale a quella delle 54119 sezioni già scrutinate, Berlusconi vincerà alla Camera se avrà un margine di 6,6 punti percentuali su Bersani nelle rimanenti sezioni. (Diazepam) Condividi questo:FacebookLinkedInTwitterE-mail